Emorroidi iii° grado trombizzate: cause e trattamento?

Gentili Dottori,
vorrei farvi presente la mia situazione e chiedervi alcuni consigli.

Sono un ragazzo, e da circa una settimana mi sono state diagnosticate delle emorroidi esterne di III° grado trombizzate.
Lo specialista mi ha prescritto tale cura: Rectalgan mousse (per igiene intima), Rectalgan capsule (3 al dì), Flebil gel (uso topico, 2 al dì), Prisma fiale (intramuscolo, 1 x 20 gg). Peraltro mi ha già messo in lista per l’intervento (modalità THD+mucopessia). Importante dire che: ho dolore (poco) quando sono in piedi, non sanguinano, ma comunque i gavoccioli non sono ancora rientrati e la cura dopo 6 giorni ha dato pochissimi miglioramenti, anche per quello ho sostituito (consigliato dal farmacista) le capsule con il Daflon.

Sono molto scoraggiato e perplesso per vari motivi. Innanzitutto non ho MAI avuto alcun problema di questo tipo e mi sembra strano che sia arrivato a tal punto, inoltre lavoro nel campo della salute pertanto conosco (e impartisco) i principi base per un corretto stile di vita, quindi mangio correttamente, pratico attività fisica (pesi leggeri e attività cardio, anche se molto meno rispetto ad un anno fa), ed ho un buon peso rapportato all’altezza.

Peraltro non sono stitico, al contrario ho saltuariamente la colite, ma non ho mai sostato/ponzato più del dovuto nella defecazione. Non ho neanche ereditarietà in famiglia.

Di contro c’è da dire che: fino ad un anno fa, ma per un paio d’anni, mi sono allenato con pesi a volte pesanti (anche per motivi di lavoro), e 2 anni fa mi è stato diagnosticato un varicocele di II° grado . In ultimo, poco prima soffrire di emorroidi ho trascorso 20 giorni fuori casa per motivi di lavoro dove ho modificato abbastanza le abitudini alimentari (più nella quantità che nella qualità), non ho praticato attività fisica, ho lavorato molte ore seduto o in piedi, ed ho guidato spesso anche l’auto.

Ora vi chiedo:
1. È possibile che gli ultimi 20 giorni siano stati così scatenanti da far sorgere tale problema? (secondo lo specialista si, ma c’erano già da qualche anno perché sostiene che ci sia una sofferenza venosa, considerando anche il varicocele)
2. È possibile che nei 2 anni (2010-2012) di allenamento più intenso (sommato al lavoro) abbia potuto creare il problema ma questo sia rimasto silente ed asintomatico?
3. È corretto pensare all’intervento chirurgico già dalla prima diagnosi?
4. Poteva essere opportuno drenare (incidendo) i gavoccioli? (ho letto che la trombosi viene spesso trattata così in prima battuta)
5. Concordate con l’uso di integratori e creme non specifiche per le emorroidi?

Vi ringrazio e perdonatemi per la lunga premessa.
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Sicuramente è stato un po' sfortunato, tuttavia è noto che il problema si possa presentre anche in assenza di fattori di rischio.
Rispono nello specifico alle sue domande:

si
si
si
solo in fase acuta e con trombo recente puo' essere un'opzione
si

prego

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Caro Dottore, innanzitutto la ringrazio per la risposta celere e chiara.

Ho letto il suo approfondimento sulle emorroidi e, per concludere, ne approfitto quindi per chiederle: cosa ne pensa del trattamento chirurgico THD+mucopessia? considerando che è metodica recente e le recidive sono dubbie...

Ci tengo a dire che vorrei vedere gli esiti della cura e decidere per l'intervento, attendendo forse la fine dell'estate (a causa dei dubbi sulla chirurgia ed importanti impegni di studio e lavoro in questo periodo). Ma probabilmente sbaglio a rimandare...

Gradirei un parere
Grazie ancora
[#3]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Prego.
Non amo la thd per diverse ragioni.
Se non ha sintomi importanti credo possa attendere la fine dell' estate tranquillamente
prego

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