Carcinoma squamocellulare scarsamente differenziato

Buongiorno, ringrazio anticipatamente chi mi risponderà.
Sono in crisi,una mia amica ha appena avuto l'esame istologico post conizzazione.:
CARCINOMA SQUAMOCELLULARE NON CHERATINIZZANTE SCARSAMENTE DIFFERENZIATO G3,INFILTRANTE LA PARETE CERVICALE PER UNO SPRSSORE DI 1.5 CM ED ESTENSIONE ORIZZONTALE DI CIRCA 2,CON ESTESI ADICENTI FOCOLAI di HSIL PRESENTI ANCHE ALIVELLO DI COLLETTI GHIANDOLARI.DIFFUSI QUADRI DI ANGIOEVASIONE.
Il professore le ha detto di fare un isterectomia totale.
Qualcuno può aiuarmi a caprci meglio? Con questo intervento radicale è possibile che sconfigga questa bestia?
Grazie mille sono molto in ansia
Buon lavoro
[#1]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
In questi casi è importante la precisa stadiazione del carcinoma (Stadio I, II, III, IV ) per poter programmare una ISTERECTOMIA RADICALE (WERTHEIM) adeguata.
In questi casi la chirurgia potrebbe essere risolutiva, dopo una accurata valutazione del pezzo chirurgico e dei linfonodi asportati, associando una chemio-radio terapia post chirurgica.
In bocca al lupo!

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore, sul referto c è scritto:CARCINOMA SQUAMOCELLULARE NON CHERATINIZZANTE SCARSAMENTE DIFFERENZIATO G3.
G3 è lo stadio 3? Altro non c è scritto.
Quindi il carcinoma è esteso?è possibile che abbia colpito altri organi?
Siamo in ansia anche perché non le hanno spiegato tanto. È bene che faccia altri consulti?
Grazie mille
[#3]
Dr. Cesare Gentili Anatomopatologo, Oncologo, Ginecologo 1.1k 42
Da quello che riferisce il tumore in oggetto è uno stadio 1b.
Questo prevede il trattamento con isterectomia radicale e linfoadenectomia pelvica.
Se dall'esame istologico del pezzo operatorio e dei linfonodi la malattia risulta confinata all'utero ( stadio 1) le possibilità di guarigione con la solo chirurgia sono molto buone (oltre il 90%)

Dr. Cesare  Gentili
www.cesaregentili.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Una domanda da ignorante, la stadiazione da dove si evince dal referto?
Grazie e scusate tanto
[#5]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Dalle indagini cliniche : TAC/RMN esame clinico , (invasione dei parametri ) associate all'esito dell'esame istologico
[#6]
dopo
Utente
Utente
Quindi dal referto che Vi ho mostrato non si capisce la.stadiazione?
Chiedo questo perchè oltre ad un RX toracico,esami del sangue prima della conizzazione non hanno fatto altri esami.
Il.dott ha parlato di stadio tre, ma non c è scritto da nessuna parte.
Aiutatemi capire.
Grazie e scusate il disturbo e l insistenza
[#7]
Dr. Cesare Gentili Anatomopatologo, Oncologo, Ginecologo 1.1k 42
La stadiazione si fa, come ha le detto il dott. Blasi dall'insieme dei dati clinici, istologici e radiografici. Se da questi esami preliminari il tumore è limitato all'utero si considera questo tumore allo stadio 1, quindi operabile, e si procede all'isterctomia radicale.
Una seconda stadiazione viene fatto dopo l'intervento sul pezzo operatorio dove viene valutata, con più precisione, la presenza di sconfinamento della malattia ai parametri e di eventuali metastasi ai linfonodi pelvici . Lo stadio indica la estensione della malattia, il grado la differenziazione istologica. Un tumore può essere di grado 3 (poco differenziato) ma di stadio I (circoscritto all’organo di appartenenza
[#8]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
In sintonia con il Collega GENTILI
[#9]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
Un aggiornamento sulla situazione.
La mia.amica ha fatto isterectomia radicale ,ha tolto linfonodi ovaie e tube.
Dei linfonodi tolti uno è sfortunatamente risultato positivo.le tac e rmn sono negative.
Come.si.procederà.ora?
Guarirà?
Grazie mille
[#10]
Dr. Cesare Gentili Anatomopatologo, Oncologo, Ginecologo 1.1k 42
I protocolli prevedono una radioterapia complementare più un eventuale chemioterapia precauzionale.
Le percentuali di sopravvivenza, anche con un linfonodo interessato, restano alte in quanto la malattia tende a recidivare localmente e a non dare metastasi a distanza.
Una terapia radicale in questa regione (chirurgia accompagnata da radioterapia) da ottime possibilità di guarigione
[#11]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta.
Quanto piu o meno durerà secondo Lei la chemio-radioterapia?
Quindi questo linfonodo pelvico asportato risultato poi positivo non potrebbe creare metastasi ?
Grazie e scusi le troppe domande
[#12]
Dr. Cesare Gentili Anatomopatologo, Oncologo, Ginecologo 1.1k 42
Dipende dai protolli usati dalle singole unità operative.
Sul linfonodo mi pare di averle già risposto
[#13]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Condivido pienamente con il Collega dr GENTILI
[#14]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
Abbiamo ritirato l'istologico.
Diagnosi:frammento di mucosa vaginale con invasione vascolare di carcinoma a cellule squamose.
Seilinfonodi pelvici di sinistra esenti da metastasi
Metastasi di carcinoma a cellule squamose 1 di 4 linfonodi pelvici di destra
invasione vascolare di carcinoma squamoso della cervice uterina non cheratinizzante moderatamente differenziato G2. si osserva ampia lesione erosiva con Tessuto di granulazione in esiti recenti di conizzazione, massimo spessore invasione = 12 su 17mm. indenni da neoplasia parametri di destra e di sinistra e margini di resezione del parametrio di destra edi sinistra, restante mucosa cervicale con focolai di metaplasia squamosa immatura, endometrio secretivo iniziale.
Stadio:pT1b R1 G2 pN1. III b sec Figo.
La mia.domanda è: è dunque uno stadio 3? Guarirà con chemio e radio? Cu sono alte probabilita di recidività?aiutatemi capire meglio per piacere.
Sono in ansia è un incubo .
Grazie mille a tutti
[#15]
Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.2k 1.4k 190
Il trattamento chemioterapico postoperatorio è tradizionalmente riservato alle pazienti ad alto rischio di recidiva dopo trattamento chirurgico radicale . sono considerate ad alto rischio le pazienti con metastasi linfonodali dopo chirurgia radicale con volume del tumore maggiore di 4 cm , con invasione neoplastica dei parametri o degli spazi linfo-vascolari.
Alcuni autori hanno riportato tassi di sopravvivenza libera da malattia discordanti tra chemioterapia e radio-chemioterapia.
Tumore della cervice uterina

Tumore del collo dell'utero (o cervice uterina): l'HPV e i fattori di rischio, diagnosi e screening (PAP Test, HPV test, colposcopia, conizzazione).

Leggi tutto