Dolore/Bruciore anale altamente limitante

Salve Dottori, da settembre 2020 circa ho iniziato a soffrire di leggeri pruriti anali che curavo, occasionalmente con pomate rinfrescanti come Anonet.
Con il passare del tempo il problema ha iniziato a farsi molto più frequente è più intenso, fino a che nel novembre 2020 mi rivolgo ad un Colonproctologo che imputa la causa a coprostasi e ad un emorroide di primo grado, mi da una cura a base di lassativi e una pomata per proteggere la mucosa anale.

Il problema ha continuato a persistere, peggiorando e rendendomi la vita molto complicata.
In seguito a questa situazione sono caduto in uno stato depressivo/ansioso che mi ha portato a rivolgermi ad uno Psichiatra che mi ha prescritto una cura a base di Efexor e Depakin.

In seguito alla cura c'è stato un sostanziale miglioramento nei disturbi in quanto il mio umore tendeva ad essere più alto e allo stesso tempo il fastidio era più sopportabile.
Sotto consiglio dello Psichiatra abbiamo deciso di scalare gradualmente ed interrompere la cura, adesso sono quasi due mesi che l'ho interrotta.
Qualche settimana fa si ripresenta il Prurito che si manifesta proprio come sensazione di calore.
Per questo motivo mi rivolgo nuovamente al Colonproctologo, che mi fa eseguire una ecografia endoanale dalla quale risulta tutto nella norma se non come risultato collaterale una prostata verosimilmente ingrossata, e mi consiglia di fare un consulto Urologico.
Fatta la visita Urologica, risulta tutto nella norma, a parere del medico la prostata è di dimensioni normali, nel fare il controllo manuale però nota che la stretta dei muscoli anali è molto forte e imputa i miei fastidi alla contrazione continua di tali muscoli, mi prescrive per 20 giorni 20' la mattina e 20' la sera Dilatan da tenere in freezer, in aggiunta, la sera l'utilizzo di proctosedyl e Anonet al bisogno.
Sono quasi 5 giorni che seguo la terapia e al momento, più che miglioramenti c'è stato un peggioramento nell'intensità dei sintomi andando a creare bruciore anche al pene quando urino, che tampono in attesa di confrontarmi nuovamente con l'Urologo con OKI oppure Xanax per cercare di stare calmo e alzare la soglia del dolore.

Scrivo tutto questo non perchè, conscio dei limiti della distanza, vorrei capire se c'è qualcos'altro che posso fare, ho letto sul web che in alcuni casi vengono fatte infiltrazioni per desensibilizzare la zona interessata, oppure interventi specifici sui muscoli per garantire una qualità della vita migliore.
Ho anche pensato ad una nevralgia del nervo pudendo visto che molte persone vagano alla ricerca di una soluzione per problemi simili ma senza risultati.

Sono un ragazzo di 30 anni, non sono alla ricerca della perfezione nella mia vita, ma vorrei solo godermela in maniera consona alla mia età e onestamente questo disturbo mi sta limitando, mi fa chiudere in me stesso precipitando nuovamente in una situazione pessimistica.

Vi ringrazio in anticipo per il tempo che riuscirete a dedicarmi e vi auguro di passare un buon weekend.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Il problema non è solo la distanza, ma il fatto che lei non ha ancora una diagnosi precisa, dubito che il suo "Prurito" possa migliorare con una terapia dilatativa con dilatatori messi in frigo.
Utile una rivalutazione proctologica ed eventualmente dermatologica.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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dopo
Utente
Utente
Salve Dottore, la ringrazio per la risposta veloce ed esaustiva.
Il mio problema principale è che sono praticamente rimbalzato da uno specialista all'altro senza uscirne mai con una diagnosi.
Sono realmente in difficoltà perchè non si riesce a capire in nessun modo a cosa sia dovuto il disturbo, sono arrivato a pensare ad una nevralgia del nervo Pudendo, ma non so da quale specialista, intendo a quale branca della medicina rivolgermi per avvalorare questa tesi
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 12.6k 361 4
Pur comprendendo il suo stato d' animo, per la sede è per il sintomo, il tutto non può che ricominciare da una visita proctologica.
Sarà lo specialista, se lo riterrà opportuno, ad indicarle ulteriori indagini strumentali.
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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