Linfoadenopatia

Buongiorno, provo a riassumere la mia storia cercando delle risposte per dissipare preoccupazioni e perplessità.
ho 34 anni e sono stato sempre in ottima salute ( ho lavorato in industria chimica e fumavo 10 sigarette al di) , fino al 12 aprile 2016 quando ho sofferto di una polmonite basale estesa poi a tutto il polmone sx fino a richiedere ospedalizzazione. Dopo aver concluso il ciclo di antibiotici mi viene consigliato di eseguire un profilo virologico completo( dalla mononucleosi alla lue) . Ad un mese dal riassorbimento della polmonite sono iniziati i miei problemi. comparso di linfadenopatie ascellari, laterocervicali e mandibolari ( rinvenute dall'infettivologo dove ho eseguito alcuni test) . La febbre va e viene, cosi come il gonfiore ai linfonodi. questi non mi fanno male ma mi danno fastidio perché a volte faccio fatica a deglutire oppure perché tirano sulla pelle. mi viene prescritto di eseguire eco addome e collo più una serie di esami per escludere virosi. bene, esiti tutti negati nessuna virosi: ma l'eco collo evidenza linfonodi reattivi alcuni di pochi mm altri di dimensioni di circa 2 cm. Il mio medico di base è in malattia e vede i referti solo via email, senza sbilanciarsi più di tanto. decido di prendere appuntamento con un ematologo ( visita a pagamento) che mi ora mi consiglia consulto otoiatra per verificare fattibilità della biopsia. ora mi chiedo: è il percorso giusto? perché questi linfonodi si gonfiano e sgonfiano? ( anche quando io non li vedevo l'eco ne evidenziava a 2cm) ; perché ho questa febbricola anche 37,5 di sera pur non avendo mononucleosi? (febbre magari due giorni poi 37.0 fisso). sudo di notte come se sfebbrassi, eppure l'emocromo è perfetto solo ves e pcr leggermente fuori ( a detta dell'ematologo). faccio 100 mt ed ho il fiato corto da affanno , ok può essere la tiroide pero qualcosa non torno. Mi chiedo allora e se quando l'otoiatra mi visita ( l'interpretazione è troppo soggettiva e non credo si agisca da manuale) e non reputa necessaria la biopsia, io cosa devo fare ? convivere con questi sintomi? capisco di stare tranquillo però a distanza di mesi diventa difficile non avere una risposta. attendo risposta cordialmente saluto
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76 4
Il quadro clinico da lei raccontato sembra di origine infettiva. Le dico sembra perché è sempre dirimente la visita medica. Lei parla di pelle tesa dalle linfoadenopatie sottostanti e poi riporta un esame ecografico con linfonodi aumentati di volume di cm 2 che mai possono determinere una sintomatologia locale (dove sono ingrossati) come da lei descritta. Linfonodi che prima si gonfiano e poi si sgonfiano non danno l'idea di essere interessati da processo neoplastico. Credo che sia opportuno un'attenta visita medica internistica, da lì ripartire con ulteriori esami che possono essere d'aiuto nel ricercare la causa del processo patologicoin atto.
La saluto

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore, la ringrazio per la risposta.
mi permetta solo di fare una considerazione.
il difetto della sanità italiana sta nel fatto che nessun medico si assume la responsabilità di ciò che vede e tocca e rimanda di continuo ad un ulteriore specialista con perdite di soldi, tempo e pazienza( esempio l'eco si valuta guardando le immagini e non leggendo un referto) ci sono casi sicuramente che richiedono studio e tempo e con delle priorità maggiori, ma di sicuro a 35 anni non posso temporeggiare con uno stato di salute non perfetto. l'anno scorso ad esempio ho avuto una semplice prostatite: visita a pagamento 90 euro, senza neppure un eco. tanti antibiotici . il medico : lei è giovane stia sereno: perfetto cambio medico e ipertrofia prostatica dopo cistoscopia. è solo un esempio. diagnosi in base all'età.
ora le chiedo un processo infettivo in base a cosa lo definisce se tutti le virosi sono negative?i linfonodi posso avvertirli io ma chi mi dice stiano li fermi a 2 cm?
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Dr. Michele Cimminiello Ematologo 4.1k 76 4
Non necessariamente i processi infettivi sono di natura virale, esistono anche quelli batterici. Le consigliavo visita medica, perché secondo il mio modesto parere è sempre dirimente, dopo la raccolta dei dati anamnestici, nell'indirizzare verso un approfondimento mirato. Con i dati che lei riporta, senza visita medica, penso anche ad un disordine disimmune (evidente ad esami di autoimmunità), ma giriamo ancora intorno al problema comportando, inoltre, un dispendio anche economico.
Il monitoraggio delle dimensioni dei linfonodi è solo ecografico.
Credo che sia opportuno insistere cercando un collega che valuti bene il quadro clinico che lei presenta, cercando, così, di giungere ad opportuna conclusione.
Con i limiti della consulenza mediatica, resto comunque a sua disposizione per ulteriori chiarimenti, ...... solo mediatici, purtroppo.
La saluto
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