Un pò frenata dalla mia paura

Gentile utente, Lei scrive da Messina e mi rendo conto che tre decessi in seguito ad anestesia per chirurgia minore nel solo mese di settembre 2005 negli Ospedali Siciliani, possano aver gettato lo sconforto su tutti i potenziali candidati ad un intervento chirurgico.
Tragica fatalità o si tratta di eventi che rivelano un rischio maggiore delle stime diffuse finora ?
La risposta alla Sua domanda per quanto possa sembrare strano è più difficile di quanto si possa pensare.
Ma semplicemente perchè in Italia esistono pochi studi recenti in tal senso. Studi internazionali rigorosi riportano dati invece che sono discordanti tra i vari Paesi : mortalità 1 su ottomila interventi in Francia,
1 su 48.000 in Giappone e addirittura 1 su 124.000 in Olanda.
Si può quindi parlare di tragica fatalità ?
Personalmente considero l'anestesia (generale nel Suo caso perchè quella locale non è indicata) ai giorni nostri come sicura e affidabile.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

Sono pienamente d'accordo con il collega....l'anestesia, grazie a nuove tecniche ed alla sempre maggiore preparazione dei medici anestesisti è oggi da considerare sicura...certo l'imprevisto o la fatalità sono in agguato ma la percentuale è sempre da considerarsi trascurabile rispetto alle migliaia di anestesie generali che ogni giorno in ogni ambito chirurgico vengono praticate.
Personalmente, in alcuni casi selezionati, il Suo intervento lo pratico con una anestesia locale con sedazione profonda, in modo che Lei possa dormire assistita dall'anestesista ma non venga intubata.
Cordiali saluti.

Dott. Federico Fava

Anch'io concordo con i colleghi che in un paziente sano, con gli esami clinici in ordine il rischio di decesso per anestesia generale non è significativo. Per questo continuiamo noi chirurghi operare e gli anestesisti ad addormentare....
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
www.claudiobernardi.it

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

Gentile signora,
concordo coi colleghi per ciò che riguarda il rischio estremamente basso dell'anestesia generale. In alternativa in alcuni casi è possibile effettuare la mastoplastica in anestesia locale + sedazione, ma non presenta reali vantaggi o minori rischi. Vorrei tranquillizzarla anche sull'elemento Sicilia accennato dal collega. Effettuando anche questo tipo di intervento a Palermo le posso dire che dal punto di vista anestesiologico non ho trovato differenze con Milano, ovviamente per la mia personale esperienza.
Cordiali saluti

dott. Egidio Riggio
specialista chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica
http://chirurgiaplastica-riggio.it
tel. 328 6338018
Studi a Milano e

Carissima Sig.ra,
oggigiorno l'anestesia generale non dovrebbe spaventare più nessuno. Anzi, se ciò potrebbe rassicurarla, l'anestesia generale è diventata la metodica più sicura per poter intervenire in tutta serenità, sia per il chirurgo che per il paziente (salvo le debite eccezioni-patologie concomitanti). Inoltre, durante un intervento in anestesia generale, il paziente viene monitorizzato di tutto punto. Un intervento come da Lei richiesto, tralatro, diventa di facile esecuzione se svolto in anestesia generale.
Cordiali saluti
Dott. Giuseppe Liardo

Distinti saluti
Dr. Giuseppe Liardo
www.giuseppeliardo.it

Gentile amica

condivido quanto anticipato dai colleghi circa l'ansia che puo' oggi ancora comportare l'anestesia generale anche per mastopessi.
Normalmente in paziente in abs se gli esami e le condizioni cardiologiche sono buone non si va quasi mai incontro ad effetti catastrofici soprattutto se ci si affida a mani esperte.....


DOTT.VIRGINIA A.CIROLLA