Esame ecografico e necessità intervento

Ho 73 anni, sono donna, sono alta 1, 65 e peso 72 chili.

Non sono fumatrice, lo sono stata dai 20 ai 35 anni, poi fortunatamente ho smesso di botto.

Sono ipertesa e, da circa 15 anni assumo pastiglie, attualmente il Bivis 40/5 una volta al giorno.

In questo modo la mia pressione si mantiene nella norma.

A dicembre 2020 ho avuto un episodio veloce di TIA, di cui non mi sono assolutamente accorta, ma mio marito ha rilevato che per una frazione dis secondo, mentre parlavo, ho leggermente stortato le labbra.

Siamo andati subito al PS dove mi hanno fatto, in serata, una Tac che ha evidenziato un possibile esito ischemico insulare a dx.

Nel sospetto di TIA la neurologa, il giorno successivo, mi ha prescritto terapia con asa e esecuzione di doppler TSAche non ha rilevato lesioni focali w RMN dell'encefalo che non ha rilevato lesioni ischemiche, ma ha evidenziato un piccolo meningioma occipitale sx.

Durante il controllo nel Centro Ipertensione, il medico mi ha ha consigliato di effettuare un ECOCARDIOGRAMMA.

L'ecocolordoppler a riposo ha dato questo risultato:

Finestra parafernale inadeguata.

Cavità cardiache di normali dimensioni.

Lieve ipertrofia del SIV.

VS con cinesi regionale ed FE nella norma.

VD normocinetico.

Ampio aneurisma mobile del SIA senza evidenza di shunt intracavitario,
Assenza di valvulopatie.

Bulbo portico nei limit; tratto ascendente non esplorabile.

PAPs non determinabile per assenza di rigurgito tricuspidale.

Non versamento pericardio
*VENTRICOLO SINISTRO
*M MODE
diametro diast (mm) (Vn < 56 mm) 41
setto diast (mm) (Vn < 12 mm) 13
*2D
Vol diast (ml) (Vn <150 ml) 55
vol sist (ml) (Vn <60 ml) 18
* ATRIO SINISTRO
diametro ap (mm) (Vn 1940 mm) 35
* VENTRICOLO DESTRO
TAPSE (mm) (Vn > 20 mm) 23
* AORTA
Bulbo (mm) (Vn 2037 mm) 32

La dottoressa, per approfondire meglio mi ha consigliato una ecocardiografia con liquido di contrasto.
Questo il risultato:
Esame transtoracico:
*condizioni basali: nessun passaggio di microbolle
*durante Valsalva: nessun passaggio di microbolle
*al rilascio di Valsalva: passaggi di alcune microbolle

Esame transcranico:
*condizioni basali: nessun passaggio di microbolle
*durante Valsalva: passaggio di alcune microbolle
*al rilascio di Valsalva: passaggio di alcune microbolle lieve
Conclusioni:
PERVIETA' DEL FORAME OVALE CON SHUNT INTERATRIALE PARADOSSO ASSENTE IN BASALE E DI GRADO LIEVE DURANTE VALSALVA

La mia dottoressa di base, visti i risultati, ha ipotizzato l'opportunità di effettuare un intervento per chiudere il forame, dicendo che è un interventopiuttosto semplice.

Ovviamente io farò vedere tutta la documentazione al neurochirurgo, col quale avevo già un appuntamento per metà dicembre.

Nel frattempo, però, gradirei anche un vostro parere, sull'opportunità di questo intervento, data la mia situazione generale.
Aggiungo che non ho apparentemente alcun disturbo e non soffro assolutamente di emicranie.

Grazie mille!
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Avendo avuto un TIA e' opportuno chiudere il forame ovale. Nel frattempo spero che stia assumendo antiaggreganti tipo aspirina

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore,
sì, per quanto riguarda la cardioaspirina, la sto assumendo tutti i giorni dal gennaio scorso.
Mi era stata prescritta dalla neurologa, subito dopo il TIA.
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Ecco provveda alla chiusura del difetto congenito che ha

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
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