Valori emocromocitometrico molto alterati: pericolo di aplasia midollare?

Mio padre, anni 84, affetto da vasculopatia cerebrale e da deficit cognitivo lieve/moderato imputabile ad un presunto Alzheimer, da un'anno a questa parte presenta all'esame emocromocitometrico valori piuttosto alterati, Nello specifico: globuli rossi (RBC) 2,45 milioni/mm3, emoglobina (HGB) 7,6 g/dL, ematocrito (HTC) 23,4%, quindi tutti valori estremamente bassi. Il medico curante ha prescritto un ciclo di ferro e vitamina B12 endovena ma la terapia non ha sortito nessunissimo effetto.
Altri esami clinici hanno escluso cirrosi epatica, insufficienza renale, tumori maligni, collagenopatie, morbo di Crohn, ulcera peptica. Che tipo di indagini è quindi più indicato svolgere per accertare un'eventuale anemia emolitica, un'aplasia midollare oppure ancora una delle innumerevoli forme di leucemia?
A causa della malattia di Alzheimer ma probabilmente anche in relazione a questo deficit ematologico le sue condizioni cognitive peggiorano a vista d'occhio vista la scarsa ossigenazione del cervello e la vasculopatia cerebrale (restringimento lume carotideo) di cui soffre.
Come comportarci? A quale specialista rivolgerci?
Grazie anticipatamente per la risposta.



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Dr. Arduino Baraldi Medico di laboratorio, Medico igienista, Microbiologo, Ematologo 11.2k 337
Gentile Utente,

sarebbe opportuna una valutazione ematologica globale, eventualmente prendendo in esame anche una biopsia midollare. Ne parli con il suo medico

Un saluto

A. Baraldi

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