Durata trattamento con debrum

Buongiorno, ho scritto nella specialità di gastroenterologia perchè il tutto è iniziato con una cura prescritta in questa specialità anche se potrebbe essere anche di altra pertinenza. Vorrei richiedere un vostro parere per quanto concerne il trattamento con il Debrum. A causa di vari problemi a stomaco ed intestino (reflusso gastroesofageo e sindrome del colon irritabile che mi accompagna da quando ho 4 anni) ad aprile 2004 avevo iniziato un trattamento anche con Debrum con 2 cps al giorno fino a gennaio 2008 quando è stato ridotto ad 1 cps al giorno. A maggio 2008 è stato sospeso. Io ne ero quasi rasserenata perchè leggendo le informazioni sul farmaco pareva dover essere utilizzato per brevi periodi. Durante la cura, molti altri problemi (soprattutto di carattere nervoso) si erano risolti facendomi trovare un buon equilibrio dopo diversi anni abbastanza difficili. Interotto il trattamento ho avuto i prevedibili disagi da sospensione, alcuni sono regrediti dopo un paio di mesi ma quelli nervosi si sono ripresentati come prima del periodo della cura ed in alcuni casi peggiorati, anche perchè anche il contesto è cambiato. Dal 14.08 riprendo 2 cps di Debrum al giorno (nuovamente prescritto per problemi gastrointestinali). Dal punto di vista nervoso va un po' meglio anche se persistono alcuni problemi che vorrei riuscire a risolvere per recuperare serenità. Volevo quindi chiedere se: è ipotizzabile una cura a lungo termine (mi è stata prospettata per sempre) con il Debrum senza che vi siano effetti secondari dato che non parrebbe poter essere usato a lungo? Se persistono altri problemi di carattere nervoso e psicologico (che non ho risolto con lo psicologo) è consigliabile vedere un psichiatra o un neurologo per eventualmente avere un altro parere e magari una terapia di sostegno? Mi chiedo se il Debrum ed altri eventuali trattamenti non entrino in conflitto e debba scegliere cosa portare avanti oppure esiste una terapia che possa mettere d'accordo sia le necessità gastroenterologiche che quelle psicosomatiche. Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
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Dr. Ettore Vallarino Gastroenterologo 587 19
Gentile Signora,
consiglierei sicuramente una consulenza neuro-psichiatrica per risolvere un problema che sembra aver messo in secondo pioano quello gastroenterologico. Cordiali saluti

https://www.medicitalia.it/ettorevallarino

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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Dottore, la ringrazio per la sua risposta e vorrei chiederle un ulteriore consiglio se possibile. Devo proseguire i trattamenti del gastroenterologo sino quasi a metà novembre (quando effettuerò la visita di controllo) in quanto ho altri esami ed accertamenti da fare in questi mesi. E' meglio che attenda l'esito della visita e richieda la consulenza in seguito per portare la terapia che mi verrà data oppure procedere con la consulenza e poi discuterne con il gastroenterologo qualora vi fossero conflitti nei trattamenti? Vorrei gestire il tutto per il meglio anche perchè ho diversi problemi gastro-intestinali che non si sono ancora risolti ed è per questo che ho fatto e devo fare diverse analisi. La ringrazio per l'aiuto.
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Dr. Ettore Vallarino Gastroenterologo 587 19
Penso che difficilmente si verificheranno "conflitti nei trattamenti", quindi può decidere come meglio preferisce. Cordiali saluti
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