Sindrome da ostruita defecazione
Salve, ho 34 anni e mi sono operato per la rimozione di un prolasso rettale a febbraio 2012 (metodo STARR), sembrava avessi miglioramenti, dopo un paio di mesi però i sintomi che avevo prima di operarmi sono tornati e mi fanno stare anche ore in bagno come mi accadeva prima. oltretutto mi era stata diagnosticata una prostatite che sembrava essere migliorata a livello di sintomi proprio grazie all'operazione, ma ora ho avuto un nuovo peggioramento. L'urologo che mi aveva in cura, sosteneva che questo tipo di operazione delle volte può "calare" e di conseguenza premere sulla prostata, oltretutto io mi sono operato a fine febbraio 2012 e ho ancora alcune grappette della sutura, è normale? Il primo mese e mezzo circa era tutto ok sembraba avessi grandi miglioramenti nei sintomi, poi ho avuto questo peggioramento. Sentendo col dito internamente, sembra che quando sforzo per defecare scenda una specie di bozzo e il foro interno dell'ano finisca dietro (guardando frontalmente). Il proctologo che mi ha operato mi ha visitato approfonditamente svariate volte da dieci giorni dopo l'intervento a un paio di mesi fa (che avevo i sintomi che ho ora) e ha detto che era tutto ok, mi ha fatto anche simulare lo sforzo e lui questo bozzo che scende non l'ha notato a quanto pare, poi mi ha mandato dal gastroenterologo per curarmi una sindrome del colon irritabile, ho fatto la cura ma non ho risolto nulla. Il proctologo mi ha detto che secondo lui fare una nuova defecografia era superfluo perchè per lui l'operazione non presenta alcuna complicazione, eppure io fino a due mesi dopo l'intervento stavo bene, e poi è tornato l'incubo. Ora devo ri-andare dal gastroenterologo per dirgli che la cura che mi ha dato non mi ha fatto nulla. Insomma mi sono quasi pentito di aver fatto l'operazione, ho avuto l'illusione di poter finalmente avere una vita normale, ma poi è andato tutto in frantumi di nuovo. Ora anche se faccio un'altra defecografia, e dovessi scoprire un altro prolasso smentendo il mio proctologo, e dovessi subire un nuovo calvario operatorio, chi mi dice che poi dopo due mesi non ri-crolla giù un altra volta?
Se può essere utili specifico anche i miei sintomi:
- sensazioni di gonfiore
- presenza di aria nella pancia
- feci prevalentemente pastose, nastriformi, molli e flaccide (sembrano quasi una diarrea però non acquosa, che fa molta fatica a scorrere, costringendomi in bagno anche ore)
- senzazione di un malessere generale dell'intestino
- fitte nella parte bassa e sinistra dell'intestino (capitano solo di rado quando scendo scale o cammino in discesa)
- presenza di muco nelle feci
Premetto che tendo ad evitare di ingerire caffè, e altri prodotti a base di caffeina (bevo al massimo the deteinato), bibite gassate, latticini (utilizzo solo parmigiano o pecorino per condimento della pasta), alcolici, fritti, carne rossa, anche se non ho notato miglioramenti. Ho fatto analisi su qualsiasi possibile intolleranza ed era tutto negativo, ho fatto una colonscopia anni fa ma non è risultato nulla. Ormai non so più cosa fare sono disperato, riponevo tanta fiducia in questa operazione, ma nemmeno questa mi ha finalmente dato una vita normale, e di giovinezza ormai non mi è rimasta molta. Tra l'altro questo mio problema mi frena anche nel cercare di mettere in piedi una relazione, non so più cosa fare.
Se può essere utili specifico anche i miei sintomi:
- sensazioni di gonfiore
- presenza di aria nella pancia
- feci prevalentemente pastose, nastriformi, molli e flaccide (sembrano quasi una diarrea però non acquosa, che fa molta fatica a scorrere, costringendomi in bagno anche ore)
- senzazione di un malessere generale dell'intestino
- fitte nella parte bassa e sinistra dell'intestino (capitano solo di rado quando scendo scale o cammino in discesa)
- presenza di muco nelle feci
Premetto che tendo ad evitare di ingerire caffè, e altri prodotti a base di caffeina (bevo al massimo the deteinato), bibite gassate, latticini (utilizzo solo parmigiano o pecorino per condimento della pasta), alcolici, fritti, carne rossa, anche se non ho notato miglioramenti. Ho fatto analisi su qualsiasi possibile intolleranza ed era tutto negativo, ho fatto una colonscopia anni fa ma non è risultato nulla. Ormai non so più cosa fare sono disperato, riponevo tanta fiducia in questa operazione, ma nemmeno questa mi ha finalmente dato una vita normale, e di giovinezza ormai non mi è rimasta molta. Tra l'altro questo mio problema mi frena anche nel cercare di mettere in piedi una relazione, non so più cosa fare.
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Credo che abbia necessità di un accurato studio della regione anorettale mediante manometria e, secondo la mia esperienza , anche con decografia . I dati che si avranno potranno indirizzarci verso la terapia (kinesiterapia, elettrostimolazione, ecc.). Tenga conto che molti dei suoi disturbi sono associabili ad un colon irritabile.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Quindi, c'è modo di risolvere la cosa senza doversi subire di nuovo il calvario di una nuova operazione? Ho già un appuntamento fissato dal gastroenterologo, per vedere se mi può dare un altra cura per il colon irritabile, proverò a chiedere se mi segna un'altra defecografia, così poi la posso portare al proctologo che mi ha operato. Secondo la sua esperienza, è possibile che questo tipo di operazione in alcuni casi "cali" e vada a spingere sulla prostata, come dice il mio urologo? Io sono molto preoccupato per questa specie di bozzo che sento quando "spingo", il mio proctologo con varie visite approfondite manuali, di cui una anche recente, non lo ha notato e mi ha detto che era tutto normale. Non so che pensare. E le grappette è normale che dopo quasi un anno dall'operazione, alcune siano ancora li?
[#3]
È normale che ci possano essere ancora delle graffette metalliche, ma non costituiscono un problema. Credo che il suo proctologo abbia ragione, mentre non concordo sul disturbo alla prostata.
Saluti
Saluti
[#4]
Utente
In pratica il mio disturbo alla prostata, è stimolo di urinare continuo e che faccio fatica a livello sessuale. Il mio urologo aveva pensato che il prolasso potesse premere sulla prostata e causarmi questi sintomi, dato gli esiti negativi di tutti gli altri esami fatti. Il mio proctologo, come lei, però non era d'accordo con questa diagnosi. In ogni caso il primo mese e mezzo/due dall'intervento avevo notato appunto miglioramenti sensibili anche da quel punto di vista, lo stimolo di urinare era migliorato molto e dormivo meglio, mentre dal punto di vista sessuale ero "in palla" come non mi capitava da molti anni. Invece poi dopo questo lasso di tempo sono ritornati i problemi che avevo prima dell'intervento. Comunque sentendo col dito internamente, sembra che il foro interno dell'ano sia come decentrato poteriolmente (sempre dal punto di vista frontale del corpo) mentre nella parte anteriore c'è una zona un po' gonfia, che appunto nell'atto dello sforzo sembra scendere. A quanto pare è questa zona che mi preme sulla prostata perchè infatti se premo li sento lo stimolo di urinare che si accentua. Al contempo se ci fosse qualcosa che non va, nella recente visita proctologica che ho fatto, il proctologo se ne sarebbe accorto, visto che la visita è stata molto approfondita e mi ha fatto anche simulare lo sforzo per verificare se l'operazione era a posto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.8k visite dal 22/01/2013.
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