Eiaculazione precoce e primi rapporti (pre)penetrativi

Gentili medici,
sono un ragazzo di 25 anni in salute. Non ho mai avuto rapporti sessuali penetrativi (solo del sesso orale in un paio di occasioni) e mi trovo ora con una (bella) relazione a distanza. La settimana scorsa, dopo alcuni giorni di soggiorno presso l'abitazione della mia ragazza (giorni durante i quali ho eiaculato "regolarmente" alcune volte via masturbazione e/o rapporti orali), abbiamo deciso di provare un rapporto penetrativo; tutti i tentativi sono stati fallimentari. Il problema era sostanzialmente il seguente: quando credevo di aver raggiunto un'erezione di un certo tono mi preoccupavo di infilarmi, con la dovuta minuzia, il profilattico; questa operazione, che in qualche modo deviava la mia attenzione dal (potenziale) rapporto in sé alla necessaria precauzione, mi ha provocato in tutti i casi una drastica diminuzione dell'erezione - una specie di calo temporaneo della libido. Per recuperare in vigore ho dovuto masturbarmi col profilattico; eppure non sono riuscito a pervenire ad uno stato accettabile. Era come se sentissi l'imminenza dell'orgasmo senza però avere un'erezione abbastanza "tonica". Infatti durante uno dei (due) tentativi, mentre avvicinavo il pene alla vagina sono passato da uno stato semi-floscio (mi scuso per questa terminologia forse inappropriata) ad uno di completa erezione in pochi secondi, con una subitanea eiaculazione prima ancora di penetrare alcunché.

Quando mi masturbo in privata sede ciò non accade; riesco ad avere senza problemi erezioni vigorose e a controllare l'orgasmo.

Chiedo, se possibile, lumi.

Ringrazio!
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 464 2
caro lettore
la difficoltà ad ottenere una valida rigidità del pene ed a mantenerla per un certo periodo in assenza di uno stimolo diretto da parte delle proprie dita o delle dita della ragazza come avviene in un rapporto penetrativo, quando si deve indossare il profilattico potrebbe essere legato a fattori emozionali psicologici ma , qualche volta , a fattori legati ad un non idoneo funzionamento del sistema veno-occlusivo cavernoso
ne parli con un andrologo
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
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Gentile Dottor Pozza,
la ringrazio molto per la sua risposta. Vorrei concedermi il temporaneo lusso di fidarmi del mio "istinto", il quale mi suggerisce che il problema sia matrice psicologica e non fisica. In ogni caso se il problema si dovesse riproporre a breve seguirò il suo suggerimento e consulterò un andrologo.

Di nuovo grazie.
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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
sto aspettando di essere visitato da un andrologo. Mi sono però reso conto che il problema persiste ora anche nell'autoerotismo (lo stato eccitato massimo perdura per qualche secondo, e poi in assenza di stimolo meccanico inizio già a perdere vigore), cosa mai successa prima della settimana scorsa; tutto ciò è strano. C'è di sicuro una nuova componente "ansiogena" (una sorta di ansia da prestazione); tuttavia mi è venuta in mente una cosa. Faccio uso (quasi tutti i giorni) da un paio di settimane di un antistaminico (Kestine 10 mg, principio attivo: ebastina - non lo prendevo da un paio d'anni) per tenere sotto controllo l'allergia alle graminacee stagionale. Possibile che questo farmaco influisca negativamente in tal direzione?

Ringrazio di nuovo!

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