Gravidanza e betabloccanti e aborti
Sto facendo un percorso pma.
Durante uno degli esami preoperatori per togliere un fibroma all'utero mi è stato detto che la pressione risultava alta.
Confermato poi dal medico di base.
Ho sempre avuto la pressione molto bassa ma all'improvviso è diventato alto.
Avendo escluso altre cause il cardiologo e anche il ginecologo dice che dipende dal calo di estrogeni.
Stranamente la tos non aiuta perché alza ancora la pressione?
Comunque prendo nebilox 1 pastiglia al giorno per la pressione "lievemente alta" rilevato col holter.
A dicembre faccio un transfer di embrione col percorso pma.
Perso in aborto.
Leggo il bugiardino e a quanto pare non il medicinale non va dato in ricerca di gravidanza ne in gravidanza.
Può aver causato l'aborto?
Ci sono medicinali sicuri per la mia situazione?
Durante uno degli esami preoperatori per togliere un fibroma all'utero mi è stato detto che la pressione risultava alta.
Confermato poi dal medico di base.
Ho sempre avuto la pressione molto bassa ma all'improvviso è diventato alto.
Avendo escluso altre cause il cardiologo e anche il ginecologo dice che dipende dal calo di estrogeni.
Stranamente la tos non aiuta perché alza ancora la pressione?
Comunque prendo nebilox 1 pastiglia al giorno per la pressione "lievemente alta" rilevato col holter.
A dicembre faccio un transfer di embrione col percorso pma.
Perso in aborto.
Leggo il bugiardino e a quanto pare non il medicinale non va dato in ricerca di gravidanza ne in gravidanza.
Può aver causato l'aborto?
Ci sono medicinali sicuri per la mia situazione?
Gentile Utente
Il nebivololo ha effetti farmacologici che possono risultare dannosi sulla gravidanza e/o sul feto/neonato. In generale i beta bloccanti riducono la perfusione placentare e ciò è stato associato a ritardo nella crescita, morte intrauterina, aborto o parto prematuro. Nel feto e nel neonato si possono manifestare effetti avversi (per esempio ipoglicemia e bradicardia). Se si ritiene necessario il trattamento con i beta bloccanti, è preferibile utilizzare bloccanti beta selettivi (es Atenololo)
Il nebivololo non deve essere usato in gravidanza se non in caso di assoluta necessità, nel caso sia ritenuto strettamente necessario devono essere monitorati il flusso sanguigno uteroplacentale e la crescita fetale.
Il nebivololo ha effetti farmacologici che possono risultare dannosi sulla gravidanza e/o sul feto/neonato. In generale i beta bloccanti riducono la perfusione placentare e ciò è stato associato a ritardo nella crescita, morte intrauterina, aborto o parto prematuro. Nel feto e nel neonato si possono manifestare effetti avversi (per esempio ipoglicemia e bradicardia). Se si ritiene necessario il trattamento con i beta bloccanti, è preferibile utilizzare bloccanti beta selettivi (es Atenololo)
Il nebivololo non deve essere usato in gravidanza se non in caso di assoluta necessità, nel caso sia ritenuto strettamente necessario devono essere monitorati il flusso sanguigno uteroplacentale e la crescita fetale.
Tommaso Vannucchi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 505 visite dal 21/04/2025.
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Gravidanza
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