Beta bloccanti

Gentile dott.
da anni mi porto dietro sempre più frequenti episodi di tachicardia al risveglio o comunque a riposo che durano pochissimo ,in genere meno di un minuto..Da circa 8 mesi non ho più avuto tachicardia ma quasi ogni giorno scalpitazioni (2 o poco +) improvvisse del cuore come se si muovesse e respiro spesso affannoso nel senso che se vado a respirare a fondo mi fa male il petto. Al primo mattino sto bene poi è un crescendo verso la sera in cui questa situazione diventa odiosa.
Il mese scorso ho avuto un aborto spontaneo a 6 sett.(in quel periodo però questi fastidi erano inesistenti) dovuto probabilmente a una mia leggera tendenza alla trombofilia: il referto avuto 4 giorni fa mi dava MTHFR entrambe positive in etero e PAI 1 posit. in omo, Leiden e protrom. negativi.La cura che ho subito iniziato iniziato prevede aspirinetta e acido folico 5mg e devo dire che va già molto meglio, non so se è un caso ma il respiro è tornato normale e le palpitazioni sono molto più attenuate. Ora ieri ho fatto anche una visita da un cardiologo che mi ha detto che il cuore è assolutamente normale e attribuisce i miei fastidi alla mia carenza di ferro (indice 32) riscontrata appena dopo l'aborto per la quale prendo già da 3 settimane Tardiferon 80. In vita mia non avevo mai controllato il ferro e ho sempre avuto periodi di stanchezza e colorito pallido ma attribuivo sempre tutto al lavoro, allo stress ecc.Ora il cardiologo mi ha aggiunto un beta-bloccante per un mese e io ho un pò paura visto che questi fastidi sono notevolmente diminuiti in pochi giornii. Volevo sapere quale rischio si corre a prendere un beta bloccante nella mia situazione? e`un farmaco che puo` dare dipendenza? Posso seguire il mio istinto e aspettare ancora qualche giorno?Mi avvalgo del suo prezioso consiglio e spero di cuore che mi rispondera. Grazie.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.6k 3.6k 3
I beta bloccanti sono farmaci molto manegeevoli e perfettamente tollerati specie nelle donne.
Non creano dipendenza, l'unica accortezza semmai, qualora decidesse di interromperli, e' quella di ridurre progressivamente il dosaggio nell'arco di 5-7 giornie non interromperli bruscamente.
Non hanno effetti collaterali dannosi su alcun organo e teoricamente posso anche essere assunti a vita, se necessario
Arrivederci
cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentile dott. Cecchini, la ringrazio per la risposta immediata e colgo l'occasione per lodare il lavoro disinteressato del sito e di tutti voi medici.
Ho compreso che la mia paura verso il farmaco era infondata ma ora che (forse) il ferro sta rientrando perchè mi sento ogni giorno sempre meglio e i miei fastidi sono diminuiti anche lei crede che fosse dovuto tutto all'anemia? Può essere che in qualche settimana ripristinato bene il ferro io non avrò più nessun disturbo e quindi posso per ora evitare di aggiungere un altro farmaco? Sa, tra aspirinetta, folico e vitamine già mi sento condizionata, inoltre il beta bloccante avrebbe effetti dannosi se rimanessi incinta di nuovo? La ringrazio ancora
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.6k 3.6k 3
Se si sentisse gia' meglio con il ridursi dell anemia non vedo indicazioni neppure al beta bloccante, che nadrebbe certo interrotto in caso di gravidanza.
Ma ne parli ovviamente con il suo Cardiologo
Arrivederci
cecchini
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio ancora, volevo infine chiederle, la mutazione in PAI omo,porterebbe comunque rischi in gravidanza anche se prendo già l'aspirinetta o sono avvantaggiata? inoltre da cosa dipende lo scegliere di cambiarla o meno con l'eparina a test positivo? Grazie infinite
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 106.6k 3.6k 3
Io propenderei per la seconda ipotesi, ma le sposto il suo post in ginecologia che sono piu' esperti di me
Cordialita'
cecchini