Prolasso mucoso intrarettale e retto-anale esterno

Gentili Medici,
mi chiamo Domenico e ho 30 anni. Da circa 3 anni mi hanno diagnosticato il morbo di crohn nell'ileo terminale. Dopo circa due anni di steroidi che mi hanno distrutto corpo e mente finalmente sono arrivato all'infliximab che ha migliorato le mie condizioni cliniche.
In questi anni oltre le scariche ho sempre lamentato tenesmo, insomma un forte ipertono anale e un forte sanguinamento (rosso vivo) durante la defecazione. Tutto cò comporta ore e ore della mia giornata nel bagno.
Tutti i gastroenterologi e i relativi reparti che ahimè ho dovuto frequentare e consultare non hanno mai preso in considerazione questo problema, limitando la terapia al solo crohn.
Dopodichè mi sono rivolto a tantissimi proctologi che dopo numerevoli visite anoscopiche mi hanno dato pomate (proctolyn, mesalazina, etcc.) per l'emorroidi di terzo grado e dell'antrolin per il tenesmo.
Ma non ho avuto nessun benificio.
Allora mi sono rivolto all'ennesimo specialista che mi ha prescritto le seguenti indagini:

- Defecografia: Prolasso mucoso intrarettale e retto-anale esterno.

- Manometria ano-rettale: Iperattività contrattile dello sfintere Interno a riposo con disfunzione della dinamica a Dissenergia del pavimento pelvico.Notevole ipersensibilità rettale da ridotta compliance.

- Rettoscopia: Esame condotto sino al sigma, nei tratti esplorati non si evidenziano alterazioni del pattern vascolare e della mucosa. In particolare non si evidenziano segni di proctite specifica. Voluminosi gavoccioli emorroidari circonferenziali con marcato ipertono anale. Biopsia: Frammenti di mucosa rettale con edema e flogosi cronica della lamina propria aspecifica.

- Ecografia transale: Negativa.

Vi chiedo se la via chirurgica è l'unica soluzione.
Vorrei tanto risolvere almeno questo problema perchè la qualità della mia vita da quando è stata segnata dal crohn è decisamente peggiorata e soprattutto non ho mai ricevuto dalle strutture sanitarie una giusta corrispondenza umana verso di me e verso la mia patologia.

Vi ringrazio anticipatamente di cuore.

Domenico
[#1]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.4k 379
Caro Domenico
La patologia descritta richiede una terapia chirurgica.Ma nei pazienti affetti da Morbo di Crohn non è consigliata.Nei pazienti affetti da M.di Crohn perianale è opportuno evitare interventi chirurgici di correzione del prolasso retto-anale e della la ragade anale poichè in questi pazienti le ferite chirurgiche tendono a non guarire e a cronicizzarsi.Anche il trattamento degli ascessi e delle fistole è di tipo conservativo ,evitando fistolectomie e applicando solo setoni di drenaggio.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottore,
ma il mio morbo di Crohn (come vede anche dalla rettoscopia che esclude un crohn perianale) è limitato solo al Tenue quindi la chirurgia potrebbe aiutare a risolvere i miei problemi che sostanzialmente sono tre:

1)Emorroidi
2)Prolasso Mucoso
3)Marcato Ipertono

I primi due (emorroidi e prolasso mucoso) si potrebbero risolvere con l'intervento ma l'Ipertono? (la ragade è stata esclusa).

Ancora quale intervento è più consigliabile nel mio caso Longo o altro?

La ringrazio infinitamente.
Cordialmente,
Domenico.
[#3]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Mi scuso se rispondo in maniera ripetitiva ma condivido in pieno quanto espresso dal collega D'Oriano, estremamente competente in materia: nel suo caso la malattia di Crohn modifica competamente l' approccio al problema che altrimenti potrebbe forse trovare una soluzione chirurgica.La malattia di Crohn e' uan malattia a causa sostanzialmente ignota e la localizzazione macroscopica ileale non deve trarre in inganno: le manifestazioni anorettali di questa malattia sono estremamente frequenti e possono insorgere in qualsiasi momento. Concordo in pieno quindi con l' opinione espressa dal collega e le sconsiglio vivamente qualsiasi soluzione chirurgica se non asoslutamente indispensabile. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#4]
Utente
Utente
Gentile Dottor Favara,
so benissimo che la malattia di Crohn è una malattia mi permetta di dire ambigua. Purtroppo, sempre a causa di questa malattia, ho perso la sorella di mio padre che aveva solo 42 anni. Una madre per me.

Il Crohn mi ha completamente rivoluzionato la vita in maniera negativa ovviamente ma anche tutto questo tenesmo che mi porta a passare tutta la giornata in bagno aspettando di defecare è un problema che visto la mia età vorrei risolvere.

Ho solo 30 anni Dottore, da 3 combatto con questo male oscuro, a tratti ignoto anche ai medici specialisti in maniera, con tutte le mie forze. Ho subito numerosi episodi di malasanità che hanno compromesso non solo la mia fisicità ma anche il mio equilibrio psico-fisico e se permette ora Dottore vorrei respirare un pò... almeno sistemando per quanto possibile il problema del prolasso mucoso e dell'emorroidi di terzo, quarto grado.
So che il Crohn devo tenermelo a vita e sono arrivato anche a non disprezzarlo più, rispetto la sua cronicità e l'accetto come parte di me.

Per quanto riguarda i problemi proctologici ho provato dilatori, vari farmaci( Capillarema, Veneruton, etc..), pomate a base di lidocadeina (Antrolyn) e preparazioni di Nitroglicerina, Cortisonici locali e antinfiammatori sempre topici ma niente.
Ho fatto anche del biofedeek con risultati negativi.

Grazie,
Domenico.

[#5]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile Domenico,
non è facile approcciarsi al colloquio con una persona che ha sofferto ed ha visto soffrire i suoi cari, tuttavia quello che i colleghi hanno cercato di dirle ed io sottolineo è che, come Lei ben sa, al momento non esistono terapie miracolose per il trattamento del morbo di Crohn.
I disturbi da lei descritti rientrano nella evoluzione della malattia e vanno controllati farmacologicamente e non chirurgicamente.
Del resto la malattia conosce periodi di acuzie e periodi anche molto lunghi di remissione sotto controllo farmacologico.
La terapia chirurgica è indicata nelle situazioni di emergenza per il trattamento delle complicanze (fistole, ascessi etc.)
Cercare su internet la soluzione miracolosa può solo farLe correre il rischio di cadere in mano a gente priva di scrupoli che poco ha a che fare con la medicina.
Le suggerisco quindi di scegliere un gastroenterologo di fiducia (Le ricordo che Bologna ha una storica Università di Medicina e numerosi ospedali con fior di professionisti del settore) e di affidarsi a lui, ogniqualvolta ne avrà bisogno. Infatti un medico sul posto ha la possibilità di visitarla e di verificare eventuiali miglioramenti o peggioramenti che sono preclusi per via telematica.
Un cordiale saluto

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

[#6]
Utente
Utente
Gentile Dott. Nardacchione,
io volevo sottolineare che ci sono due problemi (forse concatenati) quali il Crohn e il prolasso-emorroidi.
Del resto un anno di infusione di Infliximab ha portato in remissione il crohn e tutta la terapia farmacologica (che ho descritto precedentemente) non ha portato nessun miglioramento ai problemi proctologici.

Dottore io non cerco assolutamente nessuna soluzione su internet ma semplicemente dei piccoli seppur telamatici e come mi sta dicendo Lei forse non obiettivi consulti.
Pensi che questa è la prima volta che mi accingo a descrivere in rete la mia patologia.

Per i miei problemi di salute ho girato ovunque (sempre in libera professione) partendo proprio dalla famosa scuola di Bologna che Lei cita. Ma i vari medici e professori che mi hanno seguito non solo non hanno mai ascoltato i miei problemi proctologici(lamentavo tenesmo e difficoltà nella defecazione) limitando solo la cura all'Ileo terminale ,dispensando più o meno steroidi, ma parecchie volte ho subito errori che mi hanno determinato gravi problemi.
Una volta , per citarLe un esempio, mi hanno fatto passare da una forte dose di cortisone sistemico (Medrol) ad uno non sistemico (Entocir) che mi ha causato uno scompenso cardiaco e un simil-Addison costringendomi a stare due mesi a letto.
Pensi che d'un tratto (pochi mesi fa) hanno sospeso per motivi indefiniti le infusioni a tutti noi pazienti IBD dell'Infliximab e ognuno di noi ha dovuto cercare autonomamente un nuovo presidio ospedaliero per tale farmaco.
Io pur abitando a Bologna devo recarmi a Milano (ospedale Humanitas) per usufruire di questo anticorpo monoclonale:l'unico che rialza la qualità della mia vita.

Del resto, suppongo, che se i miei problemi proctologici fossero stati diagnosticati e poi curati farmacologicamente tre anni fa(data della diagnosi di crohn ileale) io sicuramente non mi troverei in queste pessime condizioni fisiche.

Concludo, gentile Dottore, ribadendo che un uomo di 30 anni seppur portatore di morbo di Crohn nell'anno 2008 non può essere totalmente abbandonato a se stesso sia da un punto di vista sanitario ma soprattutto umano.

Grazie,
Domenico.

PS: come ho evidenziato più volte predentemente rispetto tutta la cronicità del mio morbo di Crohn ma credo in un approccio proctologico più efficace.
[#7]
Utente
Utente
Gentile Dott. Nardacchione,

ci tengo a precisare che un paziente sotto infusioni di Infliximab (conosce bene il protocollo di tale farmaco), che effettua non solo semplici visite anoscopiche ma rettografie, defecografie, ecografie transanali e manomentrie quindi tutti esami altamente specialistici come può cercare una risposta su internet?
Evidentemente il paziente si trova insoddisfatto delle risposte degli specialisti e prova a a farsi un'idea di un'altra strada attraverso il mezzo telematico.
Ciò che Lei dice quindi è "politically incorrect" ai fini di questo sito stesso.
Badi bene, gentile Dottore, la mia non vuole essere una critica su il grande suppporto che Lei e i suoi colleghi fate a tanti pazienzi ma una semplice e ritengo giusta precisazione del mio singolo caso.

Cordialmente,
Domenico.

[#8]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signor Domenico,
tengo a precisare che sono d'accordo con lei sulla necessità di trovare un rimedio terapeutico ai suoi disturbi, ma, forse, non mi sono spiegato bene. Volevo solo farLe presente che concordavo con quanto già detto dai miei colleghi e cioe :
1)La malattia di Crohn e' uan malattia a causa sostanzialmente ignota e la localizzazione macroscopica ileale non deve trarre in inganno: le manifestazioni anorettali di questa malattia sono estremamente frequenti e possono insorgere in qualsiasi momento (dr. Favara)
2)Nei pazienti affetti da M.di Crohn perianale è opportuno evitare interventi chirurgici di correzione del prolasso retto-anale e della la ragade anale poichè in questi pazienti le ferite chirurgiche tendono a non guarire e a cronicizzarsi (dr. D'Oriano)
3)Ogni terapia necessita di una raccolta anamnestica, una visita, una diagnosi ed alla fine una prescrizione terapeutica sia medica che chirurgica ma attraverso internet non è possibile effettuare una visita da ciò il mio consiglio di rivolgersi ad una struttura di riferimento in grado di valutare ".. eventuiali miglioramenti o peggioramenti che sono preclusi per via telematica.."
Ricercare su internet soluzioni ai problemi medici può essere una cosa giustissima quando si hanno le idee chiare. Ma quando "... il paziente si trova insoddisfatto delle risposte degli specialisti e prova a a farsi un'idea di un'altra strada attraverso il mezzo telematico..." si corre il rischio di illudersi vanamente o di incontrare persone senza scrupoli che fanno girare a vuoto i pazienti spillando solo denaro ("...ho girato ovunque sempre in libera professione...")
Il consiglio di un medico "politically incorrect" può essere deludente rispetto alle sue aspettative e lo capisco, ma, mi creda, può diventare "humanly and scientifically correct" quando è sincero e disinteressato.
Le rinnovo il mio invito ad affidarsi ad una struttura specialistica di riferimento e a seguire le indicazioni dei colleghi che hanno la possibilità di visitarla e seguirla nel tempo.
Cordiali saluti
[#9]
Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 464 13
Gentile Domenico,
mi scusi se mi intrometto nella discussione ma vorrei alcuni chiarimenti, premettendo che le indicazioni dei colleghi sono corrette e orientate per la patologia di cui lei è affetto.
Allora iniziamo:
1) in atto lei è in fase di remissione sintomatologica?
2) numero di scariche pro die e qualità
3) dieta in atto
Premesso ciò che le può far storcere il naso, le aggiungo:
1) lei non può essere sottoposto ad intervento di mucoprolassectomia
PPH o Longo per la cura delle emorroidi per un ovvio motivo il tessuto mucoso non è in atto capace di assicurare la tenuta delle clips in titanio con notevole rischio! intraoperatorio o post-operatorio tardivo.
2) Idem sicut kartofen! per Starr.
3) la sua malattia emorroidaria deve essere gestita farmacologicamente, si potrebbe tentare attraverso Dearterializzazione seletteiva delle arterie emorroidarie a ridurre l'iperafflusso arterioso ematico sui gavaoccioli.
Sulla possibilità di eseguire consensualmente la pessia su punti della mucosa si potrebbe discutere solo dopo valutazione clinica.
Ma il problema della sindrome da ostruita defecazione (ODS) non potrebbe giovarne alcun che!
Purtroppo al danno immunologico (MdC) si associa anche quello anatomico (ODS).
Che fare? solo soffrire? No certo che no! ma Valutiamo i rischi postoperatori e la possibilità di gravi complicanze: Fistolizzazioni,ascessi etc etc. Si assumerebbe il rischio? E' corretto proporle qualcosa che non sarebbe risolutivo?
Comprenda anche il rimorso di chi indossando il camice si trova ad avere poche armi da usare in certi frangenti.
Nessuno di Noi quì sul sito si permette di non comprendere il dolore e la sua brutta qualità di vita.
Cordialmente
Dr.Giovanni Piazza
www.drgiovannipiazza.blogspot.com

Dr. Giovanni Piazza
Chirurgo Oncologo
www.Gruppopalermomedica.blogspot.com
www.drgiovannipiazza.blogspot.com

[#10]
Utente
Utente
Gentili Dottor Nardacchione e Dottor Piazza,
Vi chiedo scusa se rispondo solo adesso, ma questa mattina avevo la visita con il Prof. di chirurgia dell'università di Bologna che mi segue e che ha chiesto tutti gli esami sopraelencati.

La sua conclusione è stata intervento. Il metodo è da valutare in sede operatoria Longo o bisturi ad ultrasuoni.

Premettendo che questo intervento non mi risolve il problema principale (ipertono e quindi tenesmo) gentili medici io mi trovo totalmente confuso.

Non me la sento di sottopormi ad un'operazione che può portare altri danni alla mia salute seppur considerando la mia giovane età.
Ritengo infatti che questo intervento non è inifluente.
Ho mosso tutte le mie perplessità verso il Professore, facendo notare che sono ancora immunodepresso per via dei farmaci (azatioprina + infliximab), ma lui mi ha congedato fissandomi una data per l'intervento.

A questo punto dovrò continuare ancora la mia sindrome di Ulisse ( ho definito così il mio pellegrinare tra reparti e medici) nella speranza di ottenere qualcosa di concreto e nei limiti sicuro per alleviare queste sofferenze che non mi permettono di vivere dignitosamente la mia vita.

Gentile Dottor Piazza sono in remissione, ho 2-3 evacuazioni al giorno di solito formate ma a volte no e la mia dieta è libera. Cerco di seguire un regime alimentare corretto evitando latticini e alimenti proinfiammatori per il Crohn.

Grazie, veramente di cuore a tutti Voi.

Domenico.

[#11]
Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signor Domenico,
come le ho gia scritto ..."Ogni terapia necessita di una raccolta anamnestica, una visita, una diagnosi ed alla fine una prescrizione terapeutica sia medica che chirurgica ma attraverso internet non è possibile effettuare una visita da ciò il mio consiglio di rivolgersi ad una struttura di riferimento...".
Lei lo ha fatto e le è stato consigliato un intervento chirurgico. Il rapporto medico-paziente è di tipo fiduciario e niente e nessuno ha il diritto di interferire.
A questo punto solo il chirurgo che l'ha visitata può rispondere alle sue domande e chiarire ogni suo legittimo dubbio.
Probabilmente la situazione locale che ha riscontrato non è così grave ed ha deciso di proporle l'intervento chirurgico.
Tutti i medici del sito però, per quanto luminari delle medicina, senza una visita diretta non possono fornire indicazioni assolute o meno all'intervento, ma solo parlare di fantamedicina, cosa di cui Lei non ha certo bisogno.
Si affidi al collega che la ha visitata ed ha posto l'indicazione chirurgica e chiarisca con lui i suoi dubbi. Provi comunque a far valutare la possibilità di effettuare l'intervento giustamente consigliato dal dr. Piazza di dearterializzazione selettiva emorroidaria.

Cordiali saluti
[#12]
Utente
Utente
Gentile dottor Nardacchione,
il Professore che mi segue non mi ha dato alternative: intervento o rimango così.
Pertanto come consigliato dal Dr. Piazza ho cercato un centro dove eseguono il THD nella mia zona e domani ho una visita presso un chirurgo a Guastalla nei pressi di Reggio Emilia.
Sperando di poter trarre benicio da questo consulto chirurgico le rinnovo tutta la mia gratitudine per la sua gentilezza e per i suoi interventi.

Domenico
[#13]
Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 464 13
Gentile Domenico,
mi saluti tanto il collega di Guastalla!
Cordialmente
Dr.Giovanni Piazza
www.drgiovannipiazza.blogspot.com
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