Proctite con edema
Buongiorno, qualche tempo fa ho iniziato ad avere problemi alla defecazione associati a senso di peso anale, prurito, lieve perdita di muco e vertigini, dopo vari esami ( tra cui manometria anorettale e rettoscopia ) mi sono state diagnosticate una proctite distale con edema, emorroidi non sanguinanti di 2° grado e discinesia pubo-rettale; come cura mi è stato prescritto dell'asacol per via rettale.
Innanzi tutto vorrei sapere se la cura è sufficiente sia per l'infiammazione che per l'edema (e se in questo caso sono più efficaci le supposte, la schiuma o la sospensione) e poi vorrei sapere se le vertigini, alle quali i vari medici non hanno dato grande importanza, possono essere causate da questi "traumi". Cordiali saluti, Prospero.
Innanzi tutto vorrei sapere se la cura è sufficiente sia per l'infiammazione che per l'edema (e se in questo caso sono più efficaci le supposte, la schiuma o la sospensione) e poi vorrei sapere se le vertigini, alle quali i vari medici non hanno dato grande importanza, possono essere causate da questi "traumi". Cordiali saluti, Prospero.
Nel corso della rettoscopia hanno effettuato delle biopsie ?
Le vertigini non hanno collegamento con i problemi rettali.
Saluti
Le vertigini non hanno collegamento con i problemi rettali.
Saluti
Dr Felice Cosentino Gastroent. Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Clinica Zucchi)- Roma (Villa Benedetta) Reggio C (Villa Sant'Anna)
Ex utente
La ringrazio per la risposta tempestiva e le chiedo gentilmente per quale motivo, a suo avviso, le vertigini sono da escludere, per quanto riguarda le biopsie hanno analizzato due frammenti di cm 0.1 e cm 0.2 di asse maggiore e la diagnosi è stata la seguente: "mucosa colica sede di flogosi cronica lieve ed edema del chorion".
L'istologia non dimostra alterazioni di rilievo e, confermo, non vedo come ci possa essere una connessione fra vertigini e proctite.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Ex utente
La ringrazio, io pensavo che alcuni nervi presenti nel retto potessero essere in qualche modo "lesi" o debilitati dall'infiammazione e dall'edema e quindi creare qualche problema d'instabilità, anche perchè ho iniziato ad avere vertigini in concomitanza con i problemi rettali, motivo per cui non saprei dove altro ricercare le cause di questo fastidioso disturbo.
Non c'è una connessione diretta, ovviamente un dolore fisico può determinare una condizione generale di malessere.
Ex utente
La ringrazio ancora, l'unica volta che ho avvertito un dolore, anche piuttosto intenso, è stato nel momento in cui, durante le rettoscopie che ho effettuato, hanno toccato la parte lesa con lo strumento, per il resto posso parlare solo di qualche sporadica fitta,
Le chiedo gentilmente se a suo avviso l'asacol in schiuma è il rimedio più adatto anche per l'edema, cordiali saluti.
Le chiedo gentilmente se a suo avviso l'asacol in schiuma è il rimedio più adatto anche per l'edema, cordiali saluti.
Senza una visione del quadro endoscopico e la conoscenza dell'esito istologico non è possibile dare un parere. In linea di massima la terapia è prescriatta per la retto colte ulcerativa.
Cordialmente
Cordialmente
Ex utente
Questa è la descrizione dell'esame effettuato: "Si risale con lo strumento fino al sigma medio. Buona pulizia intestinale. La mucosa dei tratti esaminati appare priva di lesioni endoscopicamente visibili se si eccettua una discreta iperemia della mucosa rettale prossimale che si biopsia."
Conclusioni : proctite distale.
L'esito istologico è il seguente:
Esame microscopico:
Lembi ulcerati di mucosa del grosso intestino sede di lieve infiltrato flogistico acuto e cronico a distribuzione diffusa in lamina proprio.
Conclusioni : proctite distale.
L'esito istologico è il seguente:
Esame microscopico:
Lembi ulcerati di mucosa del grosso intestino sede di lieve infiltrato flogistico acuto e cronico a distribuzione diffusa in lamina proprio.
La mesalazina è un antinfiammatorio e può trovare indicazioni.
Saluti
Saluti
Ex utente
Farò la cura di asacol in schiuma e poi magari le farò sapere se le cose sono migliorate, la ringrazio molto per l'attenzione, buona giornata.
Di niente, si figuri. E mi aggiorni.
Ex utente
Mi scusi, già che ci sono vorrei chiederle un parere anche per la diagnosi fatta dopo la manometria anorettale (voglio precisare che è stato anche il primo esame che ho fatto), le scrivo solo le conclusioni:
"Ai limiti superiori della norma il tono del canale anale a riposo. La contrazione volontaria della muscolatura anale determina un discreto incremento pressorio. La riflessologia risulta alterata nelle soglie della sensibilità soggettiva, con RIRA assente ed importante contrazione come da discinesia pubo rettale".
Dopo questo esame feci delle sedute di biofeedback che però non migliorarono molto la situazione.
"Ai limiti superiori della norma il tono del canale anale a riposo. La contrazione volontaria della muscolatura anale determina un discreto incremento pressorio. La riflessologia risulta alterata nelle soglie della sensibilità soggettiva, con RIRA assente ed importante contrazione come da discinesia pubo rettale".
Dopo questo esame feci delle sedute di biofeedback che però non migliorarono molto la situazione.
Come potrà capire ci sono delle alterazioni nel meccanismo delle defecazione e la problematica può essere affrontata solo in ambito specialistico anche se la risposta, nelle prime fasi, può
non essere soddisfacente.
Saluti
non essere soddisfacente.
Saluti
Ex utente
Anche una proctite può alterare il meccanismo di defecazione e quindi anche la diagnosi della manometria potrebbe risultare alterata, giusto?
La proctite non altera il risultato della manometria.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 3k visite dal 16/05/2012.
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