Sindrome dell'intestino irritabile

Buongiorno.
Sono una signora di 50 anni e soffro quella che già dieci anni fa è stata diagnosticata come Sindrome dell'Intestino Irritabile.
I sintomi sono grave meteorismo, stitichezza ribelle che ogni tanto si "evolve" in una giornata di scariche di diarrea con crampi, sensazione di dolore diffuso all'addome e lieve nausea.

Preciso di aver effettuato colonscopia circa quattro anni e mezzo fa (tutto negativo) e TAC dell'addome completo con mezzo di contrasto lo scorso anno (non è stato evidenziato nulla di anomalo a livello gastroenterico).

Sono gravemente intollerante al lattosio e da oltre due anni non assumo latticini di nessun genere.
Il mio medico sospetta anche un'intolleranza al glutine perchè la pasta di semola, la pizza e il pane anche se consumati in modica quantità mi fanno gonfiare molto stomaco e pancia, cosa che non mi succede se mangio pasta di mais o pizza di kamut.

Riguardo alla stitichezza, mi rendo conto che scaricare tutti i giorni non è indispensabile e ho letto da qualche parte che il transito intestinale può richiedere fino a 96 ore, ma se io non vado in bagno almeno una volta al giorno (preferibilmente di sera prima di andare a letto) l'aria che mi si accumula nella pancia e che non riesco a espellere mi provoca dolori fastidiosissimi e mi impedisce addirittura di dormire. Allora, non avvertendo nessuno stimolo, provvedo con mezzo microclisma di glicerolo, che mi aiuta a liberarmi di feci e gas.

Da anni bevo parecchia acqua rigorosamente non gasata e a temperatura ambiente (circa un litro e mezzo al giorno, esclusi i pasti), mangio frutta tre volte al giorno (a colazione, a metà mattina e a metà pomeriggio) e verdura due volte al giorno ai pasti principali.
Ho dovuto peraltro fare un'attenta selezione di frutta e verdura, eliminando dalla dieta mele, pere, kiwi, finocchi, carote, cipolle, piselli, legumi e tutta l'insalata perchè mi provocano gonfiore.
Mangio pochissima carne rossa, preferendo quella bianca e il pesce. Carboidrati con moderazione.
Nonostante queste attenzioni la stitichezza e il meteorismo non migliorano.

L'ultimo gastroenterologo che ho consultato un mese e mezzo fa mi ha prescritto Valpinax gocce e Panamir sciroppo dopo i tre pasti principali.
Il Valpinax però mi provoca sonnolenza e mi pare che peggiori la stitichezza.
In passato mi ero trovata bene con Levopraid in gocce e onestamente credo che nel mio caso potrebbe essere più indicato.
Il Panamir in effetti è abbastanza efficace contro il meteorismo.
Il mio medico di base ha aggiunto Natal probiotici per ristabilire la flora batterica intestinale.

Io però continuo a stare male, sono un po' depressa e scoraggiata: mangiare sta diventando fonte di ansia e di disagio perchè ho l'impressione che tutto mi faccia male, e il mio peso è oggi di 55 chili per 167 centimetri.
Inoltre mi domando se non dovrei approfondire la situazione, con esami o analisi, per escludere qualche malattia più seria.

Cosa mi consigliate? Qual è la vostra opinione? Grazie!
[#1]
Dr. Carmelo Favara Gastroenterologo 866 30 2
Un paziente che è gia intollerante al lattosio sicuramente ha problemi al colon anche se sospende l'assunzione di latte, quello che le consiglio è di stare attenta anche ai prodotti non caseari o farmacologici perchè possono contenere latte o loro derivati. Per la stitichezza aumenti il quantitativo di acqua e inizi ad assumere fibre (lattuga, rucola) all'inizio a dosi piccole e poi aumenti perchè il colon ha bisogno di acqua e fibre. per ulteriori accertamenti visto la sua associazione carboidrati-sintomi può eseguire gli esami di sangue per la celiachia.
la saluto e a sua disposizione per ulteriori consigli.

PS: non stimoli lei il colon con microclismi ma eventualmente si sieda in bagno ad orari per riabituarenil colon a svuotarsi

Dr. Carmelo Favara
www.gastroenterologi.altervista.org

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Grazie del suo parere, ma purtroppo non riesco a mangiare l'insalata in genere perchè mi provoca insopportabili gonfiori: solo ogni due o tre giorni assumo misticanza o altra insalata molto tenera, ma sempre con moderazione. Mangio invece verdura cotta (spinaci, bieta, cicoria).
Fibre assunte con altre modalità (psillium, Benefibra, ecc.) mi hanno dato problemi e il gastroenterologo me li ha fatti sospendere, così come pasta e prodotti da forno di farine integrali.
Andare in bagno e aspettare che lo stimolo ad evacuare arrivi naturalmente non serve: ho provato e riprovato, ma posso rimanere lì anche mezz'ora senza che succeda nulla.
Lei capirà che la mia situazione, che si trascina ormai da anni, è arrivata ad un punto piuttosto critico e non so come uscirne,

Al di là della stitichezza, è il meteorismo che mi tormenta: anche se mangio un solo biscotto, un cracker, un mandarino mi gonfio istantaneamente come un pallone e solo il simeticone (Panamir) mi dà un po' di sollievo.

Le domande che vorrei porre sono:
1) secondo il vostro parere per la mia situazione è meglio il Levopraid o il Valpinax?
2) Posso prendere il Panamir a vita oppure sarebbe meglio non abusarne?
3) I probiotici servono a qualcosa?
4) Quali altri farmaci sarebbero eventualmente indicati?
Tra integratori e altra roba rivelatasi inutile (il Natal costa 37 euro per 30 bustine!) finora ho speso un capitale.

Grazie.



[#3]
Dr. Carmelo Favara Gastroenterologo 866 30 2
Per la stipsi forse il levopraid le può giovare di più anche se non è l'indicazione giusta; personalmente utilizzarei il polietinglicole bustine da 250 e veda un pò se riesce a risolvere.
la saluto
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