Trombosi emorroidaria

Buongiorno, nel corso della mia vita ho avuto tre volte, a partire dal 2001, episodi di trombosi emorroidarie dolorosissime, sempre all'inizio della primavera, dei primi caldi. Quest'anno ho per la terza volta in sei mesi la stessa vena trombizzata (marzo, aprile, agosto). E' da fine agosto che non riesco a farla passare e anzi, quando pensavo che ormai stava passando e non faceva piu' tanto male (circa tre settimane dopo) mi si e' gonfiata dolorosamente un'altra vena diametralmente opposta all'altra. Inserendo l'indice per applicare la pomata sento la tumefazione cilindrica indurita sino in alto perdendone le tracce. Ho provato proctolin (pomata e supposte), antrolin, un unguento marrone galenico fornito ad un parente dal pronto soccorso, ma niente mi da sollievo (sembra di mettere nivea, praticamente come niente) tranne qualche aulin o a volte l'aspirina. A questo punto sono stanco dopo quasi un mese di dolori (vado a lavorare lo stesso, guido 5-6 mila km al mese) e ho intenzione di farmi vedere da un medico bravo. Non so dove sbattere la testa anche perche' prima di questi problemi non ho mai avuto sintomi tranne qualche piccolo dolore che passava in qualche minuto se stavo piu' tempo in bagno con il libro.
Grazie mille se mi date un minimo orientamento ed una massima speranza!!!
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Sembrerebbe proprio ora di sentire un colonproctologo per una soluzione definitiva, probabilmente chirurgica del problema e delle sue complicanze. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Gentile Signore devo dirle che concordo in pieno con l'indicazione del Collega di sentire uno specialista . Penso però che dopo dieci anni di sofferenza la chirurgia deve essere presa in seria cosiderazione.
Sappia che oggi esiste la possibilità (ovviamente da valutare con attenzione) di ricorrere ad una recente tecnica Mini Invasiva di operazione denominata THD che consiste nella legatura selettiva delle arterie tributarie del plesso emorroidario.Tale intervento risulta pressochè indolore e la ripresa post-chirurgica molto rapida. Può informarsi sul sito.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Rossi

Dr. Roberto Rossi

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Utente
Utente
Vi ringrazio molto per la inequivocabile risposta.
Sono di Trieste ma in grado di viaggiare per lavoro anche in Veneto. Avete qualche consiglio da darmi? Ho letto su piu' siti che ormai le tecniche chirurgiche riescono ad essere definitive e non si presentano casi di recidiva, mentre legature elastiche o altri sistemi sembrano essere palliativi, validi ma non definitivi.
Esistono centri specializzati? Medici preparati ed aggiornati? (domanda retorica, ma chi sta male ha la sacrosanta necessita' di sentirsi sereno ed in mani risolutrici!)
Grazie ancora e buona giornata!
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Premesso che non esistono tecniche chirurgiche infallibili e prive di recidive (men che meno la thd di cui si parlava), sicuramente la valutazione e l' intervento eseguito da un chirurgo 'dedicato' hanno maggior probabilita' di ottenere un buon risultato. Un buon riferimento sono i siti delle due societa scientifiche italiane di coloproctologia: siucp e siccr. Auguri!
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Non vorrei entrare in polemica ma scrivere "men che meno la THD di cui si parlava" mi sembra un poco fuorviante, poichè la letteratura dimostra che pur essendo una tecnica recente non vi è evidenza di recidive o complicanze superiori alle altre tecniche.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Ringrazio il collega Rossi per la precisazione, probabilmente mi sono espresso male: 'men che meno' non intendeva suggerire che recidive o complicanze fossero superiori o inferiori.
Il significato reale della osservazione era che non esiste alcuna tecnica del tutto esente da complicanze e recidive, comprendendo appunto la thd di cui si era parlato.
Condivido invece l' osservazione che le complicanze precoci con questa tecnica sono decisamente inferiori per tipologia ed incidenza rispetto ad alcune altre tecniche esistenti ed in particolare rispetto alla prolassectomia sec Longo. Sarei invece un po' piu' prudente relativamente alla evidenza di recidive proprio perchè, essendo una tecnica relativamente recente, il follow-up è per forza di cose limitato e i dati disponibili sulle eventuali recidive a distanza saranno disponibili in futuro.
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Utente
Utente
Ringrazio nuovamente per la disponibilita' alla risposta.
In merito a THD si o no, e' proprio questo tipo di incertezza che allontana il malato dall'ipotesi chirurgica.
Non e' il suo caso, dottor Rossi, ma purtroppo gia' in passato, per un semplice problema di eccessivo astigmatismo, ho assaggiato il professionista che mi ha prospettato la soluzione nuova, con la macchinetta nuova che guardacaso lui aveva comprato. Risultato, astigmatismo leggermente ridotto, curva corneale rovinata (niente piu' lenti), presbiopia precoce.
Pero' avevamo usato la macchinetta che ci piace tanto e che fa dudududu.... Quello che chiediamo al corpo medico e' risolutezza, forte convinzione personale supportata da intenso aggiornamento.
Non sono contrario alle soluzioni innovative, ma le riservo per quando saro' terminale. Probabilmente sbaglio.
Senza rancore.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Gentile signore
grazie per non serbare rancore.
Ho oltre 30 anni di chirurgia alle spalle e non sono un avventuriero. Nella mia esperienza ho usato tutte le tecniche per l'approccio a questa difficile seppur benigna patologia.
La THD NON E' UNA TECNICA SPERIMENTALE, ma una delle possibili tecniche di chirurgia per la patologia emorroidaria ben codificata e certamente promettente.
Se lei ricorda la laparoscopia nei primi anni '90 ( la tecnica mini invasiva)era da più parti osteggiata specie proprio da Chirurghi di fama internazionale e solo dieci anni dopo diventava il"gold standard" per molte patologie.
Purtroppo la chirurgia non è ne mai potrà diventare una scienza esatta per quanto grandi passi sono stati fatti ed ancora certamente si faranno.
Rispetto comunque il suo pensiero e le auguro di cuore di "diventare terminale" il più tardi possibile"
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Utente
Utente
Io mi devo assolutamente scusare con Lei. Sono uno stolto lettore di siti, ma bloccato a letto dai dolori. Domani incontrero' il mio primo proctologo a Trieste e sono solo terrorizzato dai tentativi, terrorizzato di pagare, uscire e sentire che non mi fido, che non ho la sensazione di sicurezza che andra' bene. Che ho scelto un nome noto e che ho scoperto che pero' e' gia' in pensione ma opera ancora e quindi e' esperto o troppo vecchio per le novita'?
La prego ancora di perdonarmi, sono nel marasma.
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