Attività sportiva e salute

Buongiorno Dottori,
sono un ragazzo di 27 anni con un passato ansioso: ho avuto attacchi di panico e oggi persiste ancora una leggera ansia, ma per fortuna molto più debole che in passato. Dal 2013, quando soffrivo fortemente di panico, assumo una pastiglia di bisoprololo al mattino (inizialmente da 5mg, da un anno ridotta a 2.5mg), decisa dal curante e confermata dopo una visita cardiologica completa del 2015, più che altro per attenuare palpitazioni (che scaturivano ansia e un circolo vizioso in tal senso) e un ritmo cardiaco abbastanza veloce.

Sono sempre stato un ragazzo sedentario (lavoro in ufficio), con poca voglia di fare sport, però in diversi (anche il mio curante) mi hanno consigliato di fare qualcosa, che avrebbe aiutato anche per l'ansia e per "sfogarmi". Ho deciso di andare in palestra: attualmente svolgo 3 allenamenti la settimana con vari pesi (ogni muscolo, p.es. i muscoli delle gambe, li alleno una volta a settimana). Non sono né un bodybuilder né lo voglio diventare, è semplicemente per fare qualcosa a livello "sportivo". Ogni tanto ci aggiungo qualche giro in bici senza alcun tipo di competizione, ma a un ritmo tranquillo.

Ad ogni allenamento misuro la mia frequenza cardiaca (rimasugli della mia ansiosità) tramite cardiofrequenzimetro e noto che durante tutto l'allenamento il battito varia tra i 100 e i 130 battiti, con picchi tra i 140-150 quando sforzo un po' di più (magari dopo tre serie di alzate con bilancere per i bicipiti, all'ultima alzata che fai un po' più fatica e sforzo).

Questi allenamenti finora (li svolgo da un anno e mezzo) hanno sempre giovato, sia dal lato ansia che in generale per come mi sento. Vado ogni due mesi da un nutrizionista/personal trainer che mi fa degli esami sulla composizione corporea ed è sempre tutto okay. Nell'aprile 2018 ho svolto un checkup completo, compreso ECG a riposo, dal mio medico curante (che tra l'altro collabora e lavora a stretto contatto con questo nutrizionista) che non ha evidenziato nessuna anomalia, anzi, mi ha detto che sono in perfetta forma (com'é giusto che sia alla mia età). Ha inoltre ri-visionato la visita del 2015 dal cardiologo (ecg sotto sforzo, ecografia al cuore) che non ha evidenziato alcun problema, se non forse delle extrasistoli di tanto in tanto.

Negli scorsi giorni ho però letto degli articoli, anche su questo sito, in cui si dice che la pesistica (io vado in palestra ma non mi sento di dire che faccio pesistica come sport) non fa bene al cuore e che potrebbe provocare a lungo problemi gravi al cuore e morte improvvisa. Questo mi ha mandato un po' in panico, anche perché in generale in internet c'é molta confusione. Vorrei capire in che casi è davvero rischiosa la pesistica, in che casi si parla di attività aerobica o anaerobica. Pur essendo sano, assumo un betabloccante e non vorrei che questo associato alla palestra possa portarmi problemi gravi a lungo andare?

Potete per favore delucidarmi maggiormente in merito?

Grazie mille,
cordialmente
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
Se L ecocolordoppler cardiaco mostra che lo spessore del
Suo ventricolo sinistro è normale vuol dire che la sua attività sportiva non le fa altro che bene
Se lo spessore fosse aumentato questo
Costituirebbe un fattore di rischio

Negli USA se lei fa una assicurazione sulla vita il
Premio annuale varia a seconda dello spessore della sua parete ventricolare

Tutto qui

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Cecchini,
la ringrazio molto per la sua risposta.

L'ecocolordoppler che cita, scusi la mia ignoranza, sarebbe l'ecografia al cuore, giusto? Io l'ho svolta nel 2015, dunque prima di iniziare la mia attività sportiva. Sarebbe magari da ripianificare per capire...

Ma ci sono allenamenti (come appunto la palestra e i pesi), sforzi o altre condizioni che possono favorire l'aumento dello spessore di questa parete ventricolare? O si tratta più di una cosa genetica? (nel senso che io posso magari fare allenamento 7 volte la settimana e non succede niente e un altro, che si allena solo una volta, potrebbe soffrirne).

Aldilà della visita cardiologica con ecocolordoppler, ci sono dei sintomi che potrebbero indurre a stare attenti e far accendere qualche campanello d'allarme?

Ultimissima domanda: il bisoprololo con l'allenamento in palestra (pesistica) potrebbe avere qualche "interazione negativa"?

Grazie mille ancora per la sua disponibilità
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
Una persona che fa sport divrebbe eseguire ogni anno ecg da sforzo ed ecocidsoppler cardiaco
gli sforzi intensi e prolungati inducono ipertrofia e la pesistica induce ipertrofia

Arrivederci
[#4]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Cecchini,

grazie per la gentile risposta.
Non pensavo sinceramente che anche chi svolge attività sportiva amatorialmente, come può essere il mio caso, senza un livello abbastanza elevato, poteva incappare in certi rischi. Pensavo solo a chi lo fa professionalmente o semi-professionalmente o ad alti livelli, come chi tutte le domeniche va a farsi km e km in bici o a corsa, per fare un esempio.

Grazie ancora, cordiali saluti
[#5]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
In realtà i rischi sono eguali nei professionisti che nei dilettanti
Arrivederci
[#6]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Cecchini,
la ringrazio per le sue informazioni.
Continuando a informarmi, ho trovato informazioni sulla ipertrofia ventricolare sinistra (che immagino sia quella che cita lei) e sulla miocardiopatia ipertrofica.
A riguardo di quest'ultima, alcuni scrivono che sia prevalentemente genetica, dunque, tornando al mio caso, dovessi soffrirne si sarebbe dovuto vedere già nell'ecografia fatta 3 anni fa anche se ai tempi non praticavo sport, è corretto?

Grazie ancora,
saluti
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
La cardiomiopatia essendo congenita , è presente alla nascita e quindi non si sviluppa nel tempo come la
Ipertrofia degli atleti o degli ipertesi

Arrivederci
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dr. Cecchini,
grazie ancora per le sue gentili risposte.

Buon lavoro e buona continuazione.
Cordiali saluti