Emorroidi e operazione star

Buongiorno, circa un anno fa, su consiglio del mio medico mi sono recata da uno specialista per la cura delle emorroidi.
Mi prescrive una colonscopia (esito di emorroidi interne di grado severo e congeste) e una DefecoRM che evidenzia un prolasso mucoso di circa 3 cm e un rettocele di 1 grado di 1 cm.
A maggio mi reco nella stessa struttura ma da un collega del primo medico, il quale prescrive un ciclo di ginnastica per il pavimento pelvico (io gli dico che nei giorni in cui le emorrodi mi fanno male faccio fatica a muovermi, figuriamoci ad attivare i muscoli pelvici, ma tant'è, aggiunge che prima di arrivare all'intervento, essendo comunque importante, bisogno provare tutte le soluzioni alternative).
Prescrive anche delle fibre da prendere al bisogno.
Io gli ho sottolineato che non ho problemi di stipsi, dall'infanzia ho sempre alternato periodi di evacuazioni 'normali', durante i quali mi capita di non dover andare tutti i giorni.
(dicamo 3 /4 volte a settimana) senza comunque dovermi sforzare, a periodi dove lo stimolo è più frequente con anche scariche di diarrea.
E anche che le emorroidi sono maggiormente dolorose in questi periodi.
Già in passato il gastroenterologo non aveva trovato nulla di patologico (dello stesso disturbo soffrono anche altre persone in famiglia).
A settembre torno nuovamente dal primo proctologo (dice di conoscere la mia situazione perchè si era confrontato col collega), gli dico che non ho preso le fibre perchè non ne ho avuto bisogno andando in bagno frequentemente e senza sforzo.
Le emorroidi, però, sono spesso infiammate e fuoriescono con molto dolore, cosa che ha reso difficile anche la costanza della ginnastica.
A questo punto dice che l'unica opzione rimasta è l'operazione di prolassectomia con tecnica Star.
Chiedo se si può intervenire sulle sole emorroidi ma dice solamente 'no'.
Mi spiega in cosa consiste l'intervento e chiedo quali sono i rischi e i tempi di recupero.
E qui ho la risposta che mi lascia basita, con quella che mi è sembrata molta leggerenzza mi ha detto che il rischio, oltre a possibili episodi di incontinenza, è quello di una fistola che può crearsi nel punto della cucitura e che porta alla formazione di un buchino, nel caso è necessaria una deviazione, ma non si preoccupi solo finchè la fistola non guarisce (?! ?
) , però questa soluzione risolve anche i problemi di stipsi.
Quando gli ripeto per l'ennesima volta che non li avevo mi ha detto che comunque, sul tavolo operatorio avrebbe valutato direttamente la possibilità di un intervento meno invasivo sulle sole emorroidi.
Mi chiedevo.
Ma visto che è un intervento che a quanto sembra non è così 'leggero', perchè prima non si può intervenire sulle emorroidi?
Fino ad oggi a parte creme e Triade non è stato fatto nulla, neanche un tentativo di legatura.
E' un approccio corretto, vista anche l'insistenza sulla stipsi, sintomo da me mai evidenziato, o è meglio che mi chieda un altro parere?
Le risposte avute mi hanno a dir poco spaventata.
Grazie
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Un secondo parere non fa mai male.
Le indicazioni ricevute sulle possibili complicanze sono corrette, per fortuna rarissime.
Esistono altre tecniche efficaci.
Nessun intervento e' esente da rischi o complicanze
Le legature se e' presente prolasso come indica sono inefficaci.
Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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