Riduzione turbinati - metodo MIT o simili

Soffro di turbinati ipertrofici da molti anni e sei mesi fa ho fatto un intervento di settoplastica+turbinati. La respirazione non è migliorata e molto probabilmente dovrò ricorrere nuovamente alla riduzione dei turbinati. Navigando su internet ho però capito che quasi la totalità degli interventi (radiofrequenze, laser etc.) presentano recidive a distanza di anni se non addirittura mesi. L'unico metodo che apparentemente risolve DEFINITIVAMENTE il problema è la "turbinoplastica inferiore modificata", ovvero MIT, ideata dal chirurgo Paolo Gottarelli.

ECCO UNA DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO:
Infiltrazione
Con una piccola siringa, si iniettano sostanze anestetiche a livello locale (come fa il dentista prima di un estrazione).
Durata: 15 secondi

Incisione
Il chirurgo incide il turbinato con un taglio longitudinale.
Durata: dai 15 ai 30 secondi

Sollevamento dei lembi
Il turbinato viene "aperto" attraverso il sollevamento dei lembi dell'incisione. La sua parte ossea viene così messa a nudo.
Durata: 2 minuti

Riduzione dell'ipertrofia ossea
La parte ossea del turbinato viene limata. Se ne riducono le dimensioni e si corregge l'ipertrofia.
Durata: 2 minuti

Riduzione dell'ipertrofia del tessuto cavernoso
Atttraverso l'incisione, si riducono anche le dimensioni dei tessuti cavernosi e spugnosi che ricoprono la parte ossea del turbinato, che viene quindi "ridimensionato".
Durata: 1 minuto

Lavaggio
Serve a detergere la zona operata.
Durata: 15 secondi

Sutura
L'incisione viene riparata con un filo sottile come un capello. La sutura è ermetica e continua; il filo è un acido polilattico ( cioè zucchero) ed è riassorbibile.
Durata: 2 minuti

Dopo l'intervento
Per 5-7 giorni non soffiatevi il naso, ma bisogna fare (3-4 volte al giorno) lavaggi accurati con acqua di mare o acqua termale salina. In un mese, tutto torna a posto.
FINE DESCRIZIONE

Ora mi chiedo: perchè questa tecnica viene utilizzata solo da lui? Funziona davvero? Perchè non viene presa in considerazione da nessun'altro?

Esistono altre tecniche di riduzione dei turbinati definitive?
Grazie moltissimo a chiunque mi risponderà, specialista e non!
[#1]
Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Medico estetico 228 4 6
Gent.le utente,
La recidiva dell'ipertrofia dei turbinati e' una situazione frequente, indipendente dal tipo di mezzo usato per l'incisione. E' frequente che si riipertrofizzi nuovamente la mucosa. Il fatto che il primo intervento non abbia avuto alcun successo mi lascia perplessa, perché ,seppur con i turbinati ipertrofici, se e' stata eseguita una Settoplastica corretta, la situazione non può essere uguale come prima dell'intervento. Qualsiasi tecnica , in qualunque nome la vogliamo chiamare, consta di una lussazione della parte ossea dei turbinati e una " bruciatura" dell'ipertrofia della parete mucosa. Piuttosto, se permangono i suoi disturbi, valuti con il suo chirurgo, se non l'ha già eseguita , una tc del naso e dei seni paranasali, per valutare anche le condizioni dei seni mascellari.
Cordialmente

Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli
Chirurgia Plastica ed Estetica
www.dottoressapozzuoli.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Non credo proprio che la parte ossea dei turbinati sia stata toccata durante l'intervento, il quale fu quasi esclusivamente una settoplastica più una "ritoccatina" ai turbinati (si pensava che i miei problemi di respirazione fossero provocati dal setto, leggermente deviato, e non dai turbinati).
Ora aspetto di fare una visita rinomanometrica con la stessa dottoressa che mi ha operato e allora valuteremo cosa fare.

Un'altra domanda: le recidive degli interventi ambulatoriali ai turbinati dopo quanto tempo compaiono in media? Ogni quanti anni dovrò ripetere l'intervento?

Grazie mille per le risposte!


P.S. ho 19 anni
[#3]
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Gentile Utente,
premesso che parlando di problemi funzionali di respirazione la sezione più corretta è quella di Otorinolaringoiatria, posso dire che le patologie funzionali da cattiva respirazione possono avere diverse cause. Quindi, l'approccio clinico al trattamento spesso prevede terapie mediche e chirurgiche associate. Inoltre, purtroppo, non esistono tecniche, sia pur condotte egregiamente, che possano escludere le recidive della patologia di base.
saluti

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
<<Inoltre, purtroppo, non esistono tecniche, sia pur condotte egregiamente, che possano escludere le recidive della patologia di base. >>

Ero stato illuso dal dr Gottarelli che in ogni intervista afferma che la sua tecnica è assolutamente "definitiva"!!.

Comunque, dato che non esiste un intervento che possa escludere recidive, quante volte potrò ripetere la decongestione con RF o laser? (Essendo un intervento ambulatoriale è sopportabilissimo anche una volta l'anno)
Inoltre, troverò disponibilità dal servizio sanitario pubblico ad operarmi più volte durante l'arco della mia vita o dovrò cavarmela privatamente? Nel senso: avrò il diritto ad essere operato anche 10 volte qualora se ne presenti la necessità? (questo problema mi rende la vita un pò difficile!)

Grazie mille per le risposte!
[#5]
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Il Chirurgo che sia accinge ad effettuare un intervento, lo pratica sempre con la speranza che sia un trattamento unico per quella determinata patologia. Dunque, se l'intervento è correttamente indicato ed eseguito correttamente il risultato c'è ed è definitivo , tranne i casi in cui si evidenziano delle sia pur rare recidive. I trattamenti per patologie funzionali sono eseguibili tramite SSN.
[#6]
Dr. Marco Loiacono Chirurgo plastico 549 8
Sono concorde con i colleghi.
Non esiste in chirurgia un intervento che dia garanzie assolute che sia definitivo, soprattutto per i disturbi funzionali del naso. (recidivano con frequenza).
buona serata

Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it

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