Dolore addominale violento e vomito per 8 h

Gentili Dottori,
vi scrivo per conto di mio padre, di 49 anni.
Ha sempre goduto di buona salute ma ultimamente ha iniziato a lamentare problemi digestivi. Quando dico "ha sempre goduto di buona salute" intendo che non è mai stato in ospedale se non decenni fa per piccoli incidenti di tipo traumatico, che non sa neanche chi sia il suo medico, che non assume per principio alcun tipo di farmaco, e che non ha mai avuto disturbi oltre il raffreddore/influenza stagionale.
Circa 3 mesi fa, è finito di notte in pronto soccorso con un forte dolore addominale. Il dolore era a partenza dal fianco destro e fossa iliaca destra, irradiato fino all'inguine, al testicolo ed alla coscia omolaterali, quest'ultimo dolore tale da farlo camminare zoppicando per raggiungere l'ambulanza. Il dolore ad un certo punto è migliorato per poi aumentare nuovamente. Il tutto era accompagnato da nausea e necessità di andare di corpo senza però che sia riuscito né a vomitare né ad andar di corpo. In ospedale, sottoposto agli esami ematochimici e delle urine è risultato tutto "nella norma", a parte la glicemia (156), però ovviamente non era a digiuno. E' stato poi dimesso senza ulteriori accertamenti con diagnosi di "coprostasi" (il medico del 118 in ambulanza mi disse che sospettava una colica renale o biliare). In ospedale gli è stata fatta una flebo e poi l'episodio si è risolto senza ripresentarsi.
Qualche giorno fa, quindi dopo 3 mesi, in piena notte (intorno alle 4) ha avuto violenti nausea e vomito, il tutto è durato a più riprese fino a mezzogiorno (!).

In entrambi i casi non aveva mangiato nulla di particolare, pizza e birra come fa sovente quando esce con gli amici. Devo dire però che la sua alimentazione è piuttosto sbilanciata: quasi zero verdura fresca e pochissima frutta, abbondante pasta o risotti con condimenti sovente a base di olio, burro, formaggio, alcuni spuntini fuori pasto con panini con salame, formaggio e simili. Beve occasionalmente vino ma abbastanza frequentemente birra. Comunque non lo definirei grasso, è alto 1,80 m e pesa circa 73-74 kg. Fuma 20-25 sigarette al giorno e fa una vita piuttosto sedentaria ma sregolata nei ritmi sonno-veglia per esigenze di lavoro (a volte deve dormire di notte, altre di giorno). Lamenta sovente disturbi dell'alvo, in particolare stitichezza, ma questo "da sempre".

Purtroppo si rifiuta di farsi vedere o anche solo di parlare con un medico... Quello che volevo chiedere è: questi episodi possono rappresentare qualcosa di "allarmante"?
E: è il caso di fare qualche accertamento (esami strumentali ecc)? E se sì, quali? Essendo che si fida di me se riuscissi a dirgli qualcosa di specifico potrei convincerlo.

Ringrazio anticipatamente e porgo i miei saluti!
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74


>>Purtroppo si rifiuta di farsi vedere o anche solo di parlare con un medico... Quello che volevo chiedere è: questi episodi possono rappresentare qualcosa di "allarmante"? <<


E' difficle arrivare ad una diagnosi se non vuole farsi seguire. Quanto meno dovrebbe effettuare un'ecografia dell'addome (calcoli renali ?) ma sarebbe fondamentale che il suo medico o uno specialista (gastroenterologo, chirurgo) lo visitasse per comprendere l'origine dei disturbi ed impostare un corretto iter diagnostico


Cordialmente


Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)