Sindrome dell'intestino irritabile, non ci resta che piangere?

Buon giorno a tutti,
premetto che titolo a parte, tratto da un film di Benigni, non sono affatto un tipo di carattere debole, o che si fa "schiacciare" dalle sfide che a volte la vita ci propina.
Superata l'introduzione posso cominciare con la mia anamnesi che ,scusatemi lo sfogo, sembra quella di 10 persone messe insieme.
Ho 21 anni, e all'età di 16 mi è stato diagnosticato il morbo celiaco, da allora correttamente curato con una dieta aglutinata, tra l'altro sono il primo in famiglia a soffrirne, almeno risalendo di due generazioni addietro.
Detto questo i classici sintomi della celiachia erano passatti.
Dal periodo di luglio dell'anno scorso, specialmente prima di uscire con gli amici la sera, hanno iniziato a presentarsi episodi di crampi addominali, accompagnati da evacuazioni diarroiche.
Il mio dottore di fiducia, è mio zio, mi ha suggerito di fare una batteria di esami sempre più specifici, per escludere malattie patologiche.
Partendo dagli esami del sangue/urine/feci passando per un ecoaddome + radiogragia fino ad arrivare ad una colonscopia con biopsia che, per fortuna, hanno escluso qualsiasi tipo di patologia: neoplasie, chrom, diveticoli etc etc.
Ed è qui che iniziano i problemi, nel senso che i dottori, almeno quelli da me consultati, 2 primari di ospedali diversi oltre ad altri 2 specialisti avendo escluso ogni tipo di malattia patologica giocano a "scaricabarile", scusatemi il termine.
Il mio problema, che tuttora persiste, si presenta in dolori addominali, quasi a livello inguinale nella parte sinistra dell'addome simili a bruciori persistenti nell'arco di tutta la giornata, che si trasformano in dolori sordi come crampi muscolari da sforzo nel momento, spesso violento, prima dell'evacuazione.
Come da manuale i dolori per un pò dopo spariscono.
Questi eventi si presentano almeno una volta a settimana, sempre nel tragitto mattutino casa-lavoro.
Aggiungo inoltre che non ho variazioni di peso.
Al momento come farmaci assumo il valpinax come regolatore della motilità ed ansiolitico e vitamine, che però assumo da quando mi hanno diagnosticato la celiachia per integrare un pò l'alimentazione.
Per quanto riguarda la sfera emotiva sono più un tipo nervoso che depresso, infatti spesso quando sto male mi arrabbio e per mezza giornata risulto intrattabile, nonostante questo non ho mai perso un giorno di lavoro.
Lavorativamente parlando ho un'ottimo posto di lavoro, nessuno screzio con colleghi che anzi apprezzano molto il mio ruolo di responsabile IT (computer).
Vi ho sottoposto a tutto questo tema per arrivare ad una domanda credo terribilmente scontata: non mi resta che piangere (sempre ironicamente) e fare buon viso a cattivo gioco?
Eliminando a priori di rivolgermi ad altri dottori e farmi somministrare altri antidepressivi di cui non sento assolutamente bisogno (magari lo dicono tutti?), credete che una visita da uno psicologo possa giovare?
Scusate lo sfogo, ma forse ne avevo bisogno.
Grazie a chiunque voglia rispondermi.


[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Sembrerebbe proprio trattarsi di una sindrome dell' intestino irritabile per la quale i rimedi ci sono ed efficaci, solo che devono essere personalizzati. Tra questi, sicuramente la psicoterapia ha un ruolo importante. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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