Come comportarsi in caso di una recidiva di fistola perianale
A febbraio 2018 dopo diversi mesi di dolori a causa di una ragade anale non intenta a guarire sopraggiunge un ascesso perianale, una volta inciso si presenta una fistola, legata con setone per poi essere messa a piatto a settembre 2018, 9 mesi di attesa a causa degli infiniti tempi in lista dell'ospedale a cui mi sono rivolto.
Nessun problema fino ad una settimana fa, dopo qualche giorno di forte diarrea, nell'ultima scarica trovo tracce di sangue, dopo qualche giorno spunta un bozzetto nell'area accanto alla cicatrice che mi è stata operata, vengo preso dal panico al pensiero del calvario che ho affrontato 3 anni fa che mi ha praticamente reso invalido per 9 mesi.
Ho cambiato ospedale e proctologo il quale mi ha visitato questa mattina, la sua diagnosi: Alta probabilità di una recidiva dell'intervento svolto, consiglia di evitare antibiotici e qualsiasi altra cura in attesa di comprendere meglio di cosa si tratta.
Mi ha detto di aspettare 20 giorni, se il bozzo si riassorbe la situazione è risolta, se invece rimane stabile o cresce mi ha prescritto una ecografia transanale per poi portargli i risultati per vedere come procedere.
Dalla visita esclude comunque una situazione dolorosa e debilitante come quella pregressa, in effetti 3 anni fa il dolore è stato intenso fin da subito è ho passato ogni notte al pronto soccorso fino a quando l'ascesso non era sufficientemente maturo da inciderlo.
Questa volta sono passati 3 giorni e la situazione è stabile se non fosse per una sensazione di fastidio e malessere nell'area anale che si protrae per diverse ore dopo che ho evacuato.
Visto che conosco il mio corpo e ci sono già passato, vedo estremamente remota la possibilità che il bozzo si riassorbi.
Quello che mi chiedo è, cosa accadrà se si tratta effettivamente di una recidiva?
Una nuova incisione?
Una nuova fistola?
Di nuovo mesi di setone in attesa di un intervento?
Per incidere il bozzo dovrò di nuovo patire le pene dell'inferno fino a quando non sarà abbastanza grande da inciderlo?
In sintesi deve ripartire da capo tutto quello che ho passato 3 anni fa?
Oppure le recidive sono meno dolore e più facili da curare?
Gradirei un vostro parere, grazie a tutti
Nessun problema fino ad una settimana fa, dopo qualche giorno di forte diarrea, nell'ultima scarica trovo tracce di sangue, dopo qualche giorno spunta un bozzetto nell'area accanto alla cicatrice che mi è stata operata, vengo preso dal panico al pensiero del calvario che ho affrontato 3 anni fa che mi ha praticamente reso invalido per 9 mesi.
Ho cambiato ospedale e proctologo il quale mi ha visitato questa mattina, la sua diagnosi: Alta probabilità di una recidiva dell'intervento svolto, consiglia di evitare antibiotici e qualsiasi altra cura in attesa di comprendere meglio di cosa si tratta.
Mi ha detto di aspettare 20 giorni, se il bozzo si riassorbe la situazione è risolta, se invece rimane stabile o cresce mi ha prescritto una ecografia transanale per poi portargli i risultati per vedere come procedere.
Dalla visita esclude comunque una situazione dolorosa e debilitante come quella pregressa, in effetti 3 anni fa il dolore è stato intenso fin da subito è ho passato ogni notte al pronto soccorso fino a quando l'ascesso non era sufficientemente maturo da inciderlo.
Questa volta sono passati 3 giorni e la situazione è stabile se non fosse per una sensazione di fastidio e malessere nell'area anale che si protrae per diverse ore dopo che ho evacuato.
Visto che conosco il mio corpo e ci sono già passato, vedo estremamente remota la possibilità che il bozzo si riassorbi.
Quello che mi chiedo è, cosa accadrà se si tratta effettivamente di una recidiva?
Una nuova incisione?
Una nuova fistola?
Di nuovo mesi di setone in attesa di un intervento?
Per incidere il bozzo dovrò di nuovo patire le pene dell'inferno fino a quando non sarà abbastanza grande da inciderlo?
In sintesi deve ripartire da capo tutto quello che ho passato 3 anni fa?
Oppure le recidive sono meno dolore e più facili da curare?
Gradirei un vostro parere, grazie a tutti
[#1]
Condivisibile il programma diagnostico.
Si incidono gli ascessi, no i "bozzi" o le fistole.
Sarà chi l' ha in cura a decidere, in caso di una fistola, come tattarla in relazione al percorso negli sfinteri.
Cordiali saluti.
Si incidono gli ascessi, no i "bozzi" o le fistole.
Sarà chi l' ha in cura a decidere, in caso di una fistola, come tattarla in relazione al percorso negli sfinteri.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
E' passata una settimana da quando è apparso il gonfiore con leggero dolore acanto alla cicatrice della fistola operata.
Col passare dei giorni la "pallina" si sta sgonfiando e dando meno fastidio. E' possibile che si riassorba completamente? E se dovesse sparire cosa potrebbe essere accaduto?
Ero convinto che un possibile ascesso anale avesse come unica strada quello di emergere e creare dolore per poi venire inciso, quindi questa situazione è esattamente opposta a quel che mi è capitato 3 anni fa.
Grazie.
Col passare dei giorni la "pallina" si sta sgonfiando e dando meno fastidio. E' possibile che si riassorba completamente? E se dovesse sparire cosa potrebbe essere accaduto?
Ero convinto che un possibile ascesso anale avesse come unica strada quello di emergere e creare dolore per poi venire inciso, quindi questa situazione è esattamente opposta a quel che mi è capitato 3 anni fa.
Grazie.
[#3]
"Col passare dei giorni la "pallina" si sta sgonfiando e dando meno fastidio. E' possibile che si riassorba completamente?"
Si! succede spesso ma non è segno di guarigione.
Significa solo che il processo flogistico sostenuto dalla fistola recidiva non è stato tale da manifestarsi come è nelle sue convinzioni.
A distanza chiaramente possiamo fare solo ipotesi, ipotetica era anche la recidiva, segua i consigli del collega ed esegua
l' ecoendoanale.
Si! succede spesso ma non è segno di guarigione.
Significa solo che il processo flogistico sostenuto dalla fistola recidiva non è stato tale da manifestarsi come è nelle sue convinzioni.
A distanza chiaramente possiamo fare solo ipotesi, ipotetica era anche la recidiva, segua i consigli del collega ed esegua
l' ecoendoanale.
[#5]
"Alta probabilità di una recidiva dell'intervento svolto"
Questo è quello che mi ha riferito!
A distanza come posso trasformare "alta probabilità" in sicura recidiva?
Ne parli con chi l'ha in cura.
Prego.
Questo è quello che mi ha riferito!
A distanza come posso trasformare "alta probabilità" in sicura recidiva?
Ne parli con chi l'ha in cura.
Prego.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.4k visite dal 03/02/2021.
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