Ernia inguinale bilaterale: laparoscopia?

Buonasera.
Circa tre anni fa, con visita chirugica, mi è stata diagnosticata l'ernia inguinale bilaterale, più pronunciata a sx, dove, a volte è visibile un piccolo rigonfiamento.

Purtroppo per, seri, problemi psichici e altri problemi di salute (difficoltà urinarie, risoltesi con Turp) non ho affrontato la situazione.

Ad agosto mi sono recato a nuova visita chirugica, la quale ha confermato la diagnosi.
Mi hanno inserito in lista per l'intervento a sx, ma, a oggi - presumo per l'emergenza Covid, non mi hanno ancora chiamato.


Ho letto sul sito di una, abbastanza rinomata, clinica romana convenzionata, che l'eseguono in laparoscopia, con tempi d'attesa ridotti.


Da quanto ho letto, con questa tecnica si potrebbero eseguire insieme.


Poiché ad agosto mi hanno proposto la tecnica convenzionale (al San Carlo di Nancy di Roma), mi chiedo, se veramente presenta vantaggi, perché non viene eseguita sempre in laparoscopia.


Ci sono dei rischi maggiori, anche di mancata riuscita?


Poiché sto ancora attendendo che mi chiamino dal San Carlo, cosa mi consigliereste da fare, essendo io di Roma.
Optare per la laparoscopia, oppure cercare un altro ospedale, per la tecnica convenzionale.


Nel caso, c'è qualche ospedale a Roma, dove con la tecnica convenzionale, le operano entrambe in un solo intervento?


Grazie moltissimo.
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Sono entrambe opzioni ragionevoli con pro e contro. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

Il Covid-19 è la malattia infettiva respiratoria che deriva dal SARS-CoV-2, un nuovo coronavirus scoperto nel 2019: sintomi, cura, prevenzione e complicanze.

Leggi tutto