Ernia jatale da scivolamento, reflusso gastro-esofageo

ho 39 anni e soffro di continue eruttazioni sia duranti i pasti che dopo nell'arco della giornata accompagnata da qualche ricurgito di acqua in bocca quando la bevo.Sei mesi fa mi hanno diagnosticato l'ernia jatale da scivolamento e reflusso gastro-esofageo più duodenite.Ho fatto la cura prescittami con ANTRA da 2o mg per tre mesi. Nonostante la cura fatta le eruttazioni mi sono aumentate,tant'evvero che se le trattengo o le faccio in modo lieve avverto la sensazione di soffocamento come se l'aria che deve fuoriscire rimanesse all'esofago e per togliere questo fastidio devo per forza fare eruttazioni più forti dimochè l'aria mi esce dalla bocca e mi sento meglio e addirittura si toglie il gonfiore o la pesantezza alla pancia come se si alleggerisce lo stomaco.Questa sensazione di pesantezza alla pancia lo avverto anche al mattino quando mi alzo e con numerosi eruttazioni. Mi chiedo se tutto ciò è dovuto all'ernia jatale oppure alla forte ansia che acumulato in questi ultimi anni per lavoro. Chiedo come posso risolvere questo problema e se posso praticare calcioe quali sono i centri specializzati vicino al molise per il mio problema?Grazie
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Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Gentile Utente,
quanto da Lei riportato è compatibile con la diagnosi fatta (ernia iatale da scivolamento, reflusso gastro-esofageo e duodenite).
Per quanto riguarda l’altra Sua domanda (“..forte ansia che ho accumulato in questi ultimi anni..”), consideri che situazioni di ansia-depressione-stress condizionano notevolmente il normale funzionamento dell’apparato gastroenterico (giunto esofago gastrico compreso !)
Inoltre, a volte la sola terapia medica non basta ed è fondamentale rispettare delle regole dietetico-comportamentali (es. evitare cibi piccanti e/o ricchi di grassi, alcolici, bibite gassate, pasti abbondanti, preferire pasti piccoli e frequenti, evitare di coricarsi dopo i pasti, evitare il sovrappeso, adeguata idratazione...).
Consideri, infine, che nella Sua città esiste un Ospedale Universitario collegato con il Policlinico Gemelli di Roma sicuramente in grado di affrontare al meglio la patologia.
Ne parli con il Suo medico curante che ben conosce la realtà ospedaliera della Sua Città.

Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli

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