Perdite di sangue alla 13. settimana
Gentili Dottori,
Da qualche giorno ho delle perdite marroni, una volta rosso chiaro, ma sempre poche.
Premetto che una settimana fa, in occasione della NT, è risultato tutto apposto, ma il dottore facendo l'ecografia esterna ha premuto sull'utero e mi sono fatta veramente male, sono rimasta indolenzita anche tutto il giorno dopo.
Ieri, vedendo che le perdite continuavano, sono andata dalla mia ginecologa: già durante la visita con lo spekulum, ho cominciato a sanguinare, e in un primo momento il medico ha creduto che fosse questa l'unica causa del sanguinamento. Poi l'ecografia: il bambino sta bene, ma sie è visto un ematoma.
La ginecologa mi ha spiegato che ho la placenta bassa, che arriva fino al bordo del collo dell'utero e che il bambino scalcia proprio in quel punto. Mi ha detto di non preoccuparmi, perchè la placenta sale. Nel frattempo le perdite sono quasi passate.
Ma mi chiedo, questo ematoma si riassorbe da solo? E poi non ho capito bene dove si trova. Se fosse tra la placenta e l'utero, si parlerebbe di distacco di placenta? Ora il medico non ha parlato nè di distacco di placenta, nè di rischio per il bimbo, ma
siccome vivo in Germania, per quanto conosca bene il tedesco e per quanto possa fidarmi del mio medico, restano alcuni problemi di comunicazione.
Spero che potrete aiutarmi a capire meglio la situazione:
1) "Una placenta bassa che raggiunge il bordo del collo dell'utero" è ancora una placenta bassa o è una placenta praevia marginalis?
2) Questo ematoma significa distacco di placenta?
3) C'è rischio per il bambino?
Ho un nuovo controllo tra 10 giorni, nel frattempo devo riprendere il progesterone, che avevo sospero una settimana fa, e fare attenzione a non "strapazzarmi" troppo.
Grazie mille per il votro aiuto!
Da qualche giorno ho delle perdite marroni, una volta rosso chiaro, ma sempre poche.
Premetto che una settimana fa, in occasione della NT, è risultato tutto apposto, ma il dottore facendo l'ecografia esterna ha premuto sull'utero e mi sono fatta veramente male, sono rimasta indolenzita anche tutto il giorno dopo.
Ieri, vedendo che le perdite continuavano, sono andata dalla mia ginecologa: già durante la visita con lo spekulum, ho cominciato a sanguinare, e in un primo momento il medico ha creduto che fosse questa l'unica causa del sanguinamento. Poi l'ecografia: il bambino sta bene, ma sie è visto un ematoma.
La ginecologa mi ha spiegato che ho la placenta bassa, che arriva fino al bordo del collo dell'utero e che il bambino scalcia proprio in quel punto. Mi ha detto di non preoccuparmi, perchè la placenta sale. Nel frattempo le perdite sono quasi passate.
Ma mi chiedo, questo ematoma si riassorbe da solo? E poi non ho capito bene dove si trova. Se fosse tra la placenta e l'utero, si parlerebbe di distacco di placenta? Ora il medico non ha parlato nè di distacco di placenta, nè di rischio per il bimbo, ma
siccome vivo in Germania, per quanto conosca bene il tedesco e per quanto possa fidarmi del mio medico, restano alcuni problemi di comunicazione.
Spero che potrete aiutarmi a capire meglio la situazione:
1) "Una placenta bassa che raggiunge il bordo del collo dell'utero" è ancora una placenta bassa o è una placenta praevia marginalis?
2) Questo ematoma significa distacco di placenta?
3) C'è rischio per il bambino?
Ho un nuovo controllo tra 10 giorni, nel frattempo devo riprendere il progesterone, che avevo sospero una settimana fa, e fare attenzione a non "strapazzarmi" troppo.
Grazie mille per il votro aiuto!
[#1]
Dr. Nicola Blasi
Ginecologo
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1. la placenta migra verso il fondo uterino, quasi sempre. Mi sembra precoce per la settimana di gestazione parlare di placenta previa.
2.si potrebbe parlare di minaccia d'aborto ma non di distacco di placenta.
3. un elemento prognostico importante è la presenza di un ematoma tra corion e decidua ,se è piccolo e rimane stabile ,la prognosi è buona; invece la prognosi è sfavorevole se l'ematoma è di ampie dimensioni e soprattutto
se tende ad estendersi.
SALUTI
2.si potrebbe parlare di minaccia d'aborto ma non di distacco di placenta.
3. un elemento prognostico importante è la presenza di un ematoma tra corion e decidua ,se è piccolo e rimane stabile ,la prognosi è buona; invece la prognosi è sfavorevole se l'ematoma è di ampie dimensioni e soprattutto
se tende ad estendersi.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
dopo
Utente
Gentile Dott. Blasi,
grazie tante per i chiarimenti!
Quindi se le perdite tendono a diminuire per poi scomparire, si può pensare che l'ematoma si sia riassorbito?
La minaccia d'aborto resta finchè la placenta non si sposta più in alto?
Quanto ci vuole di solito prima la placenta si sposti da quel punto dove fa danno?
Grazie ancora!
Buona serata
grazie tante per i chiarimenti!
Quindi se le perdite tendono a diminuire per poi scomparire, si può pensare che l'ematoma si sia riassorbito?
La minaccia d'aborto resta finchè la placenta non si sposta più in alto?
Quanto ci vuole di solito prima la placenta si sposti da quel punto dove fa danno?
Grazie ancora!
Buona serata
[#3]
dopo
Utente
Gentile Dott. Blasi,
torno a scriverLe per un chiarimento sulle misure fetali. La settimana scorsa ho fatto il II Screening a 19+2 e l’ecografia ha dato uno strano esito. La mia ginecologa in un primo momento ha detto che il bambino sembra sottosviluppato, che è indietro di 2 settimane e che sarei dovuta andare in clinica a fare un controllo più approfondito. Poi ha guardato una tabella e ha detto che si era sbagliata e che era tutto nella norma. Poi ha riguardato dei grafici sul computer da dove aveva fatto l’ecografia e i valori risultavano essere sulla linea più bassa, al limite o appena sotto il limite. Alla fine mi ha detto di andare lo stesso in clinica, ma di non preoccuparmi. Io invece non riesco a stare tranquilla e sono davvero confusa dopo tutto questo. Non so cosa aspettarmi. Vorrei un Suo parere in merito. Le riporto le misure (19+2):
BPD: 44
KU(HC): 149
ATD (DAT): 40
AU (AC): 122
FL: 25
Non so se sia importante, ma né io né mio marito siamo alti (160 e 172 cm). E siamo entrambi magri. Le ricordo anche che NT e bitest (fatti a 12+6) non hanno evidenziato alcuna anomalia e il rischio di trisomia è bassissimo.
So che non può fare diagnosi, ma vorrei solo capire quali possibili interpretazioni si possono trarre da queste misure e se sono veramente così fuori dalla norma e così preoccupanti.
Grazie tante!
torno a scriverLe per un chiarimento sulle misure fetali. La settimana scorsa ho fatto il II Screening a 19+2 e l’ecografia ha dato uno strano esito. La mia ginecologa in un primo momento ha detto che il bambino sembra sottosviluppato, che è indietro di 2 settimane e che sarei dovuta andare in clinica a fare un controllo più approfondito. Poi ha guardato una tabella e ha detto che si era sbagliata e che era tutto nella norma. Poi ha riguardato dei grafici sul computer da dove aveva fatto l’ecografia e i valori risultavano essere sulla linea più bassa, al limite o appena sotto il limite. Alla fine mi ha detto di andare lo stesso in clinica, ma di non preoccuparmi. Io invece non riesco a stare tranquilla e sono davvero confusa dopo tutto questo. Non so cosa aspettarmi. Vorrei un Suo parere in merito. Le riporto le misure (19+2):
BPD: 44
KU(HC): 149
ATD (DAT): 40
AU (AC): 122
FL: 25
Non so se sia importante, ma né io né mio marito siamo alti (160 e 172 cm). E siamo entrambi magri. Le ricordo anche che NT e bitest (fatti a 12+6) non hanno evidenziato alcuna anomalia e il rischio di trisomia è bassissimo.
So che non può fare diagnosi, ma vorrei solo capire quali possibili interpretazioni si possono trarre da queste misure e se sono veramente così fuori dalla norma e così preoccupanti.
Grazie tante!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11.4k visite dal 06/11/2012.
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