Ansia: causa o conseguenza?

Buonasera,

ho 31 anni e soffro di continui stati di ansia e attacchi di panico da circa un mese. Un mese fa ho avuto un'intossicazione alimentare e subito dopo (in conseguenza?) una forte gastrite; in quel periodo sono stata malissimo per quanto concerne l'ansia/attacchi di panico. Ho iniziato un percorso con una psicologa e sto assumendo ogni giorno gocce naturali per calmarmi un po': non riesco a dormire e fatico a mangiare quando l'ansia è troppo forte, evito di allontanarmi troppo da casa e tutta la qualità dell vita ne risente. La dottoressa mi ha confermato che soffro di attacchi di panico e vivo in uno stato di ansia acuta. Ora, però, ho notato una cosa: per 4 giorni ho assunto Geffer e... l'ansia è praticamente sparita! Ho, poi, cenato in un ristorante e sono stata male: ho rimesso e ho avuto diarrea per tutta la sera e la notte e da quel momento l'ansia e gli attacchi di panico sono aumentati tantissimo. La correlazione tra stomaco e ansia c'è, ma, cercando di informarmi, trovo sempre la stessa cosa: l'ansia può acuire alcuni problemi come l'ernia iatale. Io, invece, vorrei chiedere se sia possibile il contrario, ovvero se sia possibile che ansia e attacchi di panico siano causati esclusivamente (o quasi: non interromperò certo il percorso che sto facendo con la psicologa) da problemi di stomaco. Se così fosse, cercherei di insistere con il mio medico di base per indagare eventuali problemi di stomaco (mio nonno è morto di tumore allo stomaco, mio padre ha ernia iatale, mio fratello ha reflusso, mentre io non ho mai indagato nulla se non da piccolissima, e avevano visto che non avevo il cardias ben formato). Grazie mille! Ho davvero bisogno di uscire da questo tunnel del panico!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Soffre di panico e la terapia sarebbero "gocce naturali" ? Ma è stato da un medico per avere una terapia indicata sul panico ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Gentile Dottore,
Sì, sono stata dal medico di base e ho chiesto un farmaco per l’ansia, informandolo di ciò che mi stava capitando, ma mi ha prescritto solo delle gocce di tintura madre. Ammetto che nella vita quotidiana mi aiutano, ma non sono per nulla efficaci quando ho forti attacchi di panico (che mi impediscono di mangiare o dormire). Domani telefonerò di nuovo per un appuntamento e proverò a chiedere sia una visita da un gastroenterologo (perché vedo questa forte connessione stomaco/ansia) sia la prescrizione di un farmaco più potente. In casa ho pastiglie di alprazolam, ma non voglio assumere farmaci di testa mia senza consiglio medico.
La psicologa subito era favorevole alle gocce naturali, ma poi mi ha suggerito a sua volta di tornare alla carica col medico di base per un farmaco. È contro l’abuso ma non l’uso di farmaci per l’ansia/panico.
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Sono tornata dal medico di base, che mi ha prescritto le compresse Vagostabil tre volte al dì. Mi pare che stiano facendo addirittura meno effetto delle gocce di tintura madre che assumevo. Sono comunque erbe+magnesio, no? Avrei preferito qualcosa di più forte perché sto vivendo male, ma oramai non è la prima volta che vado da lui e non posso continuare ad insistere. Mi ha fatto però la richiesta per la gastroscopia, che farò a dicembre (primo posto libero). Speravo nella risposta di un gastroenterologo, ma comunque a dicembre avrò la risposta alla mia domanda (un problema legato all'apparato digerente può causarmi questa ansia e gli attacchi di panico?). Qualcosa credo di averlo comunque, magari anche lieve, ma rimetto continuamente, non riesco mai a digerire, mi si gonfia moltissimo la pancia, ho quotidianamente muco/catarro, sono anemica (e non abbiamo ancora individuato la causa)... tutto da tre anni ad oggi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Mi stupisco come di fronte ad una diagnosi del genere non si dia una semplice terapia, girando intorno a farmaci sintomatici, o a concetti tipo "naturali", "erbe", a integratori che non è chiaro cosa debbano integrare, e così via.

Io mi rivolgerei a qualcuno che le pone una diagnosi psichiatrica precisa e le segna una terapia specifica.
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Gentile dottore,
giusto per dovere di chiarezza e di conclusione di questo nostro scambio (e la ringrazio per avermi sempre risposto), le comunico che sono stata seguita da una psicoterapeuta per 6 mesi e non ha riscontrato alcun problema psicologico. Nel mentre, ho fatto una gastroscopia, che ha rivelato cardias beante, gastrite, ernia iatale, reflusso e piloro beante. Quelle sensazioni che sentivo erano "semplicemente" causate dai problemi di stomaco e dopo qualche tempo con gastroprotettori e altri farmaci per lo stomaco è sparito tutto. Negli ultimi mesi, può capitare raramente (starà succedendo una volta al mese) che abbia ancora quella sensazione di vuoto, di ansia, di mancanza di aria, ... se mangio qualcosa che mi irrita lo stomaco.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Io le consiglierei di rivolgersi ad uno psichiatra, cioè un medico, psichiatra.
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La ringrazio. Un gastroenterologo qui su Medicitalia mi ha comunque confermato che "l'ansia" era quasi sicuramente successiva ai problemi digestivi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"Successiva" significa che viene dopo in ordine di tempo, è un altro concetto.
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Gentile Dottore,

a distanza di tanto tempo, posso comunicarle che mi sono rivolta a diverse figure professionali e mi sono sottoposta a diversi esami. A causa di un'intolleranza al lattosio non diagnosticata (perché quando mi lamentavo dei dolori e dei gonfiori intestinali mi si consigliava di andare dallo psicologo pensando a un problema di stress), il mio intestino si è irritato e si è verificata una sovraccrescita batterica (sibo), la quale, a sua volta, ha causato un malassorbimento e da qui un quadro di carenze sotto tutti i punti di vista (calcio, vitamine, ferro....). La sibo, oltre ai problemi di intestino e di malassorbimento, causava i problemi gastrici (avevo gastrite, reflusso, cardias beante, piloro beante come avevo accennato) ed ecco perché nonostante curassi lo stomaco, i problemi non cessavano (avrei dovuto curare l'intestino). Una volta che ho curato la sibo, i valori sono tornati tutti nella norma, lo stomaco e l'intestino stanno bene e non ho più avuto attacchi di ansia. Può capitarmi una volta ogni tanto (una volta al mese?) di avere tachicardia e un senso di lieve ansia se non digerisco ma è tutto normale, capita a un'infinità di persone (ad es. di risvegliarsi con tachicardia e ansia a causa del reflusso) e infatti anche allora, quando le scrissi, le comunicai che assumendo un farmaco per lo stomaco l'ansia spariva. Sicuramente sono una persona che dedica la maggior parte del tempo e dei pensieri al lavoro, per cui ritrovarmi disoccupata non mi aiutava a vivere bene, ma purtroppo alla base di tutto c'era un problema fisico.
In ogni caso, per poter ugualmente affrontare un percorso utile per la mia vita, mi sono recata (e continuo a recarmi, con l'interruzione dovuta al coronavirus) da una psichiatra, con la quale sto cercando di superare un problema che ho, del quale sono consapevole da anni, che so descrivere e che voglio superare. Non assumo alcun farmaco poiché la stessa psichiatra non ritiene che ne abbia bisogno, sia per come sono fatta sia per la lieve entità del mio problema.

La ringrazio di avermi scritto in quel momento di bisogno
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Quindi la psichiatra è stata in grado di fare la sua diagnosi ma di indicarle accertamenti diversi per alcuni dei sintomi, che evidentemente richiedevano chiarimento, a quanto ho capito. Mi fa piacere che stia meglio.
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