Chiarimenti sulle modalità di esecuzione della terapia proctologica prescrittami dal SSN

Gentilissimi, buongiorno.

Il 16 giugno ho effettuato una visita proctologica (SSN) per una ragade anale che mi dà fastidi da circa 2 mesi. I medici hanno rilevato un’escrescenza ragadizzata nella zona anteriore dell’ano (verso il perineo) e un gavocciolo emorroidale posteriore (verso il coccige), ma non sono stati molto chiari né sulla diagnosi né sulla terapia. Vi scrivo per capire se la terapia prescritta è realmente adatta alla mia situazione e come andrebbe applicata.

BREVE RICOSTRUZIONE

Il disturbo inizia il 31 marzo con un forte bruciore. All'esame visivo noto, oltre all’emorroide (a me già nota), una nuova escrescenza. Entrambe risultano arrossate e doloranti. Uso Proctolyn con sollievo temporaneo, ma senza mai risolvere davvero. Circa 20 giorni fa inizio ad avvertire prurito anomalo e noto la presenza di secrezione giallastra simile a quella di una piccola ulcerazione della mucosa (tipo afte) nella zona della ragade; è decisamente pus. Da allora seguo con attenzione l’andamento della secrezione, che tende ad aumentare dopo l'evaquazione, per poi calare gradualmente durante il giorno, fino anche a scomparire la sera.
Il pus, in quantità modesta, proviene visibilmente dalla parte interna della ragade, all’ingresso dell’ano (fuoriesce premendo lievemente sulla zona). Non ho però febbre né sintomi da ascesso, e la quantità varia a seconda dell'umidità e del contatto con altre secrezioni. Ho quindi il dubbio che si tratti non di un’infezione ma di un’infiammazione locale non infetta, che fatica a guarire a causa della posizione della lesione.
Durante la visita ho riferito la presenza del pus, che però non è stato trovato (la palpazione non ha prodotto nulla). I medici hanno comunque prescritto una colonscopia preventiva e indicato questa terapia:

- Arvenum 500 cpr, 2 volte/die per 10 gg
- Antrolin pomata, 2 appl/die
- Proctosedyl pomata, 2 appl/die
- Vaselina liquida, 1 cucch mattina e sera

Ho iniziato con Arvenum e Antrolin, ma dopo poche applicazioni di Antrolin sulla ragade ho visto un netto aumento del pus. L’ho quindi sospesa e la secrezione è tornata a calare.

DOMANDE

1) Antrolin e Proctosedyl: quali funzioni hanno? Perché prescritte entrambe? E dove vanno applicate?
2) Si applicano insieme o a distanza? Se a distanza, in che ordine e intervalli?
3) Visto il peggioramento con Antrolin, è ragionevole concludere che la terapia stia davvero tenendo conto della secrezione? Insomma, la terapia è finalizzata alla sua estinzione o no?
4) Non sarebbe il caso, prima di riprendere con le pomate, di far rimarginare intanto la ragade nell'estremità più interna (magari con Cicatridina)?

A questo punto avrete quindi capito che la mia preoccupazione è che la terapia non stia affrontando il problema principale: la secrezione della lesione interna, che temo possa cronicizzarsi o peggiorare. L’emorroide è stabile e rientrabile, quindi il focus dovrebbe essere la lesione ragadizzata.
Vi ringrazio per l’attenzione e per ogni consiglio.
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
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NAPOLI
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Utente
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Mi trovo in difficoltà.

Quello che più di tutto mi interessa in questo preciso momento è sapere se sarebbe controproducente applicare un farmaco Antrolin-equivalente su una ragade che produce pus ma che non mostra sintomi da infezione batterica. Questo perché l'altro farmaco (il Proctosedyl) sta in effetti mostrando efficacia nel ridurre la produzione di pus ma senza purtroppo riuscire a fermarla del tutto, per cui non vorrei annullare la sua azione introducendo un farmaco (l'Antrolin) che, pur avendo degli effetti principali benefici (riduzione dell'ipertono a livello sfinterico), produrrebbe comunque un secondario effetto antagonista indesiderato. Capirà pertanto che mi risulta sostanzialmente impossibile formulare una domanda del genere senza menzionare i farmaci interessati.

In sintesi, la domanda è: posso alternare durante la giornata Antrolin e Proctosedyl senza che Antrolin "dia fastidio" all'azione del Proctosedyl?

Se non Le è possibile rispondere direttamente a questa domanda, mi aiuterebbe a riformularla in modo tale da risultare in linea con le policy della piattaforma?

Grazie in anticipo
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 14.4k 398
La presenza di pus controindica
l' applicazione di questi prodotti.
Va visitato per una precisa diagnosi ed una appropriata terapia.
Prego.

NAPOLI
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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