Sincope vasovagale e attività fisica in palestra, rischio qualcosa?

Buongiorno, ho 29 anni ma fin da adolescente ho sempre fatto una certa fatica nel reggere gli sforzi fisici.
Ad es.
avevo difficoltà a reggere i ritmi di una partita di calcetto senza sentirmi male (cuore in gola, affanno, vertigini).
Inoltre, svenivo praticamente per ogni prelievo di sangue.
Spinto anche da alcuni dolori al petto, rivelatisi poi dolori intercostali, (ho anche uno sterno abbastanza "incavato" e il petto rientra un po' al centro) ho fatto subito dei controlli al cuore.
Periodo 2005-2006 (età 13-14).
Feci ECG, ecografia ed holter 24 ore.
Tutto nella norma, diagnosi: ANSIA.


Effettivamente sono un soggetto molto ansioso.
Ho sviluppato negli anni un disturbo ossessivo-compulsivo e poi un disturbo d'ansia generalizzata, per cui ho assunto psicofarmaci per 10 anni e sono tuttora seguito da una psicoterapeuta.


Gli episodi di affaticamento si sono ripetuti nel corso del tempo, presentandosi ad esempio durante l'attività sessuale (con un caso di svenimento) o sportiva (sono svenuto una volta in bicicletta - mea culpa ad agosto in pieno mezzogiorno).
Spesso mi capita anche di sentirmi debole durante la giornata, se sono agitato o non mangio da un po'.


I sintomi che manifesto in occasione di sforzi fisici come il sesso o la corsa sono: tachicardia (cuore in gola), dispnea, vertigini e, se non mi fermo in tempo, svenimento.
Devo dire che sono estremamente sedentario, non faccio mai movimento (anche perché ho paura di svenire e quindi evito) e magari poi corro dal niente in un giorno a caso.


Periodo 2016 circa (24 anni): ripeto ECG, ecografia e faccio un ECG da sforzo (onestamente un po' blando).
Risultato il medesimo: tutto ok.


Agosto 2021 decido di iscrivermi finalmente in palestra.
Faccio un ECG: tutto ok.
Il cardiologo parla di mancato allenamento e di ansia.
Decido di fare ugualmente anche un ECG da sforzo.
Dopo la prova sono svenuto.


Vi riporto la scheda: frequenza cardiaca a riposo iniziale 113bpm, salita a frequenza max 181 pari al 94% di quella prevista per l'età.
Pressione massima 170/80.
Durante il carico di lavoro non riferiti sintomi.
Non eventi aritmici né modificazioni della ripolarizzazione suggestive per ridotta riserva coronarica.
Normale trend pressorio durante lo sforzo.
ECG senza aritmie.
In fase di recupero comparsa di lipotimia, successiva perdita di coscenza di breve durata.
Pressione 80/50, ripristino del sensorio in posizione supina.
Sintomatologia attribuibile a ipertono vagale.


In sostanza mi hanno detto che il cuore non ha nulla ma che sono soggetto a questi cali di pressione per ipertono vagale e che non devo preoccuparmi di questa cosa.
Mi hanno detto che posso continuare a fare palestra normalmente, usando un cardiofrequenzimetro per non superare i 160 battiti al minuto ed evitare questi sintomi.


Cosa ne pensate?
Posso davvero far palestra sereno o dovrei fare altre analisi (di nuovo ecografia/holter)?
Con l'allenamento graduale posso migliorare?
Ho sempre il terrore di aver un infarto.


Grazie mille.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
L' infarto non ha ninete a che fare con i suoi disturbi.

Cio che non capsico e' perche' lei continui a fare cio' che le ha creato problemi.
Se lei ha problemi di questo tipo (crisi vaso vagali...) dopo attivita' sportiva, smetta.

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
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