Radicalizzazione

Buongiorno dottore
A settembre 2019 ho tolto un neo
con seguente referto:
proliferazione melanocitaria giunzionale, lentigginosa e discontinua con immagini di fusione di alcune creste interpapillari iperpigmentate e di fibroplasia lamellare.

Si osserva paracheratosi pigmentata.

Il derma e' sede di fibrosi, proliferazione vascolare e di un moderato infiltrato infiammatorio formato da linfociti e diversi melanofagi, possibile segno di regressione.

Nevo con atipie di grado moderato e spiccate modificazioni infiammatorie/ regressive del derma sublesionale.

La lesione giunge a ridosso di un margine laterale di escissione.

In un ospedale mi e' stato detto che dovevo fare assolutamente allargamento.

Al policlinico invece hanno fatto fare revisione dei vetrini da cui e' emerso:
esigua proliferazione melanocitaria intraepidermica sottesa e parzialmente oscurata da intenso infiltrato linfocitario lichenoide.

Reperto compatibile con nevo melanocitico giunzionale displastico (di grado lieve e moderato) con associata diffusa e intensa regressione dermica.

Margini di escissione indenni.

Mi hanno detto che e' un nevo displastico e che non devo fare nessuna radicalizzazione!
Sono molto confuso! Non so a chi credere.
 
Il primo ospedale disse addirittura che ero stato fortunato ad accorgermene x tempo perche' si trattava di un melanoma preso in tempo e invece il policlinico dice che non devo far nulla oltre ai controlli periodici!
Che mi consiglia?

Grazie mille
[#1]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile utente, se si affidasse al primo referto istologico direi: radicalizzazione opportuna, mentre se si affidasse al secondo referto istologico, direi che la radicalizzazione non sia opportuna.
Ovviamente da qui non possiamo dare valenza all’uno o all’altro referto. Sta a lei affidarsi a i medici che più le danno fiducia, sebbene il secondo referto mi sembri scritto da una dermatologo, ovvero da un medico specialista in istologia dermatologica, ma questa è solo una mia presunzione rispetto ai dati che ho letto. Le consiglio di approfondire meglio la questione direttamente con il suo dermatologo di fiducia.
Cari saluti
Dott.Laino, Roma

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, anche se la confusione purtroppo resta! Nel dubbio ero intenzionato a fare l intervento ma vista l attuale situazione di emergenza stavo valutando di evitare.

Il melanoma, o cancro della pelle, è un tumore, spesso molto aggressivo, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).

Leggi tutto