Gravidanza e problemi coagulativi

Salve, scrivo per sottoporre alla vostra attenzione la mia situazione anomala! Sono attualmente alla 16° settimana di gravidanza e per ora procede tutto bene. Precedentemente su controlli effettuati sono risultata positiva alla Mutazione MTHFR A12980C in omozigosi. A marzo 2010 ho ricontrollato il valore dell'omocisteina (tre mesi prima di scoprire la gravidanza e senza essere sotto terapia con acido folico)ed il valore era 10 (valori di riferiamento da 5 a 15) in più ho fatto la ricerca per gli anticorpi Cardiolipina, Fosfolipidi e LAC , a cui sono risultata per tutti negativa. Anche la proteina S e C risulatano tutte nella norma. Il mio problema non verte sul fatto di avere questa mutazione, ma sul fatto di avere in concomitanza un deficit congenito coagulativo del fattore VII della coagulazione (dosato al 30%). Io non ho mai avuto nessun episodio emorragico, infatti ho scoperto tale patologia prima di un intervento chirurgico a causa del valore PT-INR allungato (che risulta sempre oscillare intorno a 1,31 / 1,45), per cui da lì in poi ogni volta a titolo precauzionale mi è stato infuso il fattore di cui sono carente per procedere ad un intervento. Ora la mi a domanda è questa: come devo comportarmi circa la gravidanza? Dovrei prendere aspirinetta o altro per il problema mutazione o semplicemente il mio deficit coagulativo compensa il tutto? Non vorrei rischiare per la gravidanza di andare incontro a problemi di trombosi che potrebbero comprometterla. Preciso che sono già in cura presso centro accreditato di ematologia di Torino, ma volevo un ulteriore parere. Grazie e buona giornata
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Ritengo che , in questo momento , a gravidanza già avanzata debba continuare così come da prescrizioni dei medici del centro che la seguono. Solitamente ma ad inizio gravidanza in caso di mutazioni si prende in esame la prescrizione, a titolo precauzionale e preventivo, di eparina, ma cominciarla ora non lo vedo opportuno. Ne parli anche con gli ematologi del centro

Un saluto

A. Baraldi

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Utente
Utente
La ringrazio dottore per la sua risposta. Lunedì avrò proprio un nuovo consulto con il mio ematologo e ripeterò il dosaggio dell'omocisteina per vedere se è sempre nella norma, comunque a questo punto lei ritiene non più necessario l'introduzione di un terapia, perchè "dovrei" aver già passato la fase più critica per eventuali complicanze? A suo parere non basterebbe aspirinetta e acido folico eventualmente come terapia? Anche perchè avendo già quest'allungamento del PT, l'eparina non potrebbe crearmi altri problemi?
Spero ancora in un suo gentile riscontro e comunque la terrò informata sugli sviluppi della situazione.
Arrivederci
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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Sulla terapia deve decidere soltanto il suo ginecologo che la conosce direttamente; ritengo , comunque, che possa proseguire come fatto finora. Ci faccia sapere quanto le dirà il suo ematologo
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