Cicatrice aperta
Gentile Dottore
15 giorni fa ho fatto un operazione di mastopessi con protesi (cicatrice a T rovesciata) e ho notato che nel punto di intersezione tra la linea orizzontale e quella verticale si è aperto un triangolino di pelle grande circa mezzo centimentro nel quale si è formata la crosta di sangue..dalla quale ogni tanto esce un liquido arancione.
Prima ho pulito la crosta con disinfettante e un batuffolo di cotone e poi ho applicato un cerotto, tirandolo in maniera tale che unisse i punti del triangolo di pelle...sperando che si riemargini in quella maniera.
In merito a questo,volevo chiedere: pensa che ho agito correttamente? E se lasciassi la crosticina di sangue senza cerotto pensa che eventualmente possa ricrescere la pelle sopra e riemarginarsi completamente? grazie in anticipo per la risposta
15 giorni fa ho fatto un operazione di mastopessi con protesi (cicatrice a T rovesciata) e ho notato che nel punto di intersezione tra la linea orizzontale e quella verticale si è aperto un triangolino di pelle grande circa mezzo centimentro nel quale si è formata la crosta di sangue..dalla quale ogni tanto esce un liquido arancione.
Prima ho pulito la crosta con disinfettante e un batuffolo di cotone e poi ho applicato un cerotto, tirandolo in maniera tale che unisse i punti del triangolo di pelle...sperando che si riemargini in quella maniera.
In merito a questo,volevo chiedere: pensa che ho agito correttamente? E se lasciassi la crosticina di sangue senza cerotto pensa che eventualmente possa ricrescere la pelle sopra e riemarginarsi completamente? grazie in anticipo per la risposta
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Dr. Stefano Pau
Chirurgo plastico, Medico estetico, Chirurgo della mano
281 12
Buongiorno,
quello che lei descrive è una diastasi della ferita chirurgica molto comune in quel tipo di intervento, all'incrocio della T, i lembi cutanei sono piuttosto esili e possono andare incontro a sofferenze più o meno marcate.
Il liquido giallastro da lei riferito potrebbe essere anche solo originato da un minimo di lipolisi (dissoluzione di tessuto adiposo sottocutaneo) anch'essa piuttosto frequente in questo tipo di intervento.
In linea di massima ha agito bene fin'ora.
Le consiglio però, vista anche la presenza di una protesi all'interno, di recarsi quanto prima a visita di controllo dal chirurgo che l'ha operata affinchè lui possa valutare l'entità del problema e le possibili soluzioni.
Nel mentre può continuare a medicare quotidianamente detergendo con disinfettante non alcoolico e coprire con cerotto medicato.
La pelle pian piano si riformerà sotto la crosta.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
quello che lei descrive è una diastasi della ferita chirurgica molto comune in quel tipo di intervento, all'incrocio della T, i lembi cutanei sono piuttosto esili e possono andare incontro a sofferenze più o meno marcate.
Il liquido giallastro da lei riferito potrebbe essere anche solo originato da un minimo di lipolisi (dissoluzione di tessuto adiposo sottocutaneo) anch'essa piuttosto frequente in questo tipo di intervento.
In linea di massima ha agito bene fin'ora.
Le consiglio però, vista anche la presenza di una protesi all'interno, di recarsi quanto prima a visita di controllo dal chirurgo che l'ha operata affinchè lui possa valutare l'entità del problema e le possibili soluzioni.
Nel mentre può continuare a medicare quotidianamente detergendo con disinfettante non alcoolico e coprire con cerotto medicato.
La pelle pian piano si riformerà sotto la crosta.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dr. Stefano Pau
Chirurgo Plastico
www.chirurgiaplastica-info.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.8k visite dal 11/08/2011.
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