Prima di arrivare a questa conclusione, il medico di base mi aveva fatto eseguire esami degli

Buongiorno.
Ho 26 anni e soffro di reflusso gastroesofageo. Prima di arrivare a questa conclusione, il medico di base mi aveva fatto eseguire esami degli ormoni tiroidei (tutto nella norma) e ecg (anche qua tutto normale) per escludere problemi cardiaci dato che durante gli attacchi di reflussi ho extrasistoli.
Solitamente, nell'orario di cena, inizio ad avvertire un po di bruciore, accompagnato dalla sensazione del cuore in gola con talora la sensazione che il cuore "salti un battito". Non appena riesco a digerire passa il tutto per un pò di tempo e, in caso di pasti pesanti, si presenta invece per un periodo più lungo: capita che a letto, debba alzarmi più volte per digerire prima di prendere sonno.
Il tutto è forse accentuato dal fatto che, soffrendo di sinusite, talvolta sembra che tutto rimbombi a partire dal collo e salendo in testa.
Come devo comportarmi? Di mio ho iniziato a diminuire di molto la cena, mangiando comunque alimenti che trovo facili da digerire..
La dottoressa sostiene che molto sia dovuto al mio modo di essere (molto emotivo e tendo a interiorizzare molto ciò che mi capita intorno) e quindi mi dice di stare più calmo.. non appena riuscirò a essere più tranquillo diminuirà anche questo sintomo!
grazie
Marco
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 663 233
Apppare ragionevole. Qualora persista o peggiori si potranno considerare altre opzioni terapeutiche. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazzo,
mi permetto di intervenire come psicologa per dirle che l'emotività può essere ricondotta a emozioni anche molto diverse ed è perciò importante identificare quali emozioni siano rilevanti nel suo, come in altri casi, e vadano ad incidere sulla sintomatologia fisica.

Una volta identificata l'emozione prevalente e le tematiche connesse lo psicoterapeuta potrebbe poi operare per cercare di ricondurle in limiti più fisiologici ed adattativi.

Se volesse approfondire questo tema potrebbe ad es. postare apposito quesito nella sezione Psicologia o rivolgersi ad uno psicologo.

Cordiali saluti
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