Ureaplasma e cistite post-coitale

Gentili Dottori,
Ho 21 anni e da ottobre 2012 soffro di cistite post coitale. Vi riporto la mia storia clinica:
2008: Ho avuto il primo rapporto della mia vita a 16 anni con un partner diverso da quello attuale. Prendevo la pillola già da circa un anno per il ciclo irregolare. Mai avuto una cistite, candida o vaginite.
2009: ci lasciamo e non ho più alcun genere di rapporto.
2012 ottobre: dopo una cura dal dermatologo con tetralysal x 3 mesi (assumevo anche Diane da un anno e mezzo, prima prendevo yasminelle) mi metto col mio attuale ragazzo, al primo rapporto lavorando di mano mi fa un taglietto, perdo sangue e ho diversi bruciori. Dopo qualche giorno ho la mia prima cistite curata da un medico di base con ciproxin e senza urinocoltura. La seconda cistite torna dopo due settimane in seguito a un rapporto (ma non appena li ho ripresi, dopo 5-6 volte)e mi da amoxicilina, betadine lavande e macmiror crema, senza antibiogramma. Vado da un ginecologo che dice che non ho nulla di rilevante alla vagina e mi da mifluor gel da usare ogni 2 mesi. Appena riprendo i rapporti, cistite. Questa volta faccio l'urinocoltura, klebsiella 1mln, 10gg norfloxacina. Interrompo i rapporti x parecchi mesi. Vado da un urologo, mi fa un'eco vedendo che non ho nulla di rilevante tranne il fatto che non riesco a evacuare e circa 20cc di urina,ma a suo parere "20 cc non sono nulla di che". Mi dice di prendere 3 confezioni di acidif.
Una nuova ginecologa mi fa fare un tampone vaginale:ureaplasma 10.000 , dismicrobismo,bifidobatteri,flora lactobacillare scarsissima,ph5. Mi da azitromicina.Sto peggio, iniziano dei bruciori vaginali che avevo solo con la cistite ma stavolta sono solo vaginali perché non ho più rapporti (ergo cistite). Ripeto il tampone (sia vaginale sia uretrale): ureaplasma, stafilococco, ph7, flora assente. Mi danno 14 GG di bassado e ovuli lactofin.Non miglioro,ma i bruciori diminuiscono finita la cura antibiotica e continuando un po' gli ovuli. Provo a fare l'amore col mio ragazzo, ero in panico,ho usato il lubrificante della durex perché sembrava di essere molto secca.Ma comunque, cistite dopo 48 ore.
Cambio ginecologa, che mi dà un antibiotico per la cistite (da e.coli) ma per la vaginite mi da 3 cicli con: mifluor gel, enterolactis plus,be-total, nuova dieta, sport, biancheria in cotone bianca e lavarmi solo con acqua,oltre a farmi interrompere la pillola perché alza il pH e a farmi interrompere l'attivita sessuale. Dopo la cura, dovrei andare da lei col tampone eseguito. Io usavo sempre mutande nere,sempre e solo assorbenti interni da anni,mangiavo malissimo,e mi facevo 4bidet al giorno.
Tra un mese termino la cura che ho seguito scrupolosamente. Ma se gli antibiotici non han debellato l'ureaplasma,come possono farlo dei fermenti? E le mie cistiti post coitali sono legati all'ureaplasma vaginale? Infine,davvero non sono rilevanti quei 20cc che non riesco a evacuare?Nn sono un sintomo di possibile contrattura pelvica?
Vi ringrazio molto dell'attenzione
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
E' importante che l'urinocoltura accompagnata dall'antibiogramma venga eseguita con criteri adeguati : 1. pulizia dei genitali esterni accurata prima del deposito delle urine 2. raccolta del mitto intermedio 3. contenitori sterili con chiusura ermetica ( l'urina deve essere esaminata entro 30-60 minuti se rimane a temperatura ambiente) e 72 ore prima ci deve essere astensione da terapie antibatteriche.
In caso di cistite post-coitale urinare sempre prima e soprattutto dopo il rapporto; tenere sotto controllo l'ambiente vaginale e quindi fare attenzione ai rapporti nei periodi in cui siano presenti disturbi che possano far sospettare una vaginite; evitare l'uso di creme spermicide che alterano la flora vaginale .
In questi casi la somministrazione post-coito di un antibatterico ,in dose unica si è dimostrata utile per la riduzione delle recidive (quando il coito sia stato individuato come fattore scatenante)
Saluti

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore,
La ringrazio infinitamente per la sua tempestiva risposta. Ho già messo in atto tutti gli accorgimenti da lei consigliati, ma purtroppo la cistite si ripresenta puntualmente entro 72 ore dopo il rapporto. Ho aciduficato le urine, urinato prima e dopo il rapporto e bevo almeno 2 litri di acqua al giorno, soprattutto dopo i rapporti (prendo anche il cranberry dopo il rapporto).
La mia perplessità è la seguente: può una cura a a base di fermenti locali e orali rimuovere l'ureaplasma? Ok per abbassare il mio ph che è 7, ma anche per debellare l'infezione? E , soprattutto, curare la mia vaginosi può essere effettivamente la soluzione alle mie cistiti post coitali? Vorrei tentare di risolvere il problema alla radice, e vorrei tanto sapere se i miei tamponi sballati sono la causa delle mie cistiti (che non avevo mai avuto prima di avere la vaginosi).
Grazie infinite dell'attenzione.
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
sicuramente una fonte potrebbe essere la vagina con una VAGINOSI RECIDIVANTE(da gardnerella vaginalis) o visto che fa riferimento ad aerobi (vaginite aerobia o aerobica) che si potrebbe trattare con kanamicina per uso vaginale,dopo aver confermato la diagnosi.
Saluti
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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