Stipsi da farmaci

Buonasera, descrivo brevemente la mia situazione.
Sono una ragazza di 25 anni, ex fumatrice, sono alta 1.60 e peso 52 kg.
Circa dieci anni fa, in seguito a vari episodi di soffocamento da muchi, dolori e bruciori gastrici e naturalmente in seguito a gastroscopia mi è stato diagnosticato il reflusso gastroesofageo, tenuto poi a bada con le varie terapie.
Sei anni dopo ho subito una colecistectomia per un calcolo importante a cui sono seguiti circa due anni di quella che venne definita come sindrome post colecistectomia: evacuazione immediata dopo ogni pasto, a volte anche solo dopo un bicchiere d'acqua.
Risoltasi nel tempo e spontaneamente questa condizione arriviamo a inizio novembre.
Soffro di bronchiti croniche, e naturalmente anche quest 'anno l' ho presa.
Ho assunto due antibiotici per dieci giorni, aerosol con cortisone.
Nel frattempo mi è tornato in maniera piuttosto prepotente il reflusso, con bolo isterico, bruciore retrosternale, difficoltà di respiro, bruciore alla gola appena sveglia e altri piccoli sintomi.
Sotto consiglio medico ho iniziato a riassumere gaviscon 3 volte al giorno, un'ora dopo i pasti principali e a seguire una dieta specifica.
Passata la bronchite e attenuato il reflusso mi trovo a combattere con una condizione mai sperimentata prima.
Stitichezza, dolori, sudore freddo, tachicardia nel momento dell evacuazione, bocca amara, gonfiore e tensione addominale.
Ho fatto un clistere e la situazione è sensibilmente migliorata ma la condizione generale rimane.
Sono stati tutti i medicinali presi a creare questa situazione di squilibrio?
Posso continuare ad assumere gaviscon (dovrei finire la cura tra tre giorni) o ci sono delle interiezioni particolari?
Vorrei che l intestino riprendesse la sua naturale mobilità, non vorrei abusare di clisteri, lassativi ecc.
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 8.7k 248
Il tipo di antiacido utilizzato può comportare una modesta stipsi ma è in genere sufficiente incrementare l'assunzione di acqua durante il periodo di assunzione per evitare questo disturbo.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

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