Le avrei dovuto firmare la dimissione dall'ospedale

Sono incinta da 36+1 sett. gravidanza normale, senza alcun tipo di complicazione fino a una settimana fa...quando inizio a scorgere gli slip bagnati da un liquido incolore e inodore, all'inizio non mi sono preoccupata pensando a un involontaria perdita di urina ma poi mia sorella vedendo gli slip bagnati ha chiamato il suo ginecologo che ha seguito anche me per le prime 26 settimane di gravidanza gli ha detto di portarmi nell'ospedale dove lavora, che mi avrebbe visitato lui personalmente, arrivata al pronto soccorso lui non c'era e mi ha visitato una sua collega che ha diagnosticato una sospetta rottura alta del sacco con liquido amniotico lievemente ridotto, nonostante ciò mi ha detto che non avrebbe potuto ricoverarmi e che le avrei dovuto firmare la dimissione dall'ospedale ... io ingenuamente ho firmato e sul verbale di pronto soccorso c'era scritto "rifiuta il ricovero" a quel punto io ho chiesto spiegazioni e lei mi ha detto che mi avrebbe dovuto ricoverare ma non c'erano posti e per evitare di essere mandata chissà in quale ospedale dal momento che io ero seguita dal suo collega potevo tranquillamente contattare lui per una visita più accurata e avrebbe deciso lui il da farsi, invitandomi a stare tranquilla che aveva parlato lei con il mio ginecologo la situazione era tranquilla ecc ecc..e che se non sarei riuscita a contattare il mio medico e le perdite continuavano dovevo recarmi nell' ospedale dove avevo intenzione di partorire e dove sono stata seguita nelle ultime 10 settimane.
Uscita dal pronto soccorso ho provato a chiamare il ginecologo al cellulare e allo studio privato per tutto il giorno e il giorno seguente senza nessuna risposta a quel punto mi sono recata nell'ospedale dove sono stata seguita in quest'ultimo periodo, dove ho spiegato l'accaduto ,ho raccontato l'episodio del giorno precedente e fatto visionare il referto del pronto soccorso, mi hanno visitato e mi hanno detto che secondo loro non c'è rottura di sacco amniotico e che si sarebbe potuto trattare di leucorrea ma che non avrebbero potuto sottovalutare il precedente referto e sono stata trasferita per mancanza di posti letto in una clinica poco distante dove dopo accertamenti sono tornata volontariamente a casa.In Entrambi le strutture mi hanno spiegato che facendomi firmare il foglio di dimissioni al primo ospedale i due medici si erano sollevati da ogni responsabilità se fosse successo poi qualcosa, insomma si sono comportati in modo poco professionale...!mi sono chiesta 1000 volte il perchè di questo comportamento,non ho mai disturbato il mio medico fuori dalle visite che mi diceva lui di fare...vorrei non sentire più il senso di abbandono che ho provato in questi giorni,sono alla prima gravidanza ho 25 anni e mi trovo totalmente spaesata,capisco che nessun ginecologo abbia voglia di prendere a carico una gravidanza a 4 settimane dal termine ma io sono nel pallone,come posso fare?????sono di roma sud
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 282 6
Gentile Signora
una rottura alta o eccentrica del sacco amniotico è un'evenienza alquanto frequente. La soluzione di continuo delle membrane, come ha visto (dato che dopo poco tempo non ha più presentato perdite, mi sembra di capire) si rimargina in breve e non determina problemi di sorta se non una transitoria e lieve riduzione del volume del liquido amniotico che, anche qui dopo qualche ora o al massimo in 48 ore, si è completamente regolarizzato.
Ora, pur in assenza di regola scritta, certa e standardizzta, cautela vuole che per questi casi vi sia un periodo di semplice osservazione clinica in Ospedale, un'antibiotico-terapia (non da tutti condivisa) ed una tocolisi preventiva( anche questa non adottata di routine in ogni Centro).
La Collega, senz'altro in buona fede, Le ha dato il consiglio di farsi seguire ambulatorialmente dal Ginecologo curante o al più di recarsi al pronto soccorso dell'Ospedale dove ha deciso di partorire dal momento che un ricovero nella Sua struttura, probabilmente senza posssibilità di posto letto al momento, sarebbe stato seguito dal suo trasferimento in ambulanza chissà dove (a volte, ahimè, per ore e per vari Km) in altra struttura, quando, invece, le sue condizioni e quelle del piccolo, in effetti, non avevano alcun carattere di urgenza.
La dicitura "rifiuta ricovero" presa sic et simpliciter, vuol dire le csoe che ha riportato Lei, ma il referto intero del pronto soccorso va valutato.
Se nel referto vi sono riportati dati e situazioni cliniche di estremo pericolo, allora la dicitura "rifiuta ricovero" assume una rilevante importanza ai fini medico-legali, costituendo un preciso diniego al ricovero, proposto, invece ed estremamente caldeggiato, per far fronte ad una patologia in atto ed in corso potenzialmente grave e con esiti non prevedibili. Se, invece, il referto parla di una condizione in cui il ricovero, in genere, è consigliato solo per motivi prudenziali, allora il "rifiuta ricovero" assume un pò il senso di una scelta che viene comunque lasciata alla paziente, dal momento che la sua condizione clinica può trovare, anche al di fuori del ricovero, una soluzione o, quanto meno, un controllo egualmente efficace.
A voce, infatti, la Collega Le ha proposto più alternative. Non si è limitata a dirLe di una semplice mancanza di posti, lasciandoLa senza nessuna soluzione alternativa.
Le conclusioni cui giunge nella Sua missiva, sono conclusioni un pò forzate: nessuno l'ha, di fatto, lasciata sola ed abbandonata, anche perchè, mi sembra di capire, Lei si è recata presso l'altro Ospedale dove è stata visitata, ecografata e controllata (ma la rottura del sacco si era, nel frattempo, richiusa e Lei ed il Suo bambino non ne avete minimamente risentito, come volevasi dimostrare).
Probabilmente, l'unica "pecca" nella Sua storia è quella della prima Collega del pronto soccorso che Le avrebbe dovuto prescrivere, anche a domicilio, nell'attesa di un nuovo controllo da espletarsi presso il Curante o presso altra struttura, riposo e terapia medica (se ritenuta necessaria).
In conclusione, non si senta affatto abbandonata e sola. Ora è normale, nelle Sue condizioni, avvertire questo senso di scoramento e di solitudine...ma sono sentimenti del tutto ingiustificati.
Lei sarà assitita al meglio in qualunque Ospedale dove deciderà di partorie, indipendentemente dal fatto di essere stata seguita altrove...ci mancherebbe altro.
Le formulo i miei personali auguri e le mie felicitazioni per il prossimo parto e le rinnovo l'invito a non pensare assolutamente a queste situazioni negative.

Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Utente
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Gentile Dr.Santoro,
La ringrazio per le spiegazioni che mi ha dato,
sicuramente sono più tranquilla,sà purtroppo essendo la prima gravidanza a volte si ha paura di tutto,di non cogliere i segnali giusti ecc ecc ma questo succede perchè a volte si dà troppa importanza a quello che si sente in giro piuttosto che ad esminare la situazione personale e leggendo la sua risposta mi sono resa conto che molto probabilmente è stato così anche per me...
In genere sono sempre stata una persona sicura ma è evidente che per quanto io abbia desiderato questa bimba l'ansia che qualcosa non andasse per il verso giusto mi ha sommersa,anche perchè soffro di ipotirodismo congenito e ho sentito da più di qualcuno compreso il mio ginecologo che c'era la possibilità di un parto prematuro ma oramai a quasi 37 settimane il rischio credo non ci sia più. Ora va tutto bene la bimba si muove molto è vivace e non ho più perdite liquide ma solo perdite di muco che penso siano normali in questo periodo della gravidanza!
La ringrazio inanzitutto della risposta immediata e della sicurezza che mi ha trasmesso nelle parole che mi ha scritto e per gli Auguri.
Cordiali Saluti e Buone Ferie!

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