Ripresa respiratoria dopo sedazione in terapia intensiva
Salve, mio papà 69 anni a Gennaio 2021 ha avuto un infarto molto esteso STEMI posteriore, tutte e 3 le coronarie occluse, hanno messo 2 stent e piano piano si era ripreso, dopo circa 15 giorni di ospedale (5 giorni intubato e poi in degenza cardiologica).
Una settimana fa si è sentito male in casa, non riusciva più a respirare in modo grave, abbiamo chiamato subito la guardia medica e ambulanza, alla fine lo hanno sedato e intubato e portato in rianimazione.
Qui hanno fatto coronografia e tutto invariato da prima dell'accaduto, gastroscopia negativa (perché aveva anemia a 7, fatte due trasfusioni e ha ripreso bene), lastre ai polmoni vanno bene.
Non riesce però ancora a respirare da solo.
E' entrato il 12/07, sospesa del tutto la sedazione ieri 16/07.
Ieri 16/07 aveva gli occhi un poco aperti e mi sembra che mi riconoscesse un poco.
Oggi gli occhi erano un po' più aperti ma non si sa se "è ancora lui" oppure no... gli anestesisti mi dicono che ci vuole tempo, deve prima smaltire tutta la sedazione e dopo che è svegliato del tutto si prova a levare il tubo e vedere se respira da solo.
Io ho chiesto se ci sono danni neurologici ma mi hanno risposto che per ora non si può sapere, devono svegliarlo e togliere il tubo per capire se c'è stato qualche danno.
Loro dicono che non avendo avuto un arresto cardiaco non dovrebbe aver avuto danni però boh, vederlo così non mi fa sperare bene, non capisco...
Inoltre non capiscono la causa esatta.
Un'altra anestetista invece ha detto che domani se è del tutto sveglio proveranno a levare il tubo e vedere se regge da solo la respirazione.
Intanto gli chiedono di tossire e lui ogni tanto ci prova, però con il tubo in gola penso sia difficile. Tossire perché poi così potrà rimettere al lavoro i polmoni, da quel che ho capito, e poi poter togliere il tubo.
Non so cosa fare...
Una settimana fa si è sentito male in casa, non riusciva più a respirare in modo grave, abbiamo chiamato subito la guardia medica e ambulanza, alla fine lo hanno sedato e intubato e portato in rianimazione.
Qui hanno fatto coronografia e tutto invariato da prima dell'accaduto, gastroscopia negativa (perché aveva anemia a 7, fatte due trasfusioni e ha ripreso bene), lastre ai polmoni vanno bene.
Non riesce però ancora a respirare da solo.
E' entrato il 12/07, sospesa del tutto la sedazione ieri 16/07.
Ieri 16/07 aveva gli occhi un poco aperti e mi sembra che mi riconoscesse un poco.
Oggi gli occhi erano un po' più aperti ma non si sa se "è ancora lui" oppure no... gli anestesisti mi dicono che ci vuole tempo, deve prima smaltire tutta la sedazione e dopo che è svegliato del tutto si prova a levare il tubo e vedere se respira da solo.
Io ho chiesto se ci sono danni neurologici ma mi hanno risposto che per ora non si può sapere, devono svegliarlo e togliere il tubo per capire se c'è stato qualche danno.
Loro dicono che non avendo avuto un arresto cardiaco non dovrebbe aver avuto danni però boh, vederlo così non mi fa sperare bene, non capisco...
Inoltre non capiscono la causa esatta.
Un'altra anestetista invece ha detto che domani se è del tutto sveglio proveranno a levare il tubo e vedere se regge da solo la respirazione.
Intanto gli chiedono di tossire e lui ogni tanto ci prova, però con il tubo in gola penso sia difficile. Tossire perché poi così potrà rimettere al lavoro i polmoni, da quel che ho capito, e poi poter togliere il tubo.
Non so cosa fare...
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Il weaning è quella fase in cui il paziente recupera l'autonomia respiratoria qualunque sia stata la causa che la portato a dipendere da un ventilatore.Il processo consiste in valutazioni di laboratorio,radiologia e cliniche sfruttando la capacità del ventilatori di compiere modalità
"assisitite" in cui lo sforzo epr respirarae è in parte del paziente in parte della macchina.La capacià di rimuovere le secrezioni bronchiali tossendo è una prova di questa autonomia.Il weaning non ha una tempistica codificata ma dipende da tantissimi fattori tra i quali anche lo smaltimento dei farmaci sedativi.Concludendo il risveglio in terapia intensiva e l'estubazione è una procedura che può durare giorni e si basa su osservazioni clinica,strumentale.
"assisitite" in cui lo sforzo epr respirarae è in parte del paziente in parte della macchina.La capacià di rimuovere le secrezioni bronchiali tossendo è una prova di questa autonomia.Il weaning non ha una tempistica codificata ma dipende da tantissimi fattori tra i quali anche lo smaltimento dei farmaci sedativi.Concludendo il risveglio in terapia intensiva e l'estubazione è una procedura che può durare giorni e si basa su osservazioni clinica,strumentale.
Dr. Bruno Nicora
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 17/07/2021.
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