Pareri su visita proctologica

Gentilissimi dottori, vi scrivo in quanto vorrei da voi un parere su una visita proctologica che ho effettuato stamane da uno specialista. L'esame è consistito di una anoscopia e proctoscopia.

Diagnosi:

Emorroidi di 3° grado e proctite.

Il mio dubbio adesso è sul grado delle emorroidi da lui dichiarato, in quanto in rete ho potuto prendere visione che il quadro clinico relativo a tale stadio identifica *esclusivamente* un prolasso emorroidario riducibile SOLTANTO MANUALMENTE all'atto della defecazione; ben diverso è il 2° grado in quanto il prolasso può avvenire all'atto della defecazione sempre ma la sua riduzione è assolutamente spontanea; per quanto mi riguarda io oltre ad un pò di sangue rilevato, non ho mai avuto necessità di rientrare alcunchè manualmente all'interno dell'ano e non sono nemmeno poi tanto sicuro riguardo l'eventuale prolasso in quanto vado all'evacuazione non avverto nemmeno dolore o particolari fastidi. Quindi, secondo il Vostro parere, parlare di 3° grado non potrebbe trattarsi di un profilo diagnostico decisamente errato ?

In attesa ringrazio chiunque esporrà la sua opinione, ricordando ormai che l'epoca dell'ignoranza grazie alla rete è al tramonto.

Cordiali saluti.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
In effetti in linea teorica e' come dice lei. Tuttavia questa in realta' e' soltanto una classificazione: cio' che importa e' quello che il Collega le ha proposto per risolvere il problema, che ovviamente dovra' essere adeguato alla situazione reale. Non dimentichi inoltre la proctite, che spesso presenta difficolta' di guarigione piu' elevate rispetto alle stesse emorroidi.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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Utente
Utente
Grazie prima di tutto per l'intervento gentile dott. Spina; proprio perchè è una classificazione riconosciuta nella letteratura è giusto che ogni professionista vi si allinei con diligenza, anche perchè vi sono in ciascuna classificazione dei dettagli tutt'altro che trascurabili; altrimenti ognuno crea la propria "classificazione" e facciamo "anarchia"; fra il 2° e 3° grado come Lei potrà insegnarmi dott. Spina, le differenze sono rilevanti. Non puoi confondere carciofi con zucche, soprattutto non dopo avermi chiesto una cifra cospicua in quanto fra l'altro visita privata. Paghiamo per aver informazioni precise, non "classificazioni" personali create ad-hoc e soprattutto tali imprecisioni per un "professore" in tale ramo, sono davvero critiche a mio parere.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Il Collega credo conosca bene una classificazione che e' arcinota a tutti, anche non Medici: fermo restando la possibilita' di un errore in termini, evidentemente questo e' cio' che ha rilevato... Del resto io non posso ne' smentire ne' confermare, perche' non ero presente alla visita! Comunque la classificazione di cui sopra si basa sui sintomi e non ha molto a che vedere con l'eventuale intervento, che segue invece altre regole. Per questo le dicevo che e' piu' importante focalizzare la sua attenzione sui metodi terapeutici proposti.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dott. Spina, non può nè smentire nè confermare ma può aver fede nel fatto che io non ho sintomatologia relativa ad un quadro clinico di 3° grado come letteratura espone. Pertanto il collega - che è un professore fra l'altro - ha commesso un errore diagnostico a mio parere, tutto qui; certamente non grave ma di cui superficialità disonora la corretta informazione diagnostica in quanto non tutti sanno "auto-informarsi" e rettificare laddove un professionista, che si fà strapagare, commetta pure tali banali errori (e nei casi più gravi tutt'altro che banali!). E non è un inpuntarsi il mio, ma ho pagato profumatamente il collega....e pertanto pretendo diagnosi precise e non formulate secondo un proprio "protocollo personale". Peraltro ho pure chiamato il collega stesso e chiesto a lui spiegazioni a cui ha risposto:

"Le emorroidi che prolassando richiedono un intervento manuale affinchè si riducano, sono caratteristiche del 4° grado. Quelle di 3° possono prolassare eventualmente alla defecazione ma rientrano spontaneamente".

Praticamente ha ricostruito la classificazione di 1 grado in avanti.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Che vuole che le dica... Io non mi preoccuperei per questo, ma piuttosto cercherei di capire se questo Collega e' in grado di risolverle il problema oppure no; credo che la professionalita' di un Medico non si misuri dalla terminologia che usa ma dai risultati che ottiene: si puo' sbagliare una parola, ma non si deve sbagliare un intervento. Tuttavia se per lei anche la classificazione e' importante non le si puo' dare torto: in questo caso puo' benissimo decidere di farsi operare da un Chirurgo che conosca meglio le classificazioni riportate sui testi.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dott. Spina, per fortuna non avendo emorroidi di 3° grado, non necessito di alcun intervento (attualmente!). Cmq sia mi preoccuperei di più riguardo la proctite come anche da Lei menzionato in precedenza. E' la seconda volta che mi viene e mi porta un fastidioso tenesmo rettale continuo; ovviamente si accentua dopo l'evacuazione visto che viene stimolata da essa. Le chiedo se oltre un regime alimentare poco salutare, la presenza eccessiva sul water successiva alla defecazione (di cui ho fatto abuso portandomi perfino i libri per studiare), può essere fattore scatenante e/o contribuente all'insorgenza di una proctite o nella stragrande maggioranza dei casi trova quasi sempre eziologia dietro un profilo batterico ?

Grazie per la sua notevole e gentile attenzione.

P.S: si può sbagliare una parola...non si deve sbagliare un intervento e a mio parere non si deve sbagliare nemmeno una diagnosi e la sua potenziale gravità annessa perchè in certe malattie una diagnosi errata - come Lei può nuovamente insegnarmi - può ritardare tempestivi interventi salvavita...e sà bene a cosa mi riferisco.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Diagnosi errate o ritardate ce ne sono sempre e purtroppo (anche i Medici sono uomini come lei...) ci saranno anche in futuro, sebbene lo scopo primario di tutti noi resti quello di ridurre il piu' possibile gli errori. Qui pero' non mi pare si tratti di diagnosi errata: casomai soltanto di una confusione sui termini. Io non conosco questo Collega e non conosco nemmeno lei, quindi non avrei nessun motivo per non appoggiare la sua ipotesi. Ma il punto e': cosa vuole che cambi se lei ha una patologia che qualcuno chiama XXXX e qualcun'altro, magari erroneamente, YYYY... Piuttosto concentri le sue energie sul fatto che lei ha un prolasso emorroidario, e questo sara' ingravescente nel tempo tanto da rendere le terapie sempre piu' complesse: se adesso puo' fare (dico per dire, non mi prenda alla lettera...) un piccolo intervento di legatura elastica, adatto a emorroidi iniziali, di I/II grado, domani sara' costretto ad optare per una Longo o per una Milligan-Morgan, con post-operatori necessariamente piu' lunghi e fastidiosi. Questo e' cio' di cui deve discutere con il suo Chirurgo! Questo e' il motivo per cui lei e' andato dal Collega! Questa e' la ragione per cui, casomai, ci sarebbe da ridire sull'operato di chi le ha fatto la diagnosi ma poi non le ha saputo proporre le giuste soluzioni; non sulle terminologie, che non interessano a nessuno se non ai professori e agli studenti in sede di esame! E poi c'e' la proctite, che ha un'eziologia multipla e che difficilmente i suoi comportamenti hanno reso evidente o peggiore; pero' ora va curata come si deve, perche' stiamo pur sempre parlando di una malattia infiammatoria del retto, non di un raffreddore!
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Quindi Lei intende dire che i miei comportamenti non hanno inciso più di tanto nella comparsa della proctite ? Se è così, secondo Lei, quali sono queste eziologie multiple per farmi un esempio ?

Grazie ancora.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Le proctiti possono derivare da altri processi infettivi, da malattie sessualmente trasmesse, da prolassi, ragadi, emorroidi e persino da traumi. Dato che a lei piacciono le classificazioni posso anche dirle che si dividono in proctiti specifiche (rare, causate da batteri di provenienza esterna) e aspecifiche (piu' comuni, legate soprattutto all'azione di batteri intestinali come l'Escherichia Coli).
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile dott. Spina, a distanza di quasi 1 mese, le emorroidi sono passate, vado al bagno regolarmente 1-2 volte al giorno senza alterazioni, feci semisolide di color marrone chiaro, non ho sangue, nè muco, nè dolore alla defecazione: ma la proctite sembra ancora lì e se mangio in modo un pò più articolato si fà sentire con il suo "tenesmo" (ho tentato di curarla tramite terapia con pentacol gel rettale prescittami dallo specialista ma è ostinata!). Volevo porgerLe 3 domande; la prima è che da quanto ho iniziato ad avere questo fastidio successivamente dopo un certo periodo ho avuto fastidi anche sovrapubici e perineali, maggiormente concentrati sul lato sinistro come dolore a volte tipo pungente che s'irradiavano anche sul gluteo e parte lombare sinistra; premetto che ben 7 mesi fà ho fatto una colonscopia fino all'ileo di cui esito è stato regolare senza alterazioni in alcuna parte tranne un ileite terminale in fase di remissione che già mi era stava diagnosticata 2 anni prima con la precedente colonscopia curata sempre con asacol 800 mg cpr.

Tornando al mio fastidio, oltre il tenesmo che appare/scompare, sento questi fastidi perineali (a volte anche alla parte sinistra dello scroto e il loro accentuarsi sovente avviene quando sto in posizione seduta...ed io lavoro seduto per molte ore al giorno e *avevo*, ora non più, la pessima abitudine di stare troppo sul water quando evacuavo!) e a volte si fanno sentire anche sul basso addome destro; è circa 25 giorni che li ho e sembrano sostenuti dalla proctite e sono a volte molto fastidiosi quasi insopportabili altre volte quasi inesistenti.

Ho letto in rete che la causa potrebbe essere proprio la proctite visto le innervazioni del retto con il plesso pudendo. Lei che ne pensa, possono derivare dalla proctite ? (Ho fatto ecografia completa urogenitale, niente di rilevante, nè calcoli, nè problemi alla vescica, nè alla prostata quindi escluderei problemi alle vie urinarie)

L'altra domanda è che mi hanno parlato del topster supposte per questo tipo di problemi; oltre al fatto che è un cortisone, quali sono le differenze oltre la mesalazina è in che termini e quando uno può aver maggiore efficacia dell'altro ? (il proctologo che mi visitò, mi disse di non usarlo e proseguire con il gel rettale in quanto non mi serve...)...invece leggo praticamente in rete che molti con il mio problema lo usano con risposte soddisfacenti in alternativa alla mesalazina per problemi infiammatori intestinali.

Ultima domanda e finisco glielo prometto: una proctite batterica da escherica coli e/o simili, ho letto che si sarebbe risolta - come qualsiasi infezioni da batteri similari - spontaneamente in 1 settimana e comporterebbe diarrea, che io non ho per niente (non accuso come già detto alcuna alterazione dell'alvo).

Questo è tutto dott. Spina. Se in un momento libero avrà un pò di pazienza per illuminarmi nel suo possibile, Le sarò immensamente grato.

Cordialità.

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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Tenga conto che le emorroidi non "passano", ma casomai rimangono silenti. Inoltre "ileite" e "proctite" sono due localizzazioni diverse della stessa malattia.
I dolori di cui parla possono in effetti anche derivare dalla proctite, ma non e' facile asserirlo senza visitarla. Sulle differenze di vedute riguardante i farmaci e sull'opportunita' di usare l'uno o l'altro (mesalazina o cortisone) non posso esprimermi perche' come ben sa questo via internet non e' consentito: posso dirle pero' che entrambi possono dare risultati soddisfacenti su una buona percentuale di casi. Da ultimo voglio dirle che le malattie (lei fa l'esempio della proctite batterica, ma vale lo stesso discorso per molte altre) hanno spesso un'evoluzione differente perche' colpiscono organismi differenti, quindi se lei non ha avuto diarrea non e' detto che la diagnosi non sia corretta ugualmente.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie prima di tutto dott. Spina. Comunque ileite e proctite presumo siano la stessa cosa con localizzazione differenti a parità di eziologia; uno potrebbe avere ad esempio una ileite derivante da un profilo autoimmune e una proctite di natura batterica (Escherichia coli come disse Lei qualche post fà)...o mi sbaglio ?

Inoltre il mio ecografista - per quanto abbia relativissima attendibilità tale esame al livello intestinale - ha valutato anche una parte del sigma per verifica visto alcune volte sembra irradiarsi anche verso quella direzione il mio fastidio ma non ha visionato irregolarità; ipotizzo possa esserci di mezzo a tale proctite forse anche un interessamento flogistico del sigma ma non ne sono sicuro. Pensavo di farmi una rettosigmoidoscopia per verificare tutto il tratto anche se il mio gastroenterologo mi ha detto di stare tranquillo per quanto riguarda adenomi e/o patologie potenzialmente neoplastiche in quanto avendo effettuato l'esame completo 7 mesi fà con esito regolare, non avendo alterazioni dell'alvo, non avendo perdite di sangue nè muco, un processo neoplastico nascente - che possa conferire i disturbi da me lamentati - è in altissima percentuale da escludere...Lei che ne pensa (ho fatto anche la proctoscopia fra l'altro) ?

Grazie della sua attenzione e non comune disponibilità.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Confermo cio' che lei scrive: "ileite" e "proctite" sono praticamente la stessa malattia, ma rilevata in punti diversi dell'intestino.
Per quanto riguarda il resto meglio allora fare una colonscopia completa, ma solo se ve ne fosse la necessita': pero' mi pare che il Collega, che la conosce meglio di me, si sia espresso negativamente in proposito; quindi per ora forse non vale la pena.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Ammesso che non sia uno degli esseri più sfigati della terra, potrei mai aver contratto una patologia neoplastica nell'arco di 7 mesi tale da causare tali sintomatologie ?
Dovrei esser un caso disperato effettivamente o aver qualche malattia predisponente (sindrome di lynch etc..).

Lei scrive "solo se ve ne fosse necessità" a distanza di 7 mesi la dovrei ripetere nuovamente e farla completa; attraverso cosa dovrei identificare tale necessità considerando quanto già detto (7 mesi l'esito dell'esame è stato tutto regolare) ?
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
In un caso come il suo le probabilita' sono tutte e sfavore di eventuali patologie neoplastiche, ma la certezza matematica e' impossibile da avere. In ogni caso queste valutazioni dipendono da mille motivi, e soltanto il Collega che la segue puo' avere a disposizione tutti gli elementi per prendere una decisione corretta.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Sì certo. Consideri che tuttavia il collega possiede allo stato attuale gli esatti elementi che possiede Lei che le ho elencato in questo consulto (spero di averlo fatto con la dovuta precisione). Certo matematicamente parlando solo con l'esame citato si può averla. Ma magari aspetto un pò e vedo l'andamento della cosa; in caso entrino in gioco altre alterazioni, mi mobiliterò per ripeterla...credo sia la cosa più saggia da fare al momento è d'accordo ?
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Il Collega pero' ha in piu' la possibilita' di "metterle una mano sulla pancia", il che le assicuro non e' affatto un particolare...
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Senza dubbio dott. Spina, per chi ha esperienza e capacità e lo fà con sostanziale cognizione di causa non è affatto un particolare. Cmq il mio medico lo ha già fatto e nutro profonda fiducia verso costui solo che a volte ognuno propone cose differenti come terapia: prendi quello a quel dosaggio, prendi quell'altro e leva quello a quell'altro dosaggio, prendi quello *assieme* all'altro a quel dosaggio uno e quel dosaggio l'altro....insomma spesso, concorderà che noi pazienti non ci capiamo più un tubo e sovente i disturbi persistono. Conoscere ed esser seguito da un bravo medico/specialista che ha stilato terapie su *PRECISE* diagnosi è un lusso e una fortuna al tempo stesso oggi caro dott. Spina.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
La comprendo. A volte pero' la colpa e' della nostra categoria, e riguarda non tanto le capacita', ma il modo di comunicare con il Paziente. Mi spiego meglio: molto spesso si fanno diagnosi corrette e si prescrivono ottime terapie, ma per pigrizia o per mancanza di tempo molti meccanismi non vengono spiegati, con il risultato che il Paziente, giustamente, non capisce il senso di molte procedure o decisioni, e sovente (le dico questo con cognizione di causa!) non esegue correttamente la terapia proprio perche' non ne ha compreso la finalita'.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Assolutamente d'accordo. Io in genere faccio parecchie domande (lo avrà notato) perchè è insito nella mia natura il voler "sapere" il perchè di una scelta anzichè un altra. Somministrarmi roba sulla base della fiducia nei confronti di un professionista ok, ma volersi sentire informato su cosa sta accadendo nel proprio corpo è decisamente legittimo; in questi molti medici peccano a mio avviso, perchè ti comunicano il minimo sindacale e poi, "ciao" vai a casa e fai quanto detto...quando si alza il numero di domande che vengono poste (tranne casi patologici..!) oltre un soglia spesso minima, iniziano a sbuffare e tagliar corto. Per fortuna esistono sempre eccezioni..:)
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Non bisogna generalizzare, ma a volte accade proprio come dice lei: l'ho ammesso io per primo che in questi casi la colpa e' della nostra categoria. A poco valgono indubbiamente le giustificazioni (pur valide) come per esempio il fatto che in certi ambulatori delle ASL nessuno puo' permettersi di dedicare un'ora (per dire) ad ogni paziente, altrimenti lo caccerebbero le imprese delle pulizie a sera inoltrata...
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Dott. Spina sull'efficienza/inefficenza delle strutture sanitarie pubbliche - almeno in Italia - ci sarebbe un libro da scrivere. Tutto legato ad un solo concetto: i soldi. Per questo preferisco pagare per certe visite...almeno posso "battere i pugni"; solo che si verificano anche casi abbastanza comuni in cui sebbene si stiano sborsando bei soldini, lo specialista di turno ti liquida rapidamente quasi con la pretesa di porgergli anche un "grazie finale" aggiuntivo. Io non guardo mai i soldi onestamente quando si tratta di salute, un professionista degno merita di essere ben pagato...ma ha anche il dovere morale e professionale di dare considerevole soddisfazione proprio in rapporto a ciò al paziente a prescindere dalla sua soggettività.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Non posso che concordare con quanto scrive. Basta non generalizzare pero'!
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Ho parlato dell'esistenza di eccezioni prima proprio per questo. Nella stragranda maggioranza dei casi è così diciamo. Ad ogni modo visto che andiamo d'accordo, se dovessi aver bisogno valuterò la sua figura professionale in appropriata sede :)
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
La ringrazio per la stima!
Cordiali saluti
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