Malattia infiammatoria cronica?

Egregi dottori,
Ho eseguito recentemente una rettosigmoidoscopia con relativa biopsia endoscopica in sede rettale a causa di una conclamata rettorragia e ematochezia. La ricerca dei parassiti e del sangue occulto nelle feci sono risultati negativi. In concomitanza con l'evento flogistico in causa, la VES risultava 2 (2-38), la proteina C reattiva 0,02 (0,00-0,50). Inoltre, il valore della ferritina è 11 (5-204).
Nonostante una terapia con Asacol (20 supposte), la mucorrea persiste quotidianamente, tuttora, essendo cessata soltanto l'emissione di sangue.
Sono di alvo tendenzialmente stitico (non ho mai presentato diarrea in questo periodo), non sento acidità, né pirosi, non manifesto dispepsie né altri fenomeni di intolleranza gastrointestinale. Aggiungo che le antitransglutaminasi sono, anch'esse, negative. Forse non è del tutto irrilevante segnalarVi una forte erosione dello smalto dei denti, qualche lieve dolore artritico migrante ed anche un interessamento oculare (occasionali macchie fluttuanti).
Però, ciò che mi insinua qualche dubbio sul fatto che si sia trattato di una casuale infiammazione aspecifica è il fatto che da cca 10 giorni sento un dolore epigastrico (per circa 15 minuti)appena dopo aver finito di mangiare e, talvolta, anche durante il pasto.
RiportandoVi, in seguito, gli esiti della rettosigmoidoscopia e della biopsia, Vi chiederei cortesemente, un'opinione: ci sono sintomi di rettocolite ulcerosa, del Morbo di Crohn o c'è da valutare qualche altra ipotesi?
RingraziandoVi anticipatamente, resto in attesa di un Vs riscontro.

RETTOSIGMOIDOSCOPIA:
"Plasticità, austratura e calibro del viscere nella norma. La mucosa è rosea e lascia trasparire il reticolo vascolare sottostante in tutti i tratti esplorati tranne che nel retto distale (ultimi 7 cm) dove appare iperemica ed edematosa (biopsie)."

BIOPSIA ENDOSCOPICA (Retto - sede unica):
"Frammenti di mucosa colica anche abrasa con cripte regolari, ghiandole talora iperplastiche a muciparicità conservata, edema, angiectasie, focali stravasi ematici, lieve fibrosi e modesta infiltrazione flogistica linfoplasmacellulare anche ad abito follicolare della lamina propria."
Grazie
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
il referto endoscopico insieme ai parametri ematochimici riferiti non depongono per il sospetto diagnostico fondato di malattia infiammatoria cronica intestinale (m. di Crohn o rettocolite ulcerosa). VES e PCR escludono una condizione infiammatoria acuta e vi è inoltre discrepanza tra la comparsa di rettorragia e negatività del sangue occulo nelle feci. E' probabile che questi esami siano stati effettuati ad una considerevole distanza di tempo dall'episodio clinico che si è pertanto risolto spontaneamente. Per quanto riguarda l'emissione di muco val la pena di praticare una coproultura (piuttosto che un esame parassitologico). La sintomatologia epigatrica appare del tutto scollegata dalla situazione precedente e, se perdura nonostante l'assunzione di sintomatici (antispastici) richiede un approfondimento diagnostico endoscopico.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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Egregio dott. Scuotto,

La ringrazio infinitamente per la sua puntualizzata ed esauriente risposta.

Infatti, la ricerca del sangue occulto è stata eseguita in un secondo tempo, in seguito all'episodio clinico, dato che continuava a verificarsi la mucorrea e qualche sporadica presenza di sangue verniciante le feci.
La coprocoltura ("Batteri aerobi: dal materiale si è avuta crescita di microrganismi commensali o saprofiti; Miceti e lieviti: dal materiale non si è avuta nessuna crescita") era stata eseguita quale prima indagine diagnostica - è stata una mia svista non menzionarla, per cui Le chiedo di scusarmi.
In tal caso e dacché le scariche sono, tuttora accompagnate da muco, quale altra ipotesi potrebbe essere considerata, secondo Lei?
Dovrei, forse, aggiungere, che, nonostante l'assenza di senso di flatulenza, l'addome appare insolitamente gonfio. Un'ecografia dell'addome completo sarebbe, eventualmente, indicativa?

Grazie anticipate e distinti saluti!
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
l'attualità dei sintomi orienta verso una condizione funzionale (s. dell'intestino irritable) ed il sangue evidenziato nell'episodio pregresso potrebbe essere attribuito ad una infiammazione locale (di pertinenza emorroidaria?) acuta, limitata nel tempo e risoltasi.
Non è affatto insolito che sintomi nuovi (presenza di muco) del colon irritabile (in considerazione della sua condizione di stipsi cronica) si inseriscano subito dopo un episodio acuto di qualsivoglia natura.
Non penso che sia indicata nel suo caso una ecografia addominale nè, alla luce di quanto mi ha segnalato, che vada ripetuta una coprocultura (sarebbe certamente indicata nel caso di diarrea per verificare la presenza di giardia); per eccesso di scrupolo, in considerazione di quanto da lei riferito al tratto digerente superiore (dolore epigastrico occasionale), può praticare un test per Helicobacter.
In conclusione le raccomando semplicemente una attenzione dietetica rivolta alla presenza di adeguata quantità di fibre e di liquidi nell'alimentazione e alla regolazione della flora batterica intestinale (assunzione di yogurth), senza ricorrere a farmaci e, se presente, l'orientamento a ridurre lo stress psicologico (anche quello indotto dalla presenza dei sintomi!)
Cordiali saluti.
[#4]
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Gentile dott. Scuotto,

Le sono nuovamente grata per aver dedicato la Sua attenzione ai miei problemi.

Come mi aveva consigliato Lei, mi sono prenotata per una EGDS (con biopsia); se, in seguito, dovessi rimanere con qualche punto interrogativo, Le chiederò gentilmente di permettermi di interpellarLa.

E concludo: il medico di famiglia mi ha prescritto una terapia di 28 compresse di Pentazol 40mg; vorrei chiederLe se è possibile avere un'ipersecrezione di acido gastrico in assenza totale di pirosi? Oppure, nel caso questo fosse possibile, potrebbe essere proprio l'acidità gastrica, sebbene in maniera impercettibile, ad aver corroso lo smalto dei miei denti?

Distinti saluti e grazie!



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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 6.7k 204 65
Gentile signora,
l'associazione tra erosione dentale e reflusso esofageo è stata descritta, una ricerca recente sull'argomento è stata condotta da studiosi italiani.
Per quel che riguarda la terapia farmacologica propostale, mi trovo daccordo. Tuttavia, se la data della EGDscopia non è fissata troppo in avanti, inizierei dopo aver praticato l'indagine per avere un quadro chiaro. Altrimenti, pazienza!
Cordiali saluti.
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Gentile dott. Scuotto,

Spero che la EGDS di lunedì mi possa dare, tra l'altro, delle certezze sull'ipotesi del reflusso, dato che non presento nessuno dei due sintomi tipici: né la pirosi, né il rigurgito.
Il mio medico di famiglia mi aveva parlato di possibile risalita di minuscole gocce di acido, però mi sembra piuttosto improbabile che ciò avvenga in assenza della benché minima sintomatologia tipica soprannominata.

La ringrazio di tutti i Suoi consigli e Le porgo i miei distinti saluti.
[#7]
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Gentile dr. Scuotto,
Mi permetto di chiederLe un nuovo consulto in merito alla mia problematica che Lei conosce già e che ora posso integrare con nuovi elementi.
In seguito a dolori epigastrici postprandiali e concomitanti all’ingestione di cibo, ho effettuato una EGDS con biopsie in più segmenti, di cui Le riporto i risultati:

“Esofago: al terzo medio minuto nodulo biancastro di 0,3 cm. Giunto esofago – gastrico apparentemente continente. Lo stomaco è ben distensibile in tutti i segmenti, contiene secreto limpido, è rivestito da mucosa regolare in tutti i settori. Piloro plastico, ben superabile. Bulbo duodenale privo di lesioni. Duodeno post – bulbare privo di lesioni. Conclusioni: Minuto polipo esofageo compatibile con papilloma. Asportazione con pinza. Biopsie in antro – angulus e fondo anche per ricerca di HP.”

Referto biopsia: “Materiale esaminato: A) mucosa gastrica antro; B) mucosa gastrica fondo; C) mucosa esofago medio. Diagnosi istopatologica:
Lembi di mucosa gastrica di tipo antrale privi di modificazioni strutturali di rilievo. (A).
Lembi di mucosa gastrica di tipo fundico con (lieve) flogosi cronica superficiale del chorion. (B).
Papilloma dell’esofago. (C).
HP: neg.”

Vorrei sapere se questi nuovi dati vengono a delineare, insieme al precedente referto di rettosigmoidoscopia, il quadro di una MICI (m. di Crohn o rettocolite ulcerosa) o s’iscrivono, semplicemente, nel complesso di un’infiammazione aspecifica?
Ovviamente, m’interesserebbe altrettanto sapere quale potrebbe essere l’eziologia di una tale patologia e la possibile causa della comparsa del papilloma esofageo.
Le ricordo che rilevo, tuttora, saltuaria mucorrea nelle feci, sto integrando, senza notevole recupero, una carenza di ferro, soffro di una febbricola cronica di origine sconosciuta e di ricorrenti malesseri, ho una forte erosione dello smalto dei denti, sono di alvo ostinatamente stitico, nonostante una dieta appropriata ricca di fibre, fermenti lattici e prevalentemente salutistica.
Sperando che Lei mi possa fornire qualche appiglio diagnostico, La ringrazio anticipatamente della Sua risposta e della Sua attenzione.
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