Dall'inizio della sintomatologia, mia moglie ha seguito una terapia a base di arvenum, ruscoid e

In sintesi, mia moglie circa 15 giorni fa, e' stata colpita da un attacco emorroidale, cioe' fuoriuscita di almeno 2 emorroidi a forma di grappolo, senza che in passato ci fossero stati degli episodi importanti in tal senso.Tengo a precisare che lo stesso attacco, e' stato preceduto da sintomi al colon ( mia moglie soffre di colon irritabile ) e da disturbi al ginocchio. Tali patologie sono state trattate con antiinfiammatori, debridat e pomate. Dall'inizio della sintomatologia, mia moglie ha seguito una terapia a base di arvenum, ruscoid e poi proctolyn e punture di seleparina. Dopo circa 15 giorni di terapia, le emorroidi non sono rientrati nella loro sede naturale, hanno il colore della pelle, sembrano ridotte di pochissimo, non fanno male e non ci sono episodi di sanguinamento e come detto dall'inizio dal medico di base, non sono trombizzate, solo fastidio per l'ingombro.Ci chiediamo dobbiamo rassegnare a non vederle piu' rientrare e quindi si ipotizza un intervento chirurgico ? Se si quale ? Mia moglie potrebbe non operarsi e questo non comporterebbe nessun problema? Potrebbero rientrare in seguito dopo continuazione cura ? Nel frattempo mia moglie puo' continuare a fare della palestra, ginnastica dolce, tapis roulant ecc.? Grazie di cuore per l'eventuale risposta.
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
In genere dopo alcuni giorni l' episodio acuto si risolve. Decidere se e come trattarle chirurgicamente dipende dalla situazione locale a fase acuta risolta e soprattutto dalla sintomatologia. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Dottore, ringraziandola per la risposta datami e per gli auguri,che ricambio, vorrei farle un'altra domanda:
può' anche accadere che mia moglie possa convivere con emorroidi che non rientrano piu', oppure e' sempre conveniente procedere alla escissione delle stesse ?
Inoltre come mai cosi' tutto all'improvviso e cosa si può' ipotizzare, in merito alle cause
che hanno portato a tale situazione, senza che vi siano state in passato episodi tali da
far pensare alla patologia in questione ?Perche' non sono rientrate ?
Infine gradirei un suo parere circa l'attività' sportiva praticata da mia moglie, può' continuarla finché' non si decide sul da farsi ?
saluti e auguri.
[#3]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Gentile Utente
La terapia del prolasso emorroidario è chirurgica, la terapia farmacologica serve solo a lenire la sintomatologia associata al prolasso(congestione, dolore, sanguinamento, prurito etc.etc.), nessun farmaco potrà riportare in sede il tessuto emorroidario prolassato.
La necessità di ricorrere alla chirurgia è legata all'intensita della sitomatologia, alla frequenza degli episodi acuti ed a quanto questi, (indipendentemente dal grado di prolasso(I-II-III-IV), interferiscono con la qualità della vita.
La malattia emorroidaria è una malattia evolutiva, probabilmente il prolasso, che non aveva dato particolari segni, è "peggiorato" e l' episodio "colitico" ha favorito l'insorgenza di questa sitomatologia acuta.
Consiglio a sua moglie una visita proctologica per una precisa valutazione dell'entità del prolasso e per una programmazione terapeutica.
L' attività ginnica potrà essere ripresa solo dopo conferma del completo rientro dell'episodio acuto.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

Colon irritabile

Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.

Leggi tutto