Emorroidi - omosessualità

Vi ringrazio per questo splendido servizio, mi scuso fin dal principio per la prolissità, ma si tratta di temi imbarazzanti e per un omosessuale c'è sempre il timore quando se ne parla direttamente col medico di base di fare la parte di "quel che se l'è cercata" con i suoi comportamenti sessuali disordinati.

Sono un ragazzo di 22 anni; a fronte di un leggera sensazione di ano umido e alla luce della mia omosessualità e quindi della possibilità (ancora futura) di avere rapporti anali ricettivi, ho deciso di sottopormi ad una visita proctologica di controllo, da cui è emerso che ho delle emorroidi interne di I-II grado (il medico ha preferito questa qualificazione intermedia perchè c'è per ora solo una - pur chiara - tendenza evolutiva al II grado, in base a quanto ho capito), asintomatiche (salvo per la leggera umidità). Il medico mi ha detto di non preoccuparti, dato che per il resto tutto è a posto e quindi mi ha prescritto un mese di Benuven e 5 giorni di Pentacol gel. A casa dopo la visita mi sono venuti dei dubbi:
1) in altri consulti su medicitalia ho letto di medici che consigliano interventi chirurgici per emorroidi di I e di II grado, dovrei considerare la possibilità?
2) quando si dice che nelle emorroidi di II grado esse prolassano all'atto della defecazione salvo poi rientrare, si intende che c'è un proalsso mucoso? Non ho ben capito il legame tra le patologie: ingrossandosi le emorroidi tendono ad uscire e così "trascinano" la mucosa provocando anche il prolasso? Non vorrei che a forza di rimandare un eventuale intervento mi provochi anche un prolasso, tanto varrebbe operarmi prima ed evitarlo.
3) ho capito che il sesso anale molto probabilmente aggraverà la cosa, anche se ben lubrificato e non doloroso, ma incide in modo significativo?
4) Le misure indicate dal medico ( benuven, pentacol, dieta ricca di fibre, non eccessiva sedentarietà, etc.) sono misure conservative, nel senso che semplicemente eviteranno il progredire della malattia, o possono farla anche regredire, in modo da eliminare la flogosi di I grado?
5) La legatura elastica elimina anche le emorroidi o solo la malattia emorroidaria? immagino la seconda, altrimenti ci sarebbero problemi di incontinenza, ma vorrei esserne sicuro.
6) devo astenermi da rapporti anali finchè non finisco i due medicinali sopra indicati?
Grazie
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
1. In genere si riesce a tenere il problema sotto controllo con la terapia medica, ma nel II grado si può anche valutare la possibilità di intervenire chirurgicamente.
2. Il prolasso è della mucosa: quando le emorroidi escono sotto ponzamento ecco che abbiamo il prolasso
3. Incide. Di certo in presenza di adeguata lubrificazione non si rischiano gravi compromissioni della regione. Ma incide...
4. Sono misure conservative.
5. Elimina i gavoccioli emorroidari presenti al momento della legatura. L'incontinenza, però, non c'entra nulla...
6. Dovrebbe astenersi, o non dovrebbe astenersi, decida lei. Ma questo è indipendente dai farmaci che utilizza.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Speravo rispondesse lei, è sempre molto preciso e la ringrazio, peccato che riceva solo a Roma. Con riferimento alla prima sua risposta, mi rassicura l'idea che in genere si riesca a tenere il problema sotto controllo con la terapia medica, ma immagino che molti non debbano sopportare una regolare attività sessuale traumatizzante, pur con tutte le accortezze del caso. Per cui lei pensa che sarebbe meglio intervenire subito, quando il problema è ancora marginale, o attendere e procedere quando la malattia emorroidaria sarà più consistente? Capisco che non avendomi visitato direttamente le sia difficile dare un parere, ma per cercare di porre la questione in termini generali, si ipotizzi un caso di emorroidi interne asintomatiche di I grado (I-II) che dovranno sopportare del sesso anale, che cosa consiglierebbe all'infausto portatore?
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Consiglierei di astenersi dal sesso anale in ogni caso. E non c'è bisogno della visita per dirle che prima si fa qualcosa e meno aggressiva potrà essere la procedura che si dovrà adottare per porre rimedio alla malattia: non ho mai visto nessuno, almeno in questo campo, che ha trovato giovamento dagli atteggiamenti attendisti.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Contatterò il prima possibile il mio proctologo per programmare un intervento e cercherò di astenermi completamente dal sesso anale fino a quando la patologia non si sia completamente risolta. Grazie, le sono molto obbligato!
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250 8
Ottima la sua decisione riguardo il sesso anale. Invece sul resto forse non mi sono sufficientemente spiegato, perché quando parlavo di "procedura" non mi riferivo necessariamente a trattamenti di tipo chirurgico, bensì a tutti i tipi di trattamento, che vanno dalla pomata fino alla Milligan-Morgan. Temporeggiare può dunque voler dire che se in una fase più precoce può bastare il trattamento medico, in una fase più avanzata si rende necessario un trattamento chirurgico. Il consiglio è quindi di andare senz'altro dal Proctologo ma non, come scrive lei, per "programmare un intervento" (questo al limite lo può stabilire lo Specialista, non certo il paziente...), ma piuttosto con lo scopo di fare il possibile per evitarlo; sempre ovviamente se le condizioni siano tali da essere ancora in tempo...
Cordiali saluti
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