Continui disturbi addominali

Buongiorno,
Da circa un anno ho spesso disturbi gastro-intestinali. Spesso mi sveglio a metà notte con senso di pesantezza, dolore addominale pungente all’altezza dello stomaco, dolorini addominali diffusi, senso di peso all'epigastrio destro, flatulenza, gonfiore. Al mattino è come se non avessi digerito un pranzo di natale e se vado al bagno è come se non riuscissi a svuotarmi. Le feci sono talvolta morbide e piene di residui talvolta normali.
Gennaio: mi sono stati prescritti esami del sangue e delle urine: colesterolo, sideremia e albuminemia leggermente alti.
Marzo: nuovi esami per la funzionalità renale, epatica e tiroidea: valori tutti nella norma. Ecografia addome completo: tutto nella norma.
Aprile: I sintomi si sono intensificati e mi è stata prescritta una terapia con esomeprazolo, gaviscon e mesalazina che hanno alleviato la sintomatologia senza farla scomparire.
Giugno: gastroscopia con biospie di antro, corpo e duodeno (sospetta celiachia anche a causa di glossite da diversi mesi): esofagite fortemente iperemica lungo la linea z e gastrite antrale cronica non atrofica. Nessun'altra alterazione.
Terapia con esomeprazolo fino alla scorsa settimana ma i sintomi non scomparsi. Il senso di peso all’epigastrio destro talvolta si presenta come un fastidioso pizzicore che parte a destra della bocca dello stomaco e sembra percorrere la gabbia toracica fino all’altezza del rene e si diffonde a tutto l’addome destro con fastidioso gonfiore indipendentemente dai pasti: muovendomi e talvolta a letto disteso sul fianco: alla palpazione dell'epigastrio provo fastidio sembra ci siano delle bolle d’aria che si spostano: il medico mi ha detto che è effettivamente aria. In famiglia è diffusa la sindrome del colon irritabile ed anch’io in passato ho avuto problemi legati al continuo viaggiare che si sono risolti dopo aver cambiato lavoro.
Il mio medico ritiene quindi che ci sia proprio una sindrome da colon irritbabile insieme alla gastrite.
Alla mia richiesta di visita specialistica ha risposto che uno specialista non farebbe che confermare la sua diagnosi ed ulteriori accertamente sarebbero, per ora, inutili... Mi ha prescritto un farmaco per stimolare la motilità intestinale e mi ha consigliato cercare di trovare un equilibrio alimentare riducendo lo stress evitando di concentrarmi troppo su questi disturbi.
Ho iniziato a variare dieta già a Gennaio, sono passato da 70kg a 65kg eliminando quasi del tutto latticini, pizza e completamente vino e birra.
E’ veramente inutile ricorrere a un gastroenterologo o fare altre indagini al momento?
Ci posono essere complicanze della gastrite cronica anche se seguo una dieta appropriata?
Dove posso reperire notizie / consigli attendibili sugli alimenti da evitare e quelli potenzialmente dannosi a parte il “sentire” quello che mi fa bene o male? (ho fatto ricerche su internet ma se cerco gastrite vengono fuori risultati che riguardano per lo più tumori gastrici e/o decine di siti con consigli contraddittori)
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
I sintomi sono da colon irritabile. Si traquillizzi.

Per quanto concerne la "gastrite" non deve aver il terrore del cancro. Il cancro gastrico ha un'eziologia multifattoriale ed ancora oggi non è facile individuare il soggetto a "rischio". Una certa attenzione va rivolta ai pazienti che hanno avuto un familiare con tumore gastrico o hanno subito in passato una resezione gastrica. O anche in soggetti in cui le biopsie endoscopiche hanno rivelato una gastrite atrofica diffusa (antro e fondo) con estesa metaplasia intestinale e con eventuale displasia. In tali pazienti, se positivi, va eleminato l'Helicobacter Pylori.

Non mi sembra che lei rientri in una di queste categorie.


Un cordiale saluto

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2020
Ex utente
Gentile dott. Cosentino,
la ringrazio per la risposta. Vista la principale localizzazione del disturbo in epigastrio destro avevo per lo più il dubbio potesse trattarsi di un disturbo delle vie biliari, nonostante la negatività dell'ecografia. Naturalmente il mio medico mi ha visitato e tranqullizzato e se anche lei in base alla mia descrizione mi dice che il colon irritabile può dare questi sintomi sono ancora più tranquillo...
Riguardo la gastrite, non ho il terrore del cancro... Per complicanze intendevo tutt'al più l'ulcera... Ho parlato di cancro perché se faccio ricerche su internet vengono fuori risultati che tendono a drammatizzare e non trovo invece notizie univoche sulla dieta. Finora il risultato ottenuto con la dieta è stato quello di dimagrire (lo intendo come risultato positivo visto che mi sentivo un po' appesantito) ma i sintomi continuano ad essere presenti e fastidiosi. Immagino che trovare un nuovo equilibrio alimentare sia un processo lungo e dovrò avere pazienza ma non vorrei nemmeno arrivare ad avere un'alimetazione troppo "triste". Su alcuni alimenti trovo informazioni contraddittorie. Ad esempio il vino rosso in modiche quantità è da evitare assolutamente? Lo zenzero è veramente utile alla gastrite (è una spezia abbastanza piccante quindi non dovrebbe fare così bene come leggo su internet)? Piuttosto che per esclusione stavo pensando di seguire una dieta molto ristretta per attenuare la sintomatologia e poi lentamente allargarla per capire quali alimenti evitare. E' un approccio corretto?
[#3]
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Mi sembra corretto il suo approccio. Continui.

Saluti
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