Pantoprazolo

Salve,sono Gianfranco da Milano 46 anni.

Soffro dal 2003 di ernia iatale e gastrite cronica.
Per poter evitare i bruciori di stomaco faccio uso del pantoprazolo 20 periodicamente 1 settimana ogni 2 mesi circa.
Il problema è che quando non uso il farmaco si presentano nuovamente i disturbi.

La mia domanda era se utilizzo il farmaco per sempre magari alterandolo un giorno si e un giorno no ci potrebbero essere degli effetti collaterali ?

Ho letto una risposta del dott. Felice Cosentino dove dice :

"se il farmaco è necessario può (deve) prenderlo. L'importante è la corretta indicazione in quanto sono maggiori i danni a non prendere il farmaco rispetto agli eventuali rischi di un'assunzione cronica"

Inoltre quali sono gli eventuali rischi di un'assunzione cronica?

grazie
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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
In genere si tratta di farmaci ben tollerati,
i problemi nell'uso cronico possono essere legati a disturbi digestivi legati alla inibizione cronica della secrezione acida , inoltre possono indurre la formazione di polipi (assolutamente benigni) detti iperplastici,
ed alcuni autori parlano di un’aumentata predisposizione alle fratture osteoporotiche.

In conclusione vanno utilizzati (dosi e tempi) sotto controllo del medico,
quando se ne ravvede l'utilità, sapendo che il loro utilizzo cronico è in genere tollerato senza particolari problemi.

Cordiali Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie per la risposta
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 28.8k 519 41
Si figuri.

Distinti Saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.3k 2.3k 74
Gentile utente,

non posso che confermare quanto ho già detto in precedenza. I farmaci, se utili per controllare un reflusso o un problema di gastrite, devono essere presi e se necessario anche in modo continuativo. L'importate è assumere la dose minima per controllare i disturbi e la malattia. Per quanto concerne i problemi con l'impiego cronico di tali farmaci in letteratura vengono segnalate problematiche sporadiche ma non sempre poi confermate in studi su larga scala. Per cui si può stare ragionevolmente tranquilli.

Per approfondire le allego un articolo presenta sul nostro sito:

https://www.medicitalia.it/blog/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/641-reflusso-gastro-esofageo-ci-sono-rischi-con-la-terapia-a-lungo-termine.html

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

[#5]
dopo
Utente
Utente
grazie Dottore.