Ovaie multifollicolari e anticoncezionale

Gentile Dottore,
la mia ginecologa mi ha detto che ho le ovaie multifollicolari e che quindi devo - o comunque mi conviene - assumere un anticoncezionale. Però, siccome sia la pillola (Arianna), sia l'anello vaginale (NuvaRing) mi provocano un notevole calo del desiderio, vorrei smettere l'assunzione. Ne ho parlato con la ginecologa, ma mi ha risposto che non mi conviene assolutamente smettere (senza spiegarmi bene i motivi) e mi ha prescritto un altro anticoncezionale, il cerotto. Ho provato ad informarmi per capirne qualcosa in più, ma non ho ancora trovato una risposta al mio problema. Per favore, vorrei sapere:
- cosa significa concretamente avere le "ovaie multifollicolari"? E' una "malattia" o solo una particolare caratteristica delle mie ovaie? Cosa comporta?
- Quali effetti provocano tali ovaie, a breve ed eventualmente a lungo termine, se non si assume un anticoncezionale?
- Di conseguenza, è vero che "non posso" smettere di assumere un anticoncezionale?
Grazie mille per la disponibilità.
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Attivo dal 2003 al 2011
Ginecologo
Gentile signorina,
il termine multifollicolare non è sinonimo di patologia, nel senso che una donna può avere numerosi follicoli nell'ovaio, ben visibili ecograficamente, e non avere alcun disturbo, mentre diverso è il caso dell'ovaio policistico, che pur essendo caratterizzato dalla presenza di numerosi follicoli, comporta una sintomatologia caratteristica, rappresentata da cicli mestruali irregolari, che non compaiono ogni 27-35 giorni, bensì ogni 40-70 giorni, e spesso si caratterizza per la contemporanea comparsa di irsutismo o per l'aumento del peso corporeo.
Ritengo che una ragazza di 23 anni che è regolarmente mestruata, che non presenta problemi di eccessiva peluria, non debba utilizzare un estroprogestinico.
Ovviamente tutte queste considerazioni andrebbero filtrate attraverso una visita ed un colloquio con la paziente e non penso possa essere espresso un giudizio sulla necessità o meno di assumere la pillola basato solo sulle notizie fornite.
Cordiali saluti
Dott. Fabio Pietroluongo
www.e-ginecologia.info