Cosa posso fare?
Buongiorno,
Mia madre (80 anni), da diversi soffre di demenza.
Prende escitaloprám la mattina, 1 compressa e mezzo.
Purtroppo da diversi anni mangia poco, ultimamente il medico di famiglia ha aggiunto 2 compresse di levopraid.
Niente è cambiato.
Beve qualsiasi cosa, ma il cibo solido pare rifiutarlo come un nemico.
Potreste aiutarmi a capire?
Mia madre (80 anni), da diversi soffre di demenza.
Prende escitaloprám la mattina, 1 compressa e mezzo.
Purtroppo da diversi anni mangia poco, ultimamente il medico di famiglia ha aggiunto 2 compresse di levopraid.
Niente è cambiato.
Beve qualsiasi cosa, ma il cibo solido pare rifiutarlo come un nemico.
Potreste aiutarmi a capire?
[#1]
Buonasera,
Il caso appare complicato e difficilmente risolvibile senza una visita organica della mamma.
L'indicazione al trattamento del levopraid sono proprio sindrome dispeptica (anoressia, senso di tensione epigastica) ed anche funzionali (somatizzazioni viscerali in soggetti ansioso-depressivi) dunque la strada percorsa appare corretta ma andrebbe vista nell'interezza dei comportamenti della mamma, anche per l'appropriatezza nell'uso dell'escitalopram o per un'eventuale sostituzione di farmaci.
Inoltre va indagata nella sua interezza la quotidianità della mamma poichè il farmaco non è l'unica via e gli aspetti comportamentali sono altrettanto importanti.
Le consiglio di rivolgersi ad un geriatra nella sua zona e farla prendere in carico.
Un saluto,
Il caso appare complicato e difficilmente risolvibile senza una visita organica della mamma.
L'indicazione al trattamento del levopraid sono proprio sindrome dispeptica (anoressia, senso di tensione epigastica) ed anche funzionali (somatizzazioni viscerali in soggetti ansioso-depressivi) dunque la strada percorsa appare corretta ma andrebbe vista nell'interezza dei comportamenti della mamma, anche per l'appropriatezza nell'uso dell'escitalopram o per un'eventuale sostituzione di farmaci.
Inoltre va indagata nella sua interezza la quotidianità della mamma poichè il farmaco non è l'unica via e gli aspetti comportamentali sono altrettanto importanti.
Le consiglio di rivolgersi ad un geriatra nella sua zona e farla prendere in carico.
Un saluto,
Dott. Casani Gianlorenzo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 607 visite dal 15/05/2021.
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