Ansia da gravidanza

Buongiorno, scrivo perché sono 3 mesi che ormai vivo con l'ansia di essere rimasta incinta.
Ho avuto l'ultimo rapporto protetto (sperando che il preservativo non si sia rotto, ma in ogni caso il mio conpagno ha eiaculato fuori) il 17 febbraio (data presunta dell'ovulazione). Il ciclo mi è venuto regolarmente il 4 marzo, il 30 marzo di durata 5 giorni ciascuno. Il 29 aprile ho avuto di nuovo il ciclo e ho iniziato ad assumere la pillola EP Arianna e il ciclo è durato 3-4 giorni molto più scarso del solito... Adesso ho ancora delle micro perdite marroncine ma penso siano legate alla prima assunzione della pillola. Dal 17 febbraio a oggi ho gia' fatto 2 test di gravidanza presi in famacia e sono risultati entrambi negativi) Il problema, e dunque la mia continua ansia nasce dall'aver letto su internet di donne che i primi 3 mesi di gravidanza hanno mantenuto un ciclo normale e che ai test di gravidanza risultavano negative. Premetto che in questi 3 mesi non ho mai vomitato. A questo punto mi chiedo: potrei davvero essere incinta o sono solo mie inutili ansie? E e' normale che avendo appena iniziato la pillola il ciclo sia stato così scarso??
Grazie in anticipo
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

se ha avuto 3 cicli e tutti i test di gravidanza sono negativi, ma continua ad avere il dubbio di poter essere incinta, penso proprio che il suo sia un pensiero di tipo ossessivo e quindi un sintomo d'ansia.
A volte un forte spavento o un'intensa preoccupazione scatenano pensieri di questo tipo, nelle persone ansiose, e tali pensieri non se ne vanno nemmeno di fronte all'evidenza del fatto che non possono esserci più dubbi.

Visto che ha iniziato ad assumere la pillola si è fatta visitare da un medico, che immagino le abbia spiegato come stanno le cose, ma questo non le sta bastando perchè in questi casi la necessità di controllare la situazione e di verificare che tutto sia a posto permangono nel tempo e possono configurare un vero e proprio disturbo d'ansia.

Se le cose stanno così le suggerisco di parlarne con uno psicologo, magari presso il consultorio familiare (Spazio Giovani).

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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