Lichen scleroatrofico

Salve, ho 39 anni, da due anni sono affetto da Lichen scleroatrofico al prepuzio interno.

Per dare un'idea del suo sviluppo il Lichen si è manifestato inzialmente come una macchia di circa 3x3 mm, ad ora si è allargata fino a circa 4x10 mm, senza interessate ad ora glande e solco balano-prepuziale, senza percepire ad ora nessun sintomo rilevante (quelche volta un leggerissimo prurito).

Quest'anno (a due anni dalla comparsa) ho ottenuto la diagnosi definitiva mediante esame istopatologico del quale riporto il risultato:

"Frammento di mucosa con lieve iperplasia epiteliale a cui si associa sottile omogenizzazione del chorion sottomucoso in sede sub-epiteliale con sottostante flogosi cronica a banda, prevalentemente linfocitaria, con minima componente plasmacellulare.
Non si repertano ife e spore fungine ricercate con colorazione speciale PAS.

Flogosi lichenoide con aspetti morfologici coerenti con lichen scleroatrofico in fase iniziale"

Il dermatologo inizialmente mi ha prescritto due mesi di applicazioni con Advantan (numero di applicazioni a scalare) per ridurre l'infiammazione (aumentata dopo il trauma del prelievo bioptico) accompagnato con crema Essex, dopo i quali la macchia si è notevolmente attenuata quasi fino a sparire, senza che io abbia notato alcun effetto collaterale, ma solo miglioramenti.

Dopo i due mesi di Advantan, mi ha prescritto una terapia di mantenimento con una crema emmoliente (Lipocrema Ceramol 311) una volta al giorno, per tenere morbida la pelle, e solo in caso di "riaccensione" (forte rossore come dopo il prelievo biobtico) Protopic unguento 0.1% (2 volte al dì x 15 gg, 1 volta al dì x 15 gg, stop, per ora non ho avuto bisogno di utilizzarlo), con l'indicazione di ripresentarmi per un controllo solo se questo non dovesse tenere sotto controllo il lichen.

Visto quanto detto avrei alcune domande e ringrazio anticipatamente i medici che vorranno darmi la loro opinione:

- Data la cronicità del lichen sc e gli effetti collaterali del Protopic ritenete che le terapia prescrittami possa essere mantenuta vita natural durante?

- Ovvero, ammesso che il Prtopic "spenga" eventuali "riaccensioni", quanti "cicli" da un mese e' opportuno fare prima di fermarsi per valutare se cambiare terapia?

-I rischi correlati al Protopic sono legati al dosaggio? Io dovrò applicarlo su area davvero piccola, in tal caso sono meno rilevanti? Il dosaggio è cumulativo?

-Visto che con Advantan mi sono trovato davvero bene, può essere valutabile una terapia di mantenimento con questo farmaco?

-Il lichen per ora è ancora molto piccolo e tenue, ma lentamente tende ad estendersi, c'è modo di fermarlo? Puo' recedere?

Ringrazio nuovamente chi vorra' esprimere un opinione in merito al mio caso e porgo distinti saluti.
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente

Anticipo che l'utilizzo di tacrolimus in corso di Lichen scleroatrofico e' di natura offlabel: ci significa che esistono pubblicazioni scientifiche che relazionano tale patologia immunologica di tipo autoimmunitaria e questo principio attivo (al pari della molecola "gemella" il Pimecrolimus) sebbene non ci siano indicazioni specifiche in merito.

I casi di effetti collaterali in corso di utilizzo di immunomodulatori topici (tacrolimus e Pimecrolimus) sono stati legati in passato ad alcuni casi di linfoma cutaneo, i quali hanno determinato dalla FDA l'applicazione di uno "warning box"

Da allora, molte smentite scientifiche a queste tesi e quindi grande discussione scientifica e' nata attorno a questo problema, ad oggi entrambi i farmaci sono correntemente utilizzati per la dermatite atopica. Come vede non è possibile affermare che i rischi siano o meno legati alla dose, sebbene nei primi casi descritti, si relazionasse un fenomeno dose dipendente.

Occupandomi di Lichen scleroatrofico ormai da oltre dieci anni posso dire che tale patologia varia da caso a caso e ciascuna manifestazione deve reperire una terapia adatta al caso specifico

Per ulteriori approfondimenti può leggere nel motore di ricerca interno di www.medicitalia.it oppure nelle informazioni personali che reperirà in

www.lichenscleroatrofico.it

Cari saluti

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Ringrazio della risposta il Dr. Laino, e aprofitto della Sua cortesia e dei Suoi colleghi che seguono questo forum e che vorrano esprimere il loro parere in merito a un dubbio riguardante la necessità di effettuare visite di controllo presso il dermatologo.

Il dubbio nasce dal momento che il dermatologo al quale mi sono rivolto dopo avermi prescritto la terapia di mantenimeto, mi ha lasciato grande autonomia nella sua gestione (forse a causa dell'attuale esiguità sintomatologica del Lichen sc ancora in fase iniziale:ad ora piccola area leggermete arrossata, pelle morbida e umida, nessuna sensazione di fastidio), con l'indicazione di ripresentarmi per una visita di controllo solo in caso di avanzamento o riacuttizzarsi dell'infiammazione, in caso contrario, cito: "se non ci rivediamo, vuol dire che è a posto" (quindi se tutto va bene, potrei anche non fare più visite).

Ora, ammesso che il Lichen sc non si aggravi o che receda (in caso contrario ovviamente mi sottoporrò a nuova visita), è comunque opportuno effettuare visite di controllo? Eventualmente, magari in mancanza di sintomi, con che periodicità?


Circa un anno fa notai miglioramenti (la quasi scomparsa della macchia) con l'utilizzo di zinco ossido 25% (pasta cutanea), può essere utilizzato anche solo come lenitivo? O è controindicato?

Grazie ancora dell'attenzione, cordiali saluti.



[#3]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentilissimo,

l'ossido di zinco non ha indicazione nella terapia del Lichen sclerosus e comunque da qui non possiamo consigliare nulla di specifico.

I controlli debbono essere prestabiliti dal dermatologo e consiglio sempre di produrli nei tempi prestabiliti

carissimi saluti
Dermatite

La dermatite è un'infiammazione della pelle dovuta a varie cause (per esempio atopica, allergica o da contatto), con sintomi comuni come prurito e arrossamento.

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