Ragade anale in allattamento
Buon giorno,
Sono due mesi ormai che cerco una risposta "consolatoria" per il mio caso.
Premesso che ho partorito a metà novembre con parto indotto e che durante la gravidanza ho riscontrato la presenza di emorrodi esterne, ma non particolarmente dolorose. Dopo 10 giorni dal parto mi è esploso improvvisamente un dolore inteso all'ano e credendo fosse una crisi emorroidaria il medico mi ha pprescrito cura intensiva di daflon (6 al dì x 5 giorni). Non migliorando mi sono sottoposta a visita proctologica dove mi è stata riscontrata una ragade anale posteriore. Essendo in allattamento sono state escluse le cure farmacologiche. Prescritti dilatatori per 1 mese e daflon. Per il dolore ho dovuto interrompere il dilatan dopo i primi 15 giorni. Il dolore intenso durava per quasi tutto il giorno (visto che andavo in bagno la mattina e a pranzo). Riuscendo a fatica ad allattare e non potendo quasi più accudire anche l'altra mia figlia di 5 anni, sono tornata dal chirurgo che mi ha detto che l'unica soluzione veloce, anche se magari non definitiva, era l'intervento.
Per poter continuare ad allattare ed essendo ormai passati quasi 2 mesi dall'inizio dei dolori mi sono decisa x l'intervento. Così ieri mi hanno sottoposto a divulsione anale e cauterizzazione delle ragadi (erano 2: una posteriore ed una sulla destra). Il chirurgo mi ha parlato di post operatorio con "fastidio" per circa 7 giorni e in sede di seconda visita mi aveva avvisata che in futuro ci potrebbero essere delle ricadute. Preciso che l'8 di gennaio ho fatto una visita da un altro chirurgo per avere un parere in più e mi ha detto che si trattava di ragade acuta con fasci muscolari visibili, ma che l'ipertono non era eccessivo e che sarei potuta guarire con terapia a base di nitroglicerina. Peccato fossi in allattamento!!! Lui mi avrebbe operato con sfinterotomia.
solo per una questione di fiducia ispiratami dal primo chirurgo ho fatto la divulsione con cauterizzazione.
Le mie domande sono:
- quanto durerà davvero il dolore post operatorio (io sto soffrendo come prima e il dolore c'è anche senza essere andata in bagno)?
- quali sono le reali possibilità di guarigione e di recidive?
- potrò tornare ad avere una vita "normale "?
- l'intervento fatto è adeguato o potrebbe essere stato inutile?
Sono disperata e piango in continuazione per il dolore e per la conseguente incapacità di poter accudire i miei cari.
Rimango in attesa di una vostra risposta e vi saluto.
Sono due mesi ormai che cerco una risposta "consolatoria" per il mio caso.
Premesso che ho partorito a metà novembre con parto indotto e che durante la gravidanza ho riscontrato la presenza di emorrodi esterne, ma non particolarmente dolorose. Dopo 10 giorni dal parto mi è esploso improvvisamente un dolore inteso all'ano e credendo fosse una crisi emorroidaria il medico mi ha pprescrito cura intensiva di daflon (6 al dì x 5 giorni). Non migliorando mi sono sottoposta a visita proctologica dove mi è stata riscontrata una ragade anale posteriore. Essendo in allattamento sono state escluse le cure farmacologiche. Prescritti dilatatori per 1 mese e daflon. Per il dolore ho dovuto interrompere il dilatan dopo i primi 15 giorni. Il dolore intenso durava per quasi tutto il giorno (visto che andavo in bagno la mattina e a pranzo). Riuscendo a fatica ad allattare e non potendo quasi più accudire anche l'altra mia figlia di 5 anni, sono tornata dal chirurgo che mi ha detto che l'unica soluzione veloce, anche se magari non definitiva, era l'intervento.
Per poter continuare ad allattare ed essendo ormai passati quasi 2 mesi dall'inizio dei dolori mi sono decisa x l'intervento. Così ieri mi hanno sottoposto a divulsione anale e cauterizzazione delle ragadi (erano 2: una posteriore ed una sulla destra). Il chirurgo mi ha parlato di post operatorio con "fastidio" per circa 7 giorni e in sede di seconda visita mi aveva avvisata che in futuro ci potrebbero essere delle ricadute. Preciso che l'8 di gennaio ho fatto una visita da un altro chirurgo per avere un parere in più e mi ha detto che si trattava di ragade acuta con fasci muscolari visibili, ma che l'ipertono non era eccessivo e che sarei potuta guarire con terapia a base di nitroglicerina. Peccato fossi in allattamento!!! Lui mi avrebbe operato con sfinterotomia.
solo per una questione di fiducia ispiratami dal primo chirurgo ho fatto la divulsione con cauterizzazione.
Le mie domande sono:
- quanto durerà davvero il dolore post operatorio (io sto soffrendo come prima e il dolore c'è anche senza essere andata in bagno)?
- quali sono le reali possibilità di guarigione e di recidive?
- potrò tornare ad avere una vita "normale "?
- l'intervento fatto è adeguato o potrebbe essere stato inutile?
Sono disperata e piango in continuazione per il dolore e per la conseguente incapacità di poter accudire i miei cari.
Rimango in attesa di una vostra risposta e vi saluto.
[#1]
gentile utente,
purtroppo le consulenze telematiche hanno dei grossi limiti legati al mezzo che stiamo utilizzando. la visita reale ha il massimo dell'efficacia.
esiste un dolore post operatorio relativo all'intervento che ha subito che si aggiunge necessariamente alla patologia che lei riferisce. tutto questo potrebbe avere la durata di pochi giorni e può essere controllato con una terapia medica antidolorifica mirata.
spero che il collega o i colleghi che l'hanno visitata le abbiano consigliato un regime alimentare adeguato per poter avere l'emissione di feci poltacee e non dure che da sole potrebbero reiterare lo stimolo alla permanenza della ragade.
credo che la divulsione anale sia il passaggio successivo all'uso dei dilatatori lasciando come ultimo baluardo la sfinterotomia parziale.
quindi direi che le cose dovrebbero migliorare nel breve tempo. qualora tutto ciò non avvenisse le consiglio di rivolgersi al chirurgo che la tiene in cura.
potrà tornare ad una vita normale, tutto ciò in relazione anche alla sua patologia emorroidali che dovrà essere valutata a distanza dal suo parto.
in bocca al lupo congratulazioni per "il/la nuovo/a arrivato/a"
purtroppo le consulenze telematiche hanno dei grossi limiti legati al mezzo che stiamo utilizzando. la visita reale ha il massimo dell'efficacia.
esiste un dolore post operatorio relativo all'intervento che ha subito che si aggiunge necessariamente alla patologia che lei riferisce. tutto questo potrebbe avere la durata di pochi giorni e può essere controllato con una terapia medica antidolorifica mirata.
spero che il collega o i colleghi che l'hanno visitata le abbiano consigliato un regime alimentare adeguato per poter avere l'emissione di feci poltacee e non dure che da sole potrebbero reiterare lo stimolo alla permanenza della ragade.
credo che la divulsione anale sia il passaggio successivo all'uso dei dilatatori lasciando come ultimo baluardo la sfinterotomia parziale.
quindi direi che le cose dovrebbero migliorare nel breve tempo. qualora tutto ciò non avvenisse le consiglio di rivolgersi al chirurgo che la tiene in cura.
potrà tornare ad una vita normale, tutto ciò in relazione anche alla sua patologia emorroidali che dovrà essere valutata a distanza dal suo parto.
in bocca al lupo congratulazioni per "il/la nuovo/a arrivato/a"
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#3]
Utente
Buon giorno,
in riferimento all'intervento di divulsione e cauterizzazione delle ragadi anali effettuato circa 3 settimane fa, avrei bisogno di alcuni chiarimenti circa il corretto decorso post operatorio.
Da circa due giorni sembrano essersi ripresentati i sintomi tipici delle ragadi. Stavo infatti piuttosto bene e avevo delle concrete speranze di aver risolto il mio problema. Ma avendo diradato l'assunzione del selg 250 a 1 busta ogni 2 giorni (in quanto mi era stato consigliato di eliminarlo gradualmente) ho avuto delle feci "formate" anche se morbide, ma ho avuto la sensazione di "strappo" e da allora ho nuovamente dolori alla defecazione e dopo ( anche se questi ultimi sono sopportabili per ora). Scarse perdite di sangue sulla carta igienica.
Preciso che ho adottato una dieta ricca di fibre.
Vorrei sapere se è ormai compromessa la guarigione oppure se posso ancora sperare in un recupero e se sia il caso di anticipare la visita di controllo con il chirurgo prevista per il 24 pv.
RingraziandoVi per l'aiuto Vi saluto cordialmente.
in riferimento all'intervento di divulsione e cauterizzazione delle ragadi anali effettuato circa 3 settimane fa, avrei bisogno di alcuni chiarimenti circa il corretto decorso post operatorio.
Da circa due giorni sembrano essersi ripresentati i sintomi tipici delle ragadi. Stavo infatti piuttosto bene e avevo delle concrete speranze di aver risolto il mio problema. Ma avendo diradato l'assunzione del selg 250 a 1 busta ogni 2 giorni (in quanto mi era stato consigliato di eliminarlo gradualmente) ho avuto delle feci "formate" anche se morbide, ma ho avuto la sensazione di "strappo" e da allora ho nuovamente dolori alla defecazione e dopo ( anche se questi ultimi sono sopportabili per ora). Scarse perdite di sangue sulla carta igienica.
Preciso che ho adottato una dieta ricca di fibre.
Vorrei sapere se è ormai compromessa la guarigione oppure se posso ancora sperare in un recupero e se sia il caso di anticipare la visita di controllo con il chirurgo prevista per il 24 pv.
RingraziandoVi per l'aiuto Vi saluto cordialmente.
[#4]
gentile utente,
nulla è compromesso, sempre con i limiti di una valutazione a distanza.
per maggiori informazioni dirette e dovute può rivolgersi al suo chirurgo che certamente le saprà fornire indicazioni mirate riguardo la attuale situazione dopo, chiaramente, un'accurata visita.
cordiali saluti e ci tenga informati
nulla è compromesso, sempre con i limiti di una valutazione a distanza.
per maggiori informazioni dirette e dovute può rivolgersi al suo chirurgo che certamente le saprà fornire indicazioni mirate riguardo la attuale situazione dopo, chiaramente, un'accurata visita.
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 20k visite dal 21/01/2014.
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