Ansia e problema erettile

Salve a tutti
sono un ragazzo di 23 anni , spiegherò brevemente il mio problema.

A circa 16 anni ho iniziato una relazione con una ragazza , le prime volte che abbiamo provato a farlo non sono riuscito nel mio intento (eravamo in luoghi poco intimi e la sua freddezza non mi ha aiutato) , successivamente ci siamo lasciati per un periodo di circa un annetto nel quale abbiamo avuto il nostro primo rapporto in quanto ho provato seguendo unicamente il desiderio non l'obbligo di fare qual passo.
In seguito ci siamo rimessi insieme , in questi anni non ho mai avuto problemi sessuali anzi ero sempre ben disposto e pronto..ultimamente però era diventata un'ossessione , nel senso che facevamo l'amore molto poco frequentemente e non per colpa mia , la mia eccitazione nei suoi confronti era al massimo ,avevo un erezione completa semplicemente baciandola a stampo , l'amavo moltissimo..e più notavo questa sua freddezza sessuale e più il mio desiderio aumentava...

Circa 2 mesi fa per ovvi motivi ci siamo lasciati , devo ammettere di essere ancora innamorato di lei e di soffrirne molto..

Circa 4 settimane fa ho avuto l'occasione di fare sesso con una ragazza vista solo 2 volte..l'erezione durante i preliminari c'era , iniziammo a farlo ma dopo circa 3/4 minuti l'erezione scomparve..
naturalmente ero molto agitato , sopratutto quando mi rendevo conto che il rapporto sarebbe stato imminente..

Dopo questa esperienza vivo con l'ansia e la paura di non riuscire ad avere esperienze con altre ragazze , osservo le mie erezioni mattutine che sembrano nella norma , e sopratutto tendo a masturbarmi non per piacere ma per verifica... col risultato che spesso non raggiungo l'erezione... La raggiungo e in modo soddisfacente solo quando la mia mente è sgombera e tranquilla..

Considerando la situazione cosa mi consigliate di fare?
Effettuare visite specializzate per eliminare un poissibile disturbo fisico?
Iniziare con sedute presso sessuologi?

[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
la sessualità e i nostri pensieri/comportamenti/desideri/aspettative sono un insieme complesso e non valutabile in modo de-contesualizzato. E' particolarmente significativo che lei metta in relazione le sue difficoltà con la recente situazione affettiva e sessuale terminata in modo (forse) non del tutto definitivo (almeno dal punto di vista emotivo).
Risulta difficile consigliarle un atteggiamento o una proposta fattibile e attuabile di per sè: certamente, in molti casi analoghi al suo, uno o due incontri mirati ad un puntualizzazione e approfondimento contestuale hanno risolto, nella mia esperienza professionale, situazioni all'apparenza intricate o addirittura ipoteticamente meritevoli di percorsi terapeutici lunghi ed impegnativi. Non posso che consigliarle una visita presso un esperto sessuologo, facendosi eventualmente consigliare dal suo medico di base nel reperire un professionista serio, competente e di fiducia.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Una tempistica meritevole di lode.

La ringrazio molto per la risposta , spero di trovare il coraggio di affrontare il problema in maniera razionale con l'aiuto di un professionista.
Ora come ora mi sento in balia degli eventi , diffido delle mie potenzialità .
Sono convinto di un mio fallimento sotto il profilo sessuale se si riproponesse una situazione nel breve periodo.


Quindi lei sostiene che queste mie defaillance possano essere ricondotte alla mia triste situazione sentimentale?
Ogni ragazza con cui mi trovo a parlare in situazioni più o meno intime mi ricorda inesorabilmente la mia ex , è una situazione che vorrei cancellare il prima possibile (forse questa mia fretta non fa altro che amplificare il mio problema).

Mi scuso per aver abusato della sua disponibilità.

[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
alle corrette e sagge considerazioni del collega Garbolino, se posso aggiungere un altro consiglio, potrebbe essere utile avere più informazioni su queste tematiche consultando anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html. Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#4]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che la risposta dataLe dal Collega Garbolino davvero sia la migliore possibile. Credo anche che sia giunto il momento di dire "stop" alla ricerca di un aiuto "mediatico". La Sua storia clinica e quello che Le sta capitando merita molta attenzione. Lei dice benissimo: occorre trovare il coraggio per una scelta che sia la più razionale possibile. E certamente, se guarda la situazione a mente lucida e fredda, la razionalità non può essere una connessione alla Rete. Le auguro di incontrare prestissimo lo Specialista che fa al Suo caso.
Mi tenga ancora informato se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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