Induratio penis plastica

Gentili Dottori,
l'altro giorno improvvisamente mi rendo conto di un'evidente curvatura del pene, non riconducibile a nessun evento, che si dirama da una sorta di solco
Il tempo di metabolizzare, veloce ricerca online, e scopro che esiste una patologia, per la quale ho letto non esistono terapie.
Vi chiedo la cortesia di
- confermarmi l'assenza di terapie
- darmi eventualmente dei suggerimenti su come affrontare la problematica.

Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

l’Induratio Penis Plastica (IPP) o malattia di La Peyronie è una patologia caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene.

Questa malattia è a volte associata a dolore e spesso a curvature anomale del pene durante l'erezione, nelle fasi più avanzate della malattia possono subentrare disturbi dell'erezione.

La causa o le cause della malattia sono poco note; molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia e tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i microtraumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale reazione infiammatoria.

Altri fattori chiamati in causa sono quelli vascolari (arteriosclerosi, ipertensione arteriosa) ed infettivi (uretriti, ecc.).

Una recente osservazione che antigeni HLA della classe II sono più comuni in uomini con l'Induratio Penis Plastica fa ritenere molto suggestiva una causa autoimmunitaria.

Il disturbo dell'erezione poi interessa circa il 40% degli uomini colpiti da malattia di La Peyronie e le cause sembrano da imputare ad un problema vascolare di tipo arterioso, quando la placca allunga e assottiglia i vasi, oppure di tipo venoso per l'alterazioni dei normali meccanismi di occlusione venosa con conseguente aumentata fuga del sangue dai corpi cavernosi.

La malattia presenta un decorso molto variabile e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico, conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E, farmaci antiinfiammatori ed antifibrotici (tra questi vi è il PABA, cioè l’acido parammino benzoato di potassio).

Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni, la iontoforesi, la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intraplacca di farmaci antiinfiammatori.

Da ultimo solo a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione, può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento.

Un cordiale saluto

Giovanni Beretta M.D.
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dopo
Utente
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Grazie mille per la risposta Dr. Beretta,
il fatto che l'intervento chirurgico sia consigliato solo con sintomatologie estreme, dipende dal tasso di rischio associato allo stesso?
Grazie di nuovo
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Utente
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Buongiorno gentili Dottori,
a seguito di alcuni approfondimenti, vorrei porre alcune domande. Grazie a chi vorrà rispondere sia pure selettivamente.
- I dispositivi meccanici come vacuum ed estensori, consigliati post collagenesi, possono essere utilmente utilizzati anche senza aver fatto la terapia con il farmaco americano?
- lo specialista di riferimento è l’andrologo o l’urologo?
- qual è l’effettivo tasso di guarigione con la sola terapia farmacologica?

Grazie
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Utente
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Di nuovo grazie ai Dottori che vorranno rispondere.
Cosa ne pensate dell'assunzione di PDE5i allo scopo di fronteggiare la fibrosi?
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