Dolore al fianco sinistro e alla schiena

Buonasera,
mi rivolgo a questo sito poiché è difficile prendere appuntamento con il mio medico di base, che voglio decisamente cambiare.

Nel descrivere i miei sintomi premetto che sono donna, ho 30 anni e sono un soggetto che tende a sviluppare calcoli renali (sono stata operata nel 2018 per la rimozione di un calcolo).
Sono tuttora sotto controllo per questo aspetto e mi capita ogni tanto di sentire un fastidio ai reni.

Ormai da diverso tempo ho iniziato ad avere dei dolori, che sono comparsi in momenti diversi, ma per i quali mi chiedevo se ci fosse un nesso.

Ad agosto 2020 ho iniziato a sentire delle fitte sotto lo sterno, solitamente la sera quando mi coricavo a dormire.
Queste fitte o non mi facevano prendere sonno, oppure mi svegliavano.
Il medico di base ha ipotizzato una gastrite e per un mese ho seguito la cura che mi è stata prescritta.
Ora va meglio, anche se ogni tanto mi capita di percepire nuovamente quel tipo di dolore.

Qualche mese dopo (quindi parliamo sempre del 2020) ho iniziato a percepire un dolore al fianco sinistro, appena sotto le costole.
Questo dolore è stato abbastanza costante per circa una settimana.
In quel periodo ho eseguito una TAC addominale di controllo per i reni che non ha evidenziato nulla, quindi non ci ho dato peso.
Tuttavia questo fastidio al punto appena menzionato ogni tanto si fa presente, anche in momenti in cui sono seduta e non sto facendo sforzo fisico.

Si è presentato successivamente un dolore che parte da dietro lo sterno e continua fino alla schiena.

Io non vorrei allarmarmi, ma ci hanno pensato mia mamma e la mia zia materna: mia mamma ha avuto i calcoli alla cistifellea e mi ha descritto nello stesso modo le fitte che sentivo coricandomi e che non mi lasciavano dormire.
Mia zia invece è stata salvata da un tumore al pancreas e mi ha messo preoccupazione riguardo al dolore che si sente sulla schiena.

Vorrei capire se andare dal medico di base può essere una buona strategia o se ci sono degli esami che ha senso che io faccia privatamente senza perdere tempo aspettando appuntamenti vari, ad esempio esami del sangue o ecografie (perdonate l'ignoranza, ma non ho idea di cosa serva).

Grazie per l'attenzione!
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Dr. Roberto Cappuccio Gastroenterologo 25
Salve, direi che una ecografia si può comunque ipotizzare , non invasiva e non nociva. Poi sarebbe utile una valutazione complessiva gastroenterologica per esami eseguiti, terapie, eventuali approfondimenti.
Saluti

Dr. Roberto  Cappuccio